Estratto di matrimonio: dove si richiede e procedura online

Scopri dove richiedere l'estratto di matrimonio e come effettuare la procedura online.

L’estratto di matrimonio può servire ed essere particolarmente utile in numerose circostanze, come ad esempio quando si decide di acquistare oppure di vendere una casa.

Un tempo per richiederlo ci si doveva recare presso gli uffici comunali, ma oggi non è più così: infatti, potrai averlo direttamente da casa, scaricandolo gratuitamente online, attraverso il portale ufficiale del Ministero dell’Interno.

Vediamo come, dove e documenti che servono per richiederlo.

Che differenza c’è tra il certificato di matrimonio e l’estratto di matrimonio?

Iniziamo la trattazione di questo argomento andando a parlare prima della differenza che intercorre tra questi due atti ufficiali.

Questi due documenti, che all’apparenza potrebbero risultare la stessa cosa, presentano, in realtà, alcune peculiarità e alcune caratteristiche che li differenziano l’uno dall’altro.

In particolare, mentre il certificato di matrimonio contiene al suo interno solamente i dati essenziali relativi ai coniugi e alla celebrazione dell’evento, l’estratto, invece, contiene anche altre annotazioni, che vedremo tra pochissimo.

Che cos’è la copia integrale dell’atto di matrimonio

La copia integrale dell’atto di matrimonio è rappresentata da una fotocopia autentica del certificato di matrimonio che è stato inserito all’interno del registro di stato civile.

All’interno di questo specifico documento sono contenuti, così come viene disciplinato all’interno dell’art. 64 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 396 del 3 novembre 2000:

  • il nome di entrambi i coniugi;
  • il cognome di entrambi i coniugi;
  • il luogo di nascita di entrambi i coniugi;
  • la data di nascita di entrambi i coniugi;
  • la cittadinanza di entrambi i coniugi;
  • la residenza di entrambi i coniugi;
  • il nome dei testimoni;
  • il cognome dei testimoni;
  • il luogo di nascita dei testimoni;
  • la data di nascita dei testimoni;
  • la residenza dei testimoni;
  • la data del matrimonio;
  • il luogo del matrimonio;
  • l’ufficiale di stato civile o il ministro di culto che ha celebrato il matrimonio.

Che cos’è l’estratto di matrimonio

Viene anche detto estratto per riassunto dell’atto di matrimonio, ed è una particolare tipologia di documento che, come il certificato di matrimonio, serve ad attestare e a specificare tutte le informazioni relative a questo evento.

A differenza del certificato di matrimonio non contiene solamente quelle informazioni essenziali che abbiamo già visto nel corso del precedente paragrafo, ma indica anche altri dati relativi ai coniugi e al loro matrimonio, comprese le annotazioni, le quali vengono inserite al margine dell’atto stesso.

Tali annotazioni sono disciplinate all’interno dell’art. 69 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 396 del 3 novembre 2000 e le vedremo più in avanti durante il corso di questa breve guida.

Qual è il contenuto che deve avere

Ecco che cosa deve contenere esplicitamente, così come viene disciplinato all’interno degli articoli 64 e 69 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 396 del 3 novembre 2000:

  • il nome ed il cognome di entrambi i coniugi e dei testimoni;
  • il luogo e la data di nascita di entrambi i coniugi e dei testimoni;
  • la cittadinanza di entrambi i coniugi;
  • la residenza di entrambi i coniugi e dei testimoni;
  • la data del matrimonio;
  • il luogo del matrimonio;
  • l’ufficiale di stato civile o il ministro di culto che ha celebrato il matrimonio.

Oltre a quei dati che sono contenuti anche all’interno del certificato di matrimonio, all’interno di questo particolare documento possono essere inserite anche delle eventuali annotazioni, le quali vengono poste al margine dell’atto stesso e le quali possono evidenziare le seguenti informazioni aggiuntive (che sono indicate all’interno dell’art. 69 del D. P. R. n. 396/2000):

  • il regime patrimoniale che è stato scelto dai coniugi, ossia se si è optato per il regime di separazione dei beni o se si è pensato alla comunione legale;
  • l’eventuale variazione futura di questa scelta presa dai coniugi;
  • l’orario nel quale è stato celebrato il matrimonio;
  • l’eventuale annullamento del matrimonio;
  • l’eventuale separazione;
  • l’eventuale divorzio;
  • tutte quelle altre informazioni che sono ritenute talmente importanti da essere inserite all’interno di questo documento.

Quando serve e perché si richiede

La richiesta di questo documento risulta estremamente utile per effettuare il rogito ed, insomma, quando si decide di comprare oppure di vendere una casa.

Tutto questo va a vantaggio sia del compratore che del venditore, dal momento che in questo modo si evitano delle spiacevoli sorprese future.

Per altre tipologie di atti, ad ogni modo, la legge prevede, da diverso tempo, che non sia più necessario mostrare il certificato di matrimonio, ma dispone che basta presentare una propria autocertificazione, secondo quanto viene disciplinato all’interno dell’art. 46 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000.

Chi può richiederlo

Non può essere richiesto solamente dai due coniugi sposati, ma può entrare in possesso di qualsiasi soggetto terzo, a patto che egli sia a conoscenza di tutte queste informazioni:

  • il nome di entrambi i coniugi;
  • il cognome di entrambi i coniugi;
  • la data di nascita oppure del matrimonio.

Dove si può richiedere

Ogni Comune presenta delle regole diverse rispetto a dove si potrà andare a richiedere. Ecco, dunque, quali sono i luoghi nei quali si dovrà andare a richiedere alternativamente questo particolare documento:

  • presso l’ufficio di stato civile o un altro ufficio di competenza, all’interno dell’ambito relativo ai servizi demografici, situato nel Comune dove è stato celebrato il matrimonio;
  • presso l’ufficio di stato civile o un altro ufficio di competenza, all’interno dell’ambito relativo ai servizi demografici, situato nel Comune dove i coniugi avevano stabilito la propria residenza durante il periodo nel quale è stato celebrato il matrimonio.

Quello che è sicuro è che l’attuale Comune di residenza dei coniugi, se dovesse risultare diverso rispetto a quello nel quale è stato celebrato il matrimonio, non potrà in alcun modo provvedere al rilascio di questo particolare documento né ai coniugi e né a soggetti terzi da loro delegati.

Come ottenere l’estratto di matrimonio

Come abbiamo appena visto nel corso del precedente paragrafo, questo atto ufficiale può essere richiesto nel Comune in cui è stato celebrato il matrimonio oppure nel Comune in cui è stabilita la residenza dei coniugi al momento della celebrazione dell’evento, quando l’atto è stato registrato in quest’ultimo.

Ma, ecco quali sono le varie modalità con le quali si può richiedere al Comune questo specifico documento:

  • recandosi fisicamente di persona presso l’ufficio del Comune competente, tra quelli di cui abbiamo parlato;
  • utilizzando gli appositi servizi online che sono messi a disposizione da questi ultimi;
  • inviando loro una pec;
  • inviando loro una e-mail.

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Quali certificati si possono richiedere online

Ecco quali sono tutti i certificati che si possono andare a richiedere online, attraverso i portali messi a disposizione su internet, in completa autonomia e senza alcuna spesa in denaro, dal momento che è presente l’esenzione dall’imposta di bollo. Nello specifico, stiamo parlando di:

  • il certificato anagrafico di nascita;
  • il certificato di esistenza in vita;
  • il certificato di cittadinanza;
  • il certificato di residenza;
  • il certificato di stato di famiglia;
  • il certificato di stato di famiglia con rapporti di parentela;
  • il certificato anagrafico di matrimonio;
  • il certificato anagrafico di unione civile;
  • il certificato di contratto di convivenza;
  • il certificato di residenza in convivenza;
  • il certificato di stato civile;
  • il certificato di stato libero;
  • il certificato di morte;
  • il certificato di cittadinanza AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero);
  • il certificato di residenza AIRE;
  • il certificato di stato di famiglia AIRE.

Come richiedere un estratto di matrimonio online

Per richiedere un estratto per riassunto dell’atto di matrimonio e per scaricarlo bisogna recarsi presso il sito ufficiale dell’anagrafe online, il quale risulta gestito dal Ministero dell’Interno, attraverso uno di questi due link:

Dopo essere approdati all’interno della homepage di questo sito, bisogna effettuare necessariamente i seguenti passaggi:

  • selezionare la voce “Accedi ai Servizi al Cittadino”;
  • effettuare l’autenticazione utilizzando le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), con la propria CIE (Carta d’Identità Elettronica) oppure con la CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • selezionare il documento che si intende scaricare.

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Quanto tempo ci vuole per averlo

Prima che fosse creata questa piattaforma online nella quale tutti i cittadini italiani potessero consultare e scaricare i propri atti anagrafici ufficiali, i tempi di consegna di questi documenti erano piuttosto lunghi e venivano consegnati a casa in un tempo compreso tra i 10 ed i 20 giorni solitamente.

Adesso, invece, questa piattaforma ha reso questa procedura decisamente più snella ed efficace, dal momento che si può provvedere a scaricare questi documenti uffciali, per sé o per i propri famigliari, in pochi click e riceverlo subito all’interno del proprio dispositivo elettronico che si utilizza.

Quanto costa

All’interno di questo ambito, bisogna necessariamente andare a distinguere due diverse situazioni, ovvero:

  • quella in cui il documento viene richiesto recandosi fisicamente presso gli uffici comunali;
  • quella in cui il documento viene scaricato direttamente online, attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Ministero dell’Interno.

In quest’ultimo caso, la richiesta dell’estratto di matrimonio è totalmente gratuita, dal momento che risulta esente dal versamento dell’imposta di bollo.

Nel primo caso, invece, ecco quali sono i costi che deve sostenere colui che richiede questo particolare documento presso il proprio Comune:

  • una marca da bollo da 16 euro;
  • i diritti di segreteria, pari a 0,52 euro.

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