Pignoramento pensione, cambia tutto: attenzione alle nuove regole in vigore da ottobre

Pignoramento delle pensioni: ecco le novità da ottobre che portano maggiori tutele per i pensionati. Scopriamo di cosa si tratta.

Il “pignoramento” è l’atto che dà il via a una vera e propria espropriazione forzata. L’atto viene compiuto in presenza di un debito. Come precisa l’art. 492 del codice di procedura penale al comma 1, il pignoramento è un’imposizione fatta direttamente dall’ufficiale giudiziario che, in questo modo, impedisce al debitore di sottrarsi al suo dovere: restituire la somma di denaro dovuta al creditore.

Il pignoramento può interessare non solo le pensioni, ma anche i beni mobili e immobili, oltre agli stipendi.

Il creditore può pignorare la pensione preventivamente?

Il creditore, in qualità di soggetto attivo, può decidere di pignorare la pensione del debitore, quale soggetto passivo, in via preventiva: in questo caso la parte pignorata della stessa pensione verrà sottratta, mese per mese, dall’assegno percepito dal pensionato.

Le norme operanti fino a poco tempo fa prevedevano, invece, che la parte di pensione pignorabile poteva essere solo quella eccedente l’importo dell’assegno sociale incrementato della metà. Si noti che, nel 2022, l’assegno sociale ha un valore pari a 468,28 euro: in tal caso la parte di pensione pignorabile corrispondeva a quella che eccedeva i 700 euro. Tra l’altro, si poteva pignorare soltanto un quinto della parte eccedente.

Ultimamente, però, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla questione, piuttosto delicata, proponendo nuove regole.

Pignoramento delle pensioni: le novità che portano maggiori tutele per i pensionati

Il Decreto Aiuti Bis, anche conosciuto come decreto legge n°115 del 9 agosto 2022, è stato da poco convertito in legge. In particolare, il Decreto è stato approvato dal Governo Draghi ed è contenuto nella Legge n°142 del 21 settembre 2022.

Tra le molteplici misure previste e intese come aiuto dei cittadini, ce n’è anche una pensata appositamente sul pignoramento delle pensioni, che adesso è definitiva. A spiegarlo sulla sua pagina social di Instagram, in qualità di esperto e Direttore della pagina social La legge per tutti, è l’avvocato Angelo Greco:

“con l’approvazione definitiva della nuova Legge, soltanto le pensioni che eccedono i 1000 euro potranno essere sottoposte al pignoramento. Non vale più, quindi, la norma che in merito all’assegno sociale incrementato della metà. Pertanto facendo un paragone con le norme precedenti, ad oggi, coloro che sono soggetti al pignoramento della pensione potranno tutelare altri 300 euro del loro assegno dall’ingiunzione. Diverso invece il discorso sul pignoramento dello stipendio.”

Cosa succede, invece, sulle pensioni più alte?

Dunque sul pignoramento emergono nuove regole che sollevano diverse domande. Molti, infatti, si chiedono se la stessa regola, precedentemente analizzata, valga anche sulle pensioni che superano i 1.000 euro. Ebbene sì. La porzione della pensione soggetta al pignoramento sarà quella che supera i 1.000 euro.

Si tenga conto però che il conteggio verrà comunque effettuato su un quinto dell’assegno percepito. Ciò significa che su una pensione pari a 1.800 euro si pignorerà un quinto di 800 euro. Pertanto la somma pignorata corrisponde, in tal caso, a 160 euro.

Luana La Camera
Luana La Camera
SEO Copywriter, classe 1986.Vivo nella città di Cosenza, in Calabria. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università della Calabria, sono appassionata di scrittura. A febbraio 2022 ho pubblicato “La Carta che non si ricicla” con la casa editrice 4 Punte Edizioni. Si tratta di un piccolo manuale dedicato ai principi fondamentali dello Stato italiano. Inoltre sono ideatrice del corso “Diritto costituzionale da zero” presente sulla piattaforma di Udemy. Collaboro con professionisti dell’ambito giuridico nella realizzazione di testi per siti web.
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