Bollo auto: non tutti i titolari di Legge 104 sono esenti

Non tutti coloro che hanno diritto alla legge 104 sono esenti dal pagare il bollo auto. Scopriamo a quali categorie di disabili viene concessa l'esenzione.

Non tutti coloro che hanno diritto alla legge 104 sono esenti dal bollo auto. Scopriamo a quali categorie di disabili viene concessa l’esenzione, ma prima di farlo andiamo per ordine. Innanzitutto capiamo bene cos’è il bollo auto. 

Il bollo auto  è un’imposta, più precisamente una tassa sul possesso di auto o moto, ovvero una tassa che si concretizza per il semplice fatto di possedere un veicolo immatricolato nel nostro paese e iscritto al PRA. Il bollo auto  si applica a tutti i veicoli che circolano in Italia, anche se a noleggio o a leasing.

Il bollo è una tassa annuale e se non viene versata in tempo, il contribuente dovrà pagare gli interessi e le sanzioni.  E’ un’imposta regionale e va, infatti, versata alla propria regione di appartenenza. Vediamo quando è necessario pagare questa imposta.

Quando è necessario pagare il bollo auto?

Il bollo auto, o tassa automobilistica, va pagata ogni anno entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza

I pagamenti verranno effettuati a determinate scadenze che varieranno a seconda del tipo di veicolo, della data di immatricolazione e dei passaggi di proprietà effettuati. 

Alcune categorie di cittadini, però, sono esenti dal pagamento di questa rognosa imposta. Vediamo quali sono queste categorie. 

Chi gode dell’esenzione dal pagamento del bollo auto?

Scopriamo chi è ritenuto esente dal pagamento del bollo auto, secondo il nostro ordinamento.

Chi possiede un’auto elettrica, per esempio, non è tenuto a versare il bollo nei primi cinque anni successivi all’immatricolazione

L’esonero dal bollo, insieme agli incentivi dedicati all’ecobonus, ha visto aumentare le vendite di queste auto non inquinanti, sia elettriche che ibride. Le decisioni in merito a questo tipo di esenzione, però, sono diverse a seconda della regione di appartenenza

  • in Campania l’esenzione dal bollo in caso di acquisto di auto elettrica, è totale;
  • in Emilia Romagna l’esenzione riguarda le auto ibride immatricolate dal  2016 in poi;
  • in Lazio l’esenzione dura tre anni
  • in Liguria per tre anni
  • la Lombardia le auto ibrida plug-in ricevono uno sconto sul versamento del bollo per i primi tre anni e mezzo
  • le Marche garantiscono sei anni di esenzione
  • Puglia e Veneto hanno reso esenti le auto ibride dal 2014 in poi, la Puglia per cinque anni, il Veneto addirittura per sempre
  • l’Umbria garantisce esenzione totale per due anni dal bollo, per auto immatricolate dal 2015 al 2017

Esenzione bollo auto riguardante i disabili: chi ne ha diritto?

I veicoli che vengono usati per trasportare un disabile possono godere dell’esenzione dal bollo auto, se si dimostra con documentazione certificata, lo stato di disabilità.  

Non tutti i disabili, però, sono esenti dal versare questa imposta, ma solo coloro che hanno nella realtà una ridotta capacità di movimento oppure cittadini cechi, sordi o malati psichiatrici gravi.

Di questa esenzione non si usufruisce sic et simpliciter essendo disabile o titolare di Legge 104, ma solo se si fa parte di determinate categorie:

Sordi e non vedenti con certificazione che attesti le loro condizioni;

Disabili psichiatrici gravi che abbiano anche l’accompagnamento;

Disabili con gravi problemi a deambulare e che abbiano la  Legge 104;

Disabili con pluriamputazioni e sottoposti a legge 104.

Abbiamo compreso, dunque, che per essere esenti dal bollo auto non basta essere disabili o titolari di Legge 104, ma bisognerà anche avere seri problemi motori o a deambulare. L’esenzione in questi casi si applica, indipendentemente dal fatto che l’auto sia intestata al disabile o ad un parente. 

E’ esente dal pagamento del bollo auto anche chi possiede un’auto d’epoca  con più di trent’anni, oppure coloro che appartengono ad associazioni no profit per trasporto persone o disabili. 

Cosa accade se il bollo non viene pagato?

Questa è una delle imposte più odiose e molti italiani fanno fatica a pagarla. Secondo alcuni la somma è troppo elevata, secondo altri è una tassa ingiusta e quindi per principio non la versano, altri semplicemente se ne dimenticano.

Se quest’ultimo è il tuo caso, non preoccuparti, non sarai considerato un evasore se non paghi in tempo in bollo. Puoi pagarlo in ritardo, come ravvedimento operoso. Se lo paghi nei quattordici giorni successivi alla scadenza, pagherai un piccolo sovrapprezzo dello 0,1% per ogni giorno in più. 

Questa percentuale aumenta man mano che aumenta il divario tra la data di scadenza e quella di pagamento. 

Dopo tre mesi e fino ad un anno si arriva addirittura al  3,75%; di sovrapprezzo e dopo un anno non c’è più alcun ravvedimento da poter fare, ma si deve pagare una multa del 30% più gli interessi di mora

Passati tre anni, se il debito è ancora in piedi, interviene  l’Agenzia delle Entrate con tutti i problemi che ne conseguono.

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