Bollo auto non pagato o in ritardo: ecco cosa si rischia!

Tra tutte le tasse presenti in Italia, quella del bollo auto è una di quelle per cui le dimenticanze nel pagamento sono all'ordine del giorno: cosa si rischia

Il bollo auto è una delle imposte più odiate dagli italiani, e probabilmente per questo motivo è anche una delle tasse per cui molto spesso i cittadini dimenticano di provvedere al pagamento. Questa imposta si applica su tutti i veicoli di proprietà, e in determinati casi viene anche aggiunto il superbollo se il veicolo supera determinate soglie di potenza.

Nell’ultimo periodo i controlli del fisco si fanno più stringenti, anche sul pagamento di questa imposta, per cui una dimenticanza può dare origine a sanzioni e multe non da poco. Come riporta Motori.news, il bollo auto si può pagare senza incorrere in sanzioni fino a due mesi dalla data effettiva della scadenza:

“Per quanto concerne invece esclusivamente il pagamento di questa tassa, le regole sono molto semplici. Dobbiamo sapere che il bollo può essere pagato, senza more o interessi, fino ad un massimo di quasi 2 mesi dalla data di scadenza.”

Questo vuol dire che è possibile un certo margine di ritardo nel pagamento della tassa, tuttavia questo margine non deve essere infinito. Superato il lasso di tempo previsto per saldare l’imposta, un bollo auto non pagato avrà come prima conseguenza l’applicazione di sanzioni in denaro.

Se il pagamento di questa imposta non avviene entro i termini previsti, la sanzione che ne può derivare aumenta con il passare del tempo, in modo progressivo, e salgono gli interessi in base alla somma che effettivamente andava versata. Vediamo nell’articolo chi deve pagare il bollo auto, e cosa accade se il versamento non viene effettuato entro i termini stabiliti.

Mancato pagamento del bollo auto: cosa comporta

Se il bollo auto non è stato pagato, e sussiste un ritardo di diversi mesi, vengono applicate sanzioni di determinati importi in base alla cifra che non è stata effettivamente versata, e in base al ritardo del pagamento. Il bollo auto è una tassa, che va versata alla Regione in cui l’auto è immatricolata, ed è un pagamento obbligatorio per tutti i cittadini che possiedono un veicolo.

In alcuni casi alla cifra corrispondente al pagamento va aggiunto anche il superbollo, una tassa aggiuntiva che viene richiesta se il veicolo supera la potenza di 185 Kw. Questa imposta viene gestita dalle Regioni, e in alcuni casi dall’Agenzia delle Entrate. Tutti i proprietari di veicoli devono provvedere al pagamento di questa tassa, indipendentemente dall’età del veicolo e dalla tipologia dello stesso, anche se vi sono alcuni casi di esonero.

Una tassa come il bollo auto, quando non viene pagata, può trasformarsi facilmente in una multa, una sanzione che chiederà al soggetto coinvolto di pagare una somma maggiore rispetto a quella dovuta al pagamento del bollo. Per evitare di incorrere in questa eventualità, è indispensabile rimanere aggiornati sulla scadenza del bollo auto per il proprio veicolo, o per i propri veicoli.

A dover pagare l’imposta sono i proprietari dei veicoli, indipendentemente dall’utilizzatore. Anche se a dover provvedere al pagamento è l’intestatario del veicolo, può provvedere al suo pagamento anche un’altra persona, come ad esempio un ulteriore utilizzatore, tuttavia va indicata la targa del veicolo a cui ci si riferisce.

Il mancato pagamento del bollo comporta come conseguenza una sanzione che può aumentare in base al ritardo, secondo queste percentuali:

  • Pagamento entro 14 giorni di ritardo: sanzione con +0,1% del totale del bollo per ogni giorno di ritardo;
  • Pagamento in ritardo dal quindicesimo al trentesimo giorno: +1,50% del totale del bollo auto;
  • Pagamento in ritardo dal trentesimo al novantesimo giorno: +1,67% del totale del bollo;
  • Pagamento entro un anno dalla data stabilita per il bollo auto: +3,75% del totale del bollo;
  • Successivamente ad un anno di ritardo non è più possibile richiedere il ravvedimento operoso, e la multa può arrivare al 30% in più rispetto al prezzo dell’imposta, con l’aggiunta degli interessi.

Se il pagamento viene effettuato entro le soglie di ritardo previste, la sanzione è solamente di natura economica, tuttavia se questo non viene effettuato per diversi anni, si può incorrere in conseguenze anche peggiori.

Bollo auto non pagato per più di tre anni

Quando il bollo auto non viene saldato e trascorre un periodo maggiore di tre anni, le conseguenze e i rischi possono essere ancora maggiori rispetto alla normale sanzione in denaro. In questo caso, trattandosi di una vera e propria evasione del fisco, ci si può imbattere nel fermo amministrativo della vettura in questione.

Il fermo amministrativo è la situazione tramite cui un ente di riscossione vieta la normale circolazione del veicolo. Inoltre non è possibile procedere ad una vendita oppure ad una normale rottamazione del mezzo. Come riporta Aci.it, il fermo amministrativo si può definire come:

“Il fermo amministrativo è un atto con il quale le amministrazioni o gli enti competenti (Comuni, INPS, Regioni, Stato, ecc.), tramite i concessionari della riscossione, “bloccano” un bene mobile del debitore.”

Il fermo amministrativo sopraggiunge quando, anche dopo numerose richieste di saldo del debito, il cittadino non ha provveduto al pagamento di quanto dovuto per il bollo auto. Solitamente avviene quando il debito viene trasformato in una cartella esattoriale, e tale situazione rimarrà invariata fino al momento del pagamento da parte del soggetto coinvolto.

Quando un veicolo si trova in una situazione di fermo amministrativo, non è possibile:

  • Vendere il veicolo;
  • Procedere con eventuale rottamazione del veicolo;
  • Non può circolare, e se accade sono previste sanzioni;
  • Non può essere radiato dal PRA;
  • Non può essere demolito o esportato;
  • Anche se il proprietario decide di venderlo, comunque non può circolare.

Oltre a queste conseguenze, che coinvolgono direttamente il veicolo interessato dal mancato pagamento del bollo auto, l’ente di riscossione può anche decidere di agire forzatamente con il ritiro della targa o la riscossione dei debiti direttamente dal conto corrente del proprietario.

Come pagare il bollo auto 2022

Per non incorrere nelle conseguenze viste fino adesso è necessario provvedere correttamente al pagamento del bollo auto, secondo le scadenze previste per la propria vettura. Per quanto riguarda le scadenze di questa imposta, negli ultimi due anni sono state introdotte diverse proroghe al pagamento della tassa, a causa dell’arrivo dell’emergenza sanitaria.

Le proroghe hanno consentito ai proprietari di autoveicoli di avere tempo in più per provvedere al pagamento. Tuttavia nel 2022 si torna alle normali scadenze per il bollo, per cui generalmente la tassa va pagata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della normale scadenza.

Per conoscere scadenze e importi è necessario consultare i siti ufficiali della regione di appartenenza, oppure procedere attraverso il sito dell’ACI. Nell’ultimo periodo è stata introdotta anche la possibilità di provvedere al pagamento tramite portale web.

Per il 2022 tuttavia ci sono diverse agevolazioni e casi possibili di esenzione da pagamento di questa imposta, in particolare attualmente è possibile accedere agli sconti e esenzioni per queste situazioni:

  • Sconto del 50% per le auto con più di 20 anni dall’immatricolazione, e per veicoli di interesse storico e auto d’epoca con 20 o 30 anni dall’immatricolazione;
  • Sconto totale per autoveicoli destinati ad essere utilizzati da disabili o caregiver, secondo la legge 104;
  • Sconto totale per le auto elettriche o ibride, per 5 anni per le elettriche e tre anni per le ibride;
  • Sconti particolari introdotti dalle regioni per veicoli a basso impatto ambientale o per motivazioni specifiche.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento di questa tassa, ne esistono diverse: è possibile attraverso il servizio online della propria banca, oppure tramite App “Io” in alcune regioni, oppure tramite Poste Italiane, o ancora tramite gli sportelli appositi aperti al pubblico.

Novità bollo auto 2022: sconto del 10%

Segnaliamo una particolare agevolazione che è stata introdotta per il pagamento del bollo auto nella Regione Lazio: si tratta di uno sconto automatico che gradualmente arriverà anche al 10%. Si tratta di un sostegno straordinario introdotto con uno speciale Fondo a favore dei cittadini per la diminuzione delle tasse.

Il fondo consente a tutti i cittadini della Regione Lazio che possiedono un veicolo di accedere ad uno sconto che nei prossimi anni salirà gradualmente fino ad arrivare al 10%. Secondo le prospettive, lo sconto sarà del 5% per il 2023, del 7,5% per il 2024, del 10% nel 2025.

La Regione Lazio è una tra le regioni in cui sono presenti maggiori possibilità di sconto su questa imposta, sconto che viene applicato a tutti i proprietari di autoveicoli, e senza la necessità di presentare una domanda apposita per avere accesso all’agevolazione.

Per conoscere le possibilità di agevolazione specifiche di ogni Regione, un valido consiglio è quello di informarsi preventivamente online tramite il sito ACI, Automobile Club d’Italia, oppure al proprio Comune. Va ricordato che ogni Regione procede in autonomia per il pagamento del bollo, per cui è necessario informarsi sulla propria Regione specifica di appartenenza.

Superbollo: chi lo paga

Una attenzione particolare deve essere fatta verso il superbollo, ovvero una tassa aggiuntiva che viene applicata per i proprietari di autoveicoli che superano la potenza di 185 Kw. In questi casi il superbollo viene aggiunto all’importo del bollo auto, e quindi va pagato insieme.

Anche il mancato pagamento del solo superbollo può comportare l’emissione di una cartella esattoriale o di una sanzione in denaro in base al ritardo del pagamento. Il superbollo recentemente è stato aumentato per disincentivare l’utilizzo di veicoli di elevata potenza, che sono considerati i più inquinanti.

Le recenti iniziative infatti vanno nella direzione di limitare le emissioni inquinanti nell’atmosfera anche da parte dei veicoli, per cui se da un lato viene introdotta una tassa in più per chi utilizza o possiede questi mezzi, dall’altro lato vengono incentivati gli acquisti di auto elettriche o ibride, tramite appositi incentivi auto.

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