Cambio di residenza: cosa succede alle cartelle esattoriali

Cosa succede alle cartelle esattoriali con il cambio di residenza? Scopri all'interno dell'articolo come fare in questi casi particolari.

Ricevere una cartella esattoriale non è mai una bella notizia, soprattutto quando è inaspettata.

Il più delle volte l’unica possibilità per contestare una cartella esattoriale è lavorare sul piano formale, nello specifico rispetto alle notifiche.

La legge stabilisce infatti delle regole precise che devono essere rispettate nel momento in cui il contribuente riceve la notifica della propria cartella esattoriale.

Ma cosa avviene quando il contribuente non è reperibile all’indirizzo indicato? Per esempio, cosa succede quando il contribuente cambia residenza?

Esistono delle norme specifiche che i postini o il notificatore, della notifica, devono rispettare nel caso di cambio residenza da parte del contribuente.

Vediamo assieme quali sono queste regole e cosa dobbiamo fare noi contribuenti nel caso di cambio residenza. 

Cosa dobbiamo fare nel momento del cambio indirizzo

Può capitare a tutti nel corso della nostra vita di cambiare residenza, si tratta di un passaggio abbastanza semplice a livello burocratico, dove però è nostro dovere fare delle comunicazioni all’ufficio dell’anagrafe.

Nel momento in cui si cambia residenza è opportuno infatti comunicare al nuovo comune il proprio spostamento, nello specifico bisogna comunicare il nuovo indirizzo all’ufficio dell’anagrafe.

Questo passaggio deve essere effettuato anche nel momento in cui si cambia la residenza all’interno dello stesso comune, per esempio si cambia quartiere, la comunicazione deve essere sempre effettuata al medesimo ufficio dello stesso comune.

Questo passaggio consentirà agli uffici preposti di comunicare il nostro spostamento di residenza senza dover far comunicare altro a noi. 

Cosa succede alle notifiche delle cartelle esattoriali

Le notifiche delle cartelle esattoriali sono direttamente correlate al nostro indirizzo di residenza

Questo significa che nel momento in cui si cambia indirizzo tutte le notifiche devono essere inviate a quello nuovo. 

Questo particolare fa sì che tutte le notifiche inoltrate al vecchio indirizzo al momento del cambio di residenza perdano il loro valore, infatti vengono definite come contestabili e invalide. 

Tutto questo può avvenire solo nel momento in cui il cittadino ha comunicato all’ufficio dell’anagrafe il nuovo indirizzo di residenza. Se non lo ha fatto la colpa ricadrà su di lui e la notifica verrà considerata come irreperibile.

Nel caso di notifica irreperibile, l’atto viene consegnato all’ufficio postale, se si tratta di una raccomandata, oppure alla Casa Comunale. 

Una notifica può essere sempre contestata

In questi casi particolari esistono delle procedure che possiamo effettuare per andare a contestare la notifica anche nel caso in cui non abbiamo comunicato correttamente il nuovo indirizzo di residenza.

Il deposito della cartella presso la casa comunale non ha alcuna validità se il messo notificatore non ha verificato le informazioni, su residenza e lavoro, del cittadino prima di effettuare il deposito.

Questo viene testimoniato anche da alcune sentenze della commissione tributaria regionale, per esempio la numero 3602 del 2020 avvenuta presso la commissione della regione Lazio. Durante questa sentenza è stato stabilito che il messo dovrebbe accertarsi, prima di consegnare l’atto, dove l’interessato risiede, soprattutto se questo è nel comune dove ha già il proprio domicilio fiscale.

L’esempio ci spiega come la notifica dell’atto può risultare invalida nel momento in cui abbiamo effettuato il cambio di residenza all’interno dello stesso comune e non abbiamo comunicato in tempo la nuova via, proprio in questi casi il messo ha il compito di verificare la nostra residenza o il nostro luogo di lavoro.

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Quali ricerche devono essere effettuate prima della consegna

Entriamo maggiormente nello specifico rispetto a quali sono le ricerche e le dovute precauzioni che devono essere effettuate prima della consegna di un atto relativo ad una cartella esattoriale.

Il messo notifica deve svolgere una serie di ricerche preventive sull’effettivo domicilio del contribuente prima di notificare l’atto. 

Esclusivamente nel momento in cui il destinatario risulti essere irreperibile, ovvero trasferito ad un indirizzo sconosciuto, il messo può ricorrere al deposito presso la casa comunale.

Nel momento in cui l’atto viene depositato deve sempre portare con sé una documentazione che notifichi la relazione che è stata effettuata rispetto all’irreperibilità del contribuente. 

In che modo contestare la cartella

Vediamo dunque all’atto finale ovvero in che modo noi contribuenti possiamo contestare la cartella esattoriale, per una problematica nella notifica della stessa.

Vi è un particolare molto importante, in quanto il contribuente che vuole contestare la cartella per difetto di notifica non può possedere la cartella stessa; perché questo significherebbe che lo stesso è a conoscenza della sua esistenza ovvero che l’atto è pervenuto.

Questo passaggio sanerebbe ogni vizio di notifica ed il cittadino non potrebbe più contestare la stessa.

L’unica cosa da fare in questi casi e attendere successivo atto da parte dell’agente di riscossione che può verificarsi sotto forma di intimidazione al pagamento oppure pignoramento. 

Solo a seguito di questa ulteriore notifica il cittadino può fare ricorso e spiegare in che modo c’è stato un difetto di notifica della precedente cartella.

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