Detrazioni figli a carico: con il 730/2022 puoi ottenerle!

Detrazioni figli a carico, possono ancora essere ottenute con il 730/2022. La dichiarazione alle porte si riferisce ai redditi prodotti nel 2021.

E’ nuovamente tempo di modello 730 la dichiarazione dei redditi 2022 è alle porte, tante le novità a partire dalle detrazioni per i figli a carico non conviventi, molti i contribuenti che si interrogano sulla possibilità di poterle esercitare ancora o meno.

La misura che per quanto riguarda le detrazioni per i figli a carico ha di fatto cambiato le carte in tavola l’assegno unico familiare misura voluta dal Governo Draghi e che ha rivoluzionato il panorama degli aiuti alle famiglie.

E se è vero che la nuova misura va a sostituire il vecchio sistema di detrazioni è anche vero che la dichiarazione dei redditi 2022 con il modello 730 fa riferimento a quanto prodotto nel 2021 e cioè anno antecedete all’entrata in vigore dell’articolo 3 legge 46 del 2021 istitutiva dell’assegno unico.

Alla luce di quanto scritto, come si dovrà comportare il contribuente con figli a carico non conviventi, come fare per poter usufruire delle detrazioni?

Partiamo dal chiarire un aspetto importante e cioè nel dare la giusta definizione di “figli a carico non conviventi”.

In pratica essi sono figli che anno compiuto 18 anni, che dipendono ancora dai genitori, ma che non convivono nell’abitazione di residenza dei propri genitori perchè impegnati in un percorso di studi universitario per esempio, ma sono anche quelli che vivono a casa di genitori separati (presso l’abitazione della mamma o del padre).

Un figlio non può avere due residenze e quindi sarà convivente solo con uno e presente nel nucleo familiare di uno solo di loro.

Con il mod.730/2022 si potrà beneficiare delle detrazioni alle famiglie con figli a carico, come?

Portare in detrazione alcune spese per figli a carico, sarà possibile anche nel 730/2022, questo perchè nonostante l’abolizione della misura, per il 2022 si fa riferimento ai redditi 2021 e quindi ad un periodo antecedente alla nuova normativa.

In pratica le detrazioni sono dei rimborsi percentuali, da dichiarare in fase di 730,  rispetto a spese sostenute a favore di figli a carico.

Non solo, da sottolineare come sia ancora possibile portare in detrazione le competenze indicate nell’articolo 12 del Tuir.

E’ proprio quest’articolo a stabilire che la detrazione per i figli verrà ripartita al 50% tra i due genitori, se si sceglie di farle attribuire ad un solo genitore sarà quello con il reddito complessivo più alto.

In caso invece di affidamento congiunto da parte di coniugi separati la detrazione verrà divisa equamente tra le parti.

E’ sempre l’articolo 12 del Tuir (Testo Unico Imposte sul Reddito), ha precisare che nel caso in cui uno dei due genitori non abbia reddito sufficiente per poter accedere alle detrazioni, queste potranno essere incassate dal genitore con il reddito più alto che però successivamente dovrà liquidarle all’altro genitore.

E’ bene ricordare come l’articolo 12 del Tuir eguagli figli naturali, illegittimi, adottivi, legittimi e affidati.

Detrazioni 2022: quando un figlio non è da considerarsi a carico?

Chiarito il funzionamento delle detrazioni per figli a carico e stabilito che sarà ancora possibile ottenerle per il prossimo 730/2022 andiamo ora a ritroso e con l’obiettivo di evitare errori in fase di esecuzione del 730 andiamo a vedere quando un figlio non è più definito “a carico” per il genitore che quindi non potrà usufruire della detrazione.

In pratica fino a 18 anni di età tutti i figli sono per definizione ritenuti a carico dei genitori, cosa che può continuare a sussistere anche una volta compiuta la maggiore età, ma solo in date condizioni, andiamole a scoprire.

Sono da considerarsi figlia a carico maggiorenni fino all’età di 24 anni  (non compiuti) con reddito inferiore ai 4 mila euro.

Oltre i 24 anni la soglia reddituale prevista si riduce ulteriormente e per far si che siano considerati dalla Legge, figli a carico, il reddito massimo annuo, lordo, non dovrà superare al soglia dei 2.840,51 € al lordo degli oneri deducibili.

Per oneri deducibili si intendono le spese da poter portare in deduzione, ecco la soglia reddituale dovrà essere calcolata al lordo di questi oneri.

Queste sono le soglie ed i numeri che definiscono il fatto se un figlio sia a carico o meno della famiglia, al di sopra di queste soglie il figlio non sarà da considerarsi a carico a prescindere dal fatto che viva nell’abitazione di residenza dei genitori o meno.

Detrazioni figli a carico: gli importi

A quanto ammontano le detrazioni per i figli a carico? Andiamo a scoprirlo nelle prossime righe.

A stabilire l’importo delle detrazioni è sempre l’art. 12 del Tuir, nello specifico:

  • 950 euro la detrazione prevista per ogni figlio a carico;
  • 1.220 euro nel caso il/i figli a carico abbiano un’ età inferiore a tre anni;

queste cifre sopra elencate prevedono una maggiorazione di 400 euro nel caso di figli a carico, portatori di handicap (articolo 3 legge 104 del 1992), ciò significa che la famiglia con un figlio con meno di 3 anni e con una invalidità conclamata avrà diritto a detrazioni fino a 1.620 euro;

  • 200 euro in piu per famiglie con figli a carico a partire dal 3 bambino;
  • con 4 figli o più vi sarà un’ulteriore detrazione di 1.200 euro.

Alla luce di quest’ultima maggiorazione ecco come cambiano le detrazioni nel caso di nuclei familiari numerosi:

  • 1.150 euro per ogni figlio di età superiore a 3 anni, detrazione che sale a 1.550 euro per figli con disabilità;
  • 1.420 euro per ogni figlio di età inferiore a 3 anni, detrazione che sale a 1.820 euro per figli con disabilità;

Le detrazioni tengono conto anche del reddito familiare .

La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro.

In presenza di più di un figlio l’importo di 95.000 euro viene aumentato di 15.000 €.

Per tutte le altre detrazioni differenti da quelle con figli a carico bisognerà tener presente delle rispettive normative associate a ognuna di esse è il caso delle spese sanitarie per le quali è prevista una detrazione del 19% per importi che superino la franchigia dei 129,11 euro.

Detrazioni perviste anche per le spese sostenute per l’iscrizione ad un ateneo universitario statale, privato o telematico, anche in questo caso l’aliquota è del 19%, è previsto un tetto massimo al quale applicare la detrazione variabile da Regione a Regione, in base all’ubicazione dell’università.

L’Art. 3 della legge 46 2021 decreta la fine delle detrazioni per famiglie con figli a carico. Da quando?

Infine è importante ribadire la nuova normativa e nello specifico quanto esplicitato dell’articolo 3 della legge 46 del 2021 che detrmina l’entrata in vigore dell’assegno unico familiare in sostituzione di tutti i precedenti bonus destinati alle famiglie, come il bonus bebè, il bonus nascita, ecc.

L’art. 3 inoltre prevede anche l’abolizione dele detrazioni per i figli a carico previste nell’articolo 12 del Tuir. 

Mentre sono confermate le altre tipologie di detrazione che vanno appunto dalle già citate detrazioni sanitarie a quelle relative a spese universitarie, spese per abbonamenti a trasporto pubblico, detrazioni per spese assicurative.

Una rivoluzione quella dell’assegno unico che già alla fine del 2022 con i dati a disposizione, ci farà capire se la nuova e rivoluzionaria misura avrà portato i vantaggi sperati.

Il 2022 sarà l’ultimo anno in cui si potrà beneficiare delle detrazioni previste per famiglie con figli a carico, questo solo perchè il periodo di riferimento è ai redditi prodotti nell’anno 2021, anno antecedente all’approvazione della nuova normativa.

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