Nuove tasse in arrivo con la Manovra, chi pagherà di più (e quanto)

Su 25-30 miliardi necessari, ce ne sono all'incirca 12 (e neppure certi). Urgono soluzioni: ecco le nuove tasse in arrivo e chi pagherà di più.

Giunti al mese di settembre, iniziamo a sentir parlare di Legge di Bilancio, notoriamente da approvare entro la fine dell’anno. Al momento, cattive notizie: la Manovra prevede nuove tasse in arrivo e cerchiamo di sapere chi pagherà di più e soprattutto quanto.

Nessuna novità all’orizzonte, dal momento che non ci sono le coperture economiche sufficienti per tutti gli interventi previsti nel 2024.

E allora il Governo pensa a introdurre nuove tasse, in maniera tale da reperire la metà dei fondi mancanti.

E considerando che la nuova Legge di Bilancio ha un costo di 25-30 miliardi, vuol dire che urge trovare almeno 12-15 miliardi di euro, di qui a breve.

Manovra 2024 coperta a metà: in arrivo nuove tasse e tagli

Una copertura da almeno 12-15 miliardi di euro da trovare nell’immediato. Ma anche l’altra metà degli interventi previsti risultano in realtà coperti da finanziamenti non così certi (e quindi solo ipoteticamente disponibili).

Il Governo conta su 12 miliardi di euro di cui solo 6 sarebbero confermati. Si tratta di 4,5 miliardi che provengono dai margini del deficit e 1,5 miliardi dai risparmi sugli stanziamenti per l’assegno unico per i figli.

Il punto è che, per finanziare la Manovra 2024, occorrono ben 25-30 miliardi.

Il tempo stringe però: o si vanno a ridimensionare i costi legati a interventi paventati nel corso della campagna elettorale o si trovano risorse dal punto di vista economico.

E la strada più immediata sembra essere anche la favorita: aumentare le tasse.

Nuove tasse in arrivo con la Manovra: chi paga

La premier Meloni ha chiesto ai suoi ministri una spending review ovvero una revisione della spesa pubblica, sia per eliminare il superfluo che per tagliare le spese non individuali. Da questo intervento si dovrebbe riuscire a recuperare un ulteriore 1,5 miliardi di euro ma ovviamente non c’è una garanzia al 100%.

Per recuperare ulteriori 2,5 miliardi di euro, l’ipotesi è di fare affidamento sulla tassa sugli extra profitti delle banche. Ma anche qui i paletti non sono certamente pochi: alcune delle stesse forze presenti in Parlamento potrebbero opporsi, meglio dunque non dare troppo per scontato di aver raggiunto l’obiettivo.

Si paventa all’orizzonte addirittura la possibilità che tale tassa venga dichiarata incostituzionale e, avendo già le banche versato le prime somme, ci ritroveremo addirittura nelle condizioni di dover loro restituire gli introiti.

Ricordiamo che la tassa sugli extra profitti bancari ha finanziato la garanzia pubblica per i mutui prima casa. Punto e daccapo dunque e peggio di prima.

Sappiamo già che per il 2024 ci sarà una nuova tassa anche sulle multinazionali, che dovrebbe avere un’aliquota del 15% ma ancora non si ha una stima precisa su quale sia il gettito sperato.

Stop al caro benzina e tasse sulle scommesse

Anche l’aumento del prezzo del carburante sta portando alle casse statali un extra gettito Iva, in pratica un tesoretto che ammonta a 1-2 miliardi di euro. E che, con molta probabilità, finiranno nel budget complessivo da mettere a copertura della Manovra.

Dobbiamo dedurre che il prezzo del carburante non si abbasserà, altrimenti si rischia di far traballare ancora di più un ingranaggio già instabile di per sé?

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del made in Italy, rassicura circa lo stop al caro carburante.

Come lui stesso ha rilasciato in una dichiarazione a La Repubblica

affronteremo l’emergenza carburante con due provvedimenti per sostenere famiglie e imprese. Altri andranno in finanziaria.

E continua affermando

le misure per fronteggiare l’incremento del carburante dovuto alle mutate condizioni internazionali saranno predisposte in parte già nel prossimo Consiglio dei ministri.

Che siano in arrivo nuovi bonus benzina per le famiglie meno abbienti?

Probabilmente si andrà a replicare il modello della social card ma rivedendo anche le soglie per un nuovo bonus Isee basso e poter avere accesso alle agevolazioni.

E per quanto riguarda il fronte delle scommesse online? Siamo ancora nell’ambito delle ipotesi ma è ciò che è al vaglio dei parlamentari in questi giorni.

Il Senatore Franco Zaffini ha trovato la soluzione che mira a riordinare le entrate complessive derivanti dal gioco.

In particolare, come lui stesso dichiara, ne conseguirà

un aumento dei canoni di concessione, specie dei giochi online, in funzione dei volumi di raccolta delle giocate e delle scommesse.

Leggi anche: Bonus benzina, come sarà il nuovo aiuto in arrivo: tutti i dettagli.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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