Fiocchi di Neve (di Poppella) imbiancano Napoli. Come nascono e dove mangiarli in Italia

Il dolce che fa impazzire Napoli: “I Fiocchi di Neve" di Poppella. Come nascono e dove è possibile mangiarli in tutta Italia?

“Il babà è una cosa seria, cu ‘o babà nun se pazzea” cantava più di trent’anni fa Marisa Laurito.

E se il babà è effettivamente una cosa seria, anche il “Fiocco di Neve” di Poppella, meno antico ma entrato nella tradizione della pasticceria partenopea, è una cosa serissima a Napoli.

Questo “pasticcino” che ormai è leggenda è anche avvolto dal mistero poiché segretissima resta la sua ricetta creata nel 2015.

Scopriamo come nasce la bontà di Poppella e anche quanto costa e dove è possibile mangiarla in Italia.

Fiocchi di Neve, la storia del marchio “Poppella”

Piccolo panificio aperto nel 1920 e ormai alla terza generazione, “Poppella” non è un cognome come tutti credono, ma un nome di fantasia che nasce dall’unione di quello dei due storici fondatori: Raffaele Scognamiglio e sua moglie Giuseppina Evangelista, detti “Papele” e Puppnella”.

Dal nonno Raffaele quella che era una bottega situata “miez’ ‘a Sanità” (nel cuore del Rione Sanità), è passata al figlio Salvatore e poi all’attuale proprietario: Ciro. Se all’anagrafe di cognome fa Scognamiglio, lo stesso ha però affermato che ormai manca davvero poco perché inizi anche a firmare con il nome “Ciro Poppella”.

Ma ripercorriamo le tappe con calma, perché quando apre a Napoli, più di un secolo fa, è un piccolo panificio, poi nel 1960 la gestione passa a Salvatore e oltre al pane inizia la produzione di un altro emblema della città “o’ tarallo ‘nzogna e pepe”. 

Insomma, le specialità culinarie della città partenopea sono celebri in tutto il mondo.

Con il tempo Poppella cambia la sua specializzazione e arricchisce la sua offerta gastronomica diventando un importante marchio partenopeo di pasticceria.

Nel frattempo la gestione è nelle mani di Ciro che nel 2015 segna la svolta dell’attività familiare inventando proprio i Fiocchi di Neve.

Come nasce il Fiocco di Neve?

Nasce dalla volontà di arricchire la pasticceria napoletana con un dolce che non fosse solo buono, ma anche incredibilmente economico e infatti un pasticcino costa un euro.

La ricetta classica di cui si conoscono solo gli ingredienti principali consiste un mignon: come una piccola e sofficissima brioche ripiena di una crema a base di latte e ricotta di pecora, con una pioggia di zucchero a velo da cui prende il nome.

Vista la popolarità del prodotto esiste oggi anche nelle varianti cioccolato e pistacchio. Il consiglio che vi diamo per godere appieno di questa esperienza gastronomica è infilarlo tutto in bocca in una volta sola, a dispetto di ogni galateo.

Quanto costano i Fiocchi di Neve e dove mangiarli a Napoli

Quanto costa questa prelibatezza partenopea? Solo 1€! E ormai non si mangia più solo nella sede storica nel Rione Sanità e sono stati aperti altri punti vendita.

Ecco dove mangiarli in una delle tre sedi Poppella:

  • Via Arena alla Sanità, 28/29 (Sede storica)
  • Via Santa Brigida, 69/70 
  • Piazza Cavour, 76.

In alternativa c’è la possibilità di ordinare la consegna a domicilio tramite UberEats dove si acquistano box con 10 pezzi al costo di 10 euro. La scelta per la consegna a domicilio permette anche di comprare sfogliatelle. Ricordiamo che Poppella è un’eccellenza della pasticceria in genere quindi vale la pena di provare anche altri prodotti, dove ovviamente la scelta dal vivo offre una varietà gastronomica incredibile rispetto al delivery.

Ma l’operazione di marketing ha fatto spuntare in giro per la città gli ApePop, Apecar che il marchio ha personalizzato e che vendono queste prelibatezze a cittadini e turisti. 

Dove comprare i fiocchi di Neve a Milano, Roma, Bologna e Torino

Molte pasticcerie comprano e vendono il prodotto ai clienti nella città di origine, ma si può mangiare anche a Milano, Torino e Roma.

Prima di tutto la pasticceria spedisce dal 2020 i box anche a Roma e Bologna; a Milano ad effettuare le consegne e il popolare servizio di Delivery “Delicatissimo”.

Mentre a Torino la Pasticceria Dolce (corso Racconigi 87) si fa arrivare direttamente dalla Campania la bontà il giovedì.

Mettendosi in contatto direttamente con la Poppella è possibile comunque accordarsi per le consegne fuori Provincia e in tutta Italia.

Leggi anche: Arancino o arancina? Come si chiama davvero e differenza: la verità che nessuno conosce

Il dolce più “pezzottato” di Napoli

Questo dolce è così famoso che tante sono a Napoli le imitazioni (“i pezzotti”) che si trovano in giro.

Il primo ad imitare il Fiocco di Neve è stato un altro popolarissimo brand, Casa Infante, che poi è una linea di proprietà della famiglia a cui appartiene l’altro famoso marchio Leopoldo, con la sua “Nuvola”.

Se vi state chiedendo dove mangiare le nuvole, Casa Infante ha punti vendita nel centro storico: lo trovate praticamente ogni 100 metri con la sola Via Toledo che ospita più di un punto vendita. Il brand è infatti famosissimo per i gelati con la cialda dei coni preparata al momento.

A seguire anche Rescigno ha creato i “Biancaneve” e ormai molte pasticcerie hanno la loro versione di questa celebre “pasta”.

Se questo dolce ha le sue imitazioni ha però anche la sue evoluzioni, che sono le “Babane” del Capriccio (sempre a NA in via Carbonara 39) che è pasta babà ripiena di una crema a base di latte, mascarpone e panna.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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