Spezzare gli spaghetti, lo fanno in tanti ma è sconsigliato: ecco il motivo

Spezzare gli spaghetti prima di buttarli in pentola è sbagliato, ma vi siete mai chiesti il motivo? Ecco a voi la spiegazione secondo gli esperti.

Sarà capitato anche a voi di vedere, o addirittura, di eseguire personalmente il gesto di spezzare la pasta prima di buttarla in pentola.
Di sicuro questo gesto può colpire al cuore di tanti italiani, ma forse non sapete che dietro a questo gesto non c’è solo una spiegazione culturale. Si tratta sicuramente di uno dei tantissimi errori gastronomici che siamo abituati ad osservare, soprattutto sul web, da parte di cuochi amatoriali stranieri e non, che vogliono cimentarsi con la cucina italiana.

Spezzare gli spaghetti prima di buttarli nell’acqua bollente non è però solo un gesto che spezza il cuore di molti italiani: è infatti anche un errore tecnico. Scopriamo assieme all’interno dell’articolo qual è la spiegazione scientifica per cui risulta essere sbagliato spezzare la pasta prima della cottura e vi sveleremo anche dei segreti per preparare un piatto di pasta senza errori.

I motivi principali per cui non si dovrebbero spezzare gli spaghetti

Come abbiamo visto purtroppo la tecnica di rompere spaghetti, linguine o bucatini prima di buttarli nell’acqua bollette e procedere alla loro cottura, è un errore molto diffuso. Ma perché questo gesto comporta un errore tecnico oltre che un tuffo al cuore per tutti i nostri compatrioti?
La risposta in realtà è molto semplice, nel momento in cui rompiamo la pasta prima di immergerla ci ritroveremo ad avere dei pezzi di pasta con forma e lunghezza differente all’interno della stessa pentola.

Questo porterà di per certo ad un diverso tempo di cottura per ogni singolo pezzo e così ci ritroveremo ad avere un piatto finale che presenterà delle consistenze diverse ritrovandoci ad avere così degli spaghetti troppo cotti per alcuni oppure per altri della pasta troppo al dente. Il rischio è quello di ottenere un piatto con quella consistenza non uniforme e con dei pezzi di pasta che avranno forme e durezza differenti. Il risultato è chiaro, utilizzando questo metodo produrrete soltanto un piatto poco gradevole al palato e che non riuscirà mai a soddisfarvi a dovere.

La questione della lunghezza

La pasta ha dei formati differenti, i quali sono stati ideati per degli scopi precisi, allo stesso modo la pasta lunga è stata pensata con quella lunghezza e quella forma per uno scopo.
Infatti ogni formato di pasta è stato studiato per produrre un particolare effetto nel piatto e sul nostro palato. Molti formati hanno determinate lunghezze e spessori per trattenere meglio i vari condimenti.
Nel caso della pasta lunga lo scopo principale è quello di avere la lunghezza corretta per far si che questi possano essere arrotolati sopra la forchetta.
Proprio per questo motivo spezzare la pasta lunga prima della cottura è veramente sbagliato, ancora peggio se questa viene spezzata dopo la cottura. A questo punto preferite un formato più corto potete scegliere tra i tantissimi formati esistenti, sicuramente troverete quello che fa per voi.

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Quando spezzare la pasta non è un errore

Spezzare la pasta prima della cottura non è per tutti i formati un errore, esiste un particolare tipo di pasta che necessita di essere spezzata prima della cottura.

Stiamo parlando degli ziti, un particolare formato di pasta molto utilizzato in tutto il sud d’Italia, che viene comunemente consumato con il ragù di carne o con la genovese. Questo formato di pasta lunga è particolarmente spesso e lungo, inoltre per tradizione va spezzato prima della sua cottura.

Si tratta dell’unico formato di pasta per la quale non solo è concesso ma risulta anche essere obbligatorio spezzarlo.

I condimenti giusti per la pasta lunga

A seconda del formato di pasta che andiamo a scegliere ci sono alcuni condimenti che risultano essere più indicati. Quando scegliamo i formati di pasta lunga più grandi, come tagliatelle e fettuccine, possiamo abbinarvi un classico ragù di carne o di mare. Se abbiamo dei formati ancora più grandi e ruvidi come le pappardelle, possiamo scegliere dei condimenti ancora più ricchi, come funghi, formaggio o selvaggina. La pasta lunga più sottile, come spaghetti e linguine, sono perfetti per preparare la classica pasta al pomodoro o ancora condimenti più veloci come pesto ed aglio, olio e peperoncino. Per la pasta lunga più sottile di tutte, ovvero i capelli d’angelo, non potevamo che scegliere il condimento più delicato, ovvero burro e parmigiano.

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I segreti per una cottura perfetta

Ogni formato di pasta presenta dei tempi di cottura differenti, in base al suo spessore ed anche alla sua lunghezza. Esistono però alcuni piccoli accorgimenti che possiamo prendere in considerazione per preparare al meglio il nostro piatto di pasta.

Per prima cosa è opportuno far bollire la nostra acqua nelle giuste quantità, all’incirca servono 1 litro di acqua per ogni 100 g di pasta. Se aggiungete poi un cucchiaio di olio all’interno dell’acqua potete evitare che questa si attacchi e che al contrario resti ben separata. Al momento del bollore è poi il momento di buttare il sale, circa 10 g per ogni 100 g di pasta, il gusto è poi sicuramente personale. Un consiglio per quando buttate la pasta è invece quello di alzare la fiamma al massimo, perché la pasta può abbassare la temperatura dell’acqua. Per la vostra tanto discussa pasta lunga il solo vero trucco è quello di disporla a ventaglio, e di mescolarla con un cucchiaio di legno per disporla correttamente.

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