In Italia c’è una città che sembra aver scoperto il segreto per l’eterna giovinezza

Ecco qual è la città più giovane d'Italia secondo l'ISTAT, e qual è invece quella che si classifica come più vecchia.

Che l’Italia sia il paese più vecchio d’Europa è un dato ormai noto che, se da un lato mostra come nel nostro paese siano sempre di più gli ultracentenari, dall’altro mette in guardia dal progressivo calo demografico.

All’origine di questa tendenza c’è sicuramente una situazione economica instabile, ma anche le difficoltà pratiche per chi decide di mettere al mondo un figlio: tra tutte, i pochi posti al nido e all’asilo, quasi sempre a pagamento e le poche opzioni per il doposcuola (anche questo a pagamento), che rendono la gestione della famiglia molto complessa per una coppia in cui entrambi i genitori vogliano (e debbano) lavorare.

Tuttavia, è anche interessante vedere quali sono le città più vecchie e le più giovani d’Italia, e in particolare quella che si è guadagnata l’appellativo di città dove non si invecchia mai.

La città d’Italia dove non si invecchia mai: ecco dove si trova

La classifica delle città più giovani e più vecchie d’Italia viene fatta ogni anno dall’ISTAT tenendo conto di una serie molto varia di fattori, che non riguardano soltanto l’età anagrafica degli abitanti.

Sono infatti considerati anche il tasso di natalità (quante persone nascono in rapporto al totale della popolazione) e di mortalità (quante persone muoiono in rapporto al totale), ma anche il livello di istruzione e le dinamiche della popolazione (quanti emigrano, quanti immigrano, perché lo fanno, e così via).

In base a questi dati, è stato possibile osservare quale, fra 14 città selezionate, si aggiudica il primato di città più giovane d’Italia (quindi, in un certo senso, di città dove non si invecchia mai) e quale, al contrario, è una sorta di capitale per la terza età.

Partendo dal basso, si osserva come la città più vecchia sia Genova, in cui si registrano 269 anziani per 100 bambini. L’età media a Genova è così di  48,7 anni, superando di più di tre anni l’età media dell’intero paese, che è di 45,2 anni.

In generale, si è poi osservato che le città del centro nord registrano valori paragonabili a quelli di genova, con Torino che arriva a 47,4 e Venezia a 48,1. Va un po’ meglio Milano, con un’età media di 45 anni, in linea con la media nazionale.

Per Bologna si registra invece una media di 46,9, e di 47,7 per Firenze, mentre Roma si assesta su cifre simili a Milano, con 45,1.

Una volta superato il centro Italia, però, le cose cambiano notevolmente: a Reggio Calabria si registra un’età media di 44,7 anni, 43,7 a Palermo e 44,4 a Catania.

La città più giovane d’Italia, che riesce a non invecchiare nonostante l’andamento nazionale, è però Napoli. Qui l’età media è 41,9 anni, ma è soprattutto il rapporto fra anziani e bambini a risultare vincente: a Napoli, infatti, ogni 130 anziani si registrano 100 bambini.

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Le ragioni della “giovinezza” di Napoli

Napoli è dunque la città più giovane d’Italia, quella in cui il rapporto fra bambini e anziani è più ridotto. Questo dato si può spiegare in molti modi, ma ci sono alcuni fattori da considerare.

Il primo riguarda una cultura locale ancora decisamente incentrata sulla famiglia, che porta molti giovani ad avere figli in anticipo rispetto ad altre regioni, e a considerare la genitorialità come una parte essenziale della propria vita.

In secondo luogo, la stessa cultura della famiglia assicura un grande supporto nella cura dei figli da parte dei genitori e dei nonni, che non sempre è possibile, anche per ragioni lavorative o geografiche, in regioni come la Lombardia. Sicuramente, anche il fatto che la disoccupazione femminile sia più elevata al sud gioca un ruolo importante.

Infine, è stato rilevato come la speranza di vita al sud sia leggermente minore rispetto al centro nord, soprattutto per questioni relative al sistema sanitario, per cui il numero di anziani è più basso a Napoli rispetto ad altre città del settentrione, aspetto che incide sul risultato finale.

Ci sono ovviamente molte altre ragioni dietro a questi dati, dal livello di istruzione alle strutture sociali, così come un costo della vita più basso in relazione ad altre città italiane.

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Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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