Instagram reels o Tiktok? Ecco come fare la scelta giusta

Instagram reels vs Tiktok, come fare la scelta giusta tra questi due social media. Le 6 differenze che si riscontrano nella creazione di video.

Da quando TikTok è entrato nelle nostre vite sembra sia diventato sempre più importante essere presenti anche all’interno di questo social media con dei contenuti mirati. Molti creators però si domandano quale sia la differenza tra gli Instagram reels vs i video di TikTok.

In effetti, potrebbero sembrare la medesima cosa. Molti creators non si pongono il problema e pubblicano gli stessi contenuti in entrambe le piattaforme.

Il fatto è che per Instagram il caricamento di un reel con il watermark di TikTok è causa di penalizzazione. Ogni social media desidera che i contenuti caricati siano originali.

Vediamo dunque quale sia la migliore soluzione per la propria strategia di social media marketing in questa battaglia Instagram reels vs TikTok.

1. Differenze Instagram reels vs TikTok: la lunghezza dei video

Innanzitutto, già capendo la differenza di lunghezza di contenuto possiamo iniziare a capire come pubblicare un reels su Instagram o pubblicarne uno su TikTok non sia proprio lo stesso.

In effetti, solo recentemente Instagram ha introdotto la possibilità di caricare video più lunghi, seguendo la scia di TikTok.

Inizialmente i reels di Instagram erano di soli 15 secondi, allungati con il tempo ai 30 secondi. Recentemente invece la durata dei reels è stata allungata a 90 secondi, per la gioia di tutti i creators che hanno finalmente molto più spazio a disposizione per i propri contenuti.

Per quanto riguarda TikTok, la situazione è ben diversa e i video che possono essere caricati, non sono hanno una maggiore disponibilità di filtri, ma anche una durata ben più lunga.

Infatti, fino a qualche mese fa, i video di TikTok potevano durare non più di 3 minuti. Attualmente, il limite è stato alzato a ben 10 minuti.

Insomma, sembra quasi che, ben lungi dal voler essere una piattaforma dedicata semplicemente all‘intrattenimento spiccio com’era stata bollata ai suoi esordi, TikTok non voglia fare concorrenza solo a Instagram. Anziché Instagram reels vs Tiktok, infatti, sembra che la tendenza, dal punto di vista della lunghezza dei video sia TikTok vs YouTube!

D’altro canto la risposta di Google non si è fatta troppo attendere, avendo lanciato YouTube Shorts, dove caricare video fino a 60 secondi. Una storia già sentita, non vi sembra?

2. Musica dei video: ecco cos’è meglio tra Instagram e Tiktok

TikTok è una piattaforma che mette a disposizione una libreria pressoché infinita di suoni e canzoni da poter utilizzare liberamente per i propri contenuti video, sia che il proprio account sia standard sia che si tratti di un account business.

Su Instagram, invece, la logica è diversa. Nonostante le molte proteste di certi creators, molte canzoni sono protette da copyright e dunque gli account aziendali non possono utilizzarle. L’alternativa è quella di creare i propri reels all’interno di piattaforme esterne e poi aggiungere un proprio file audio (creato e caricato autonomanente).

Questo determina che le possibilità su Instagram, dal punto di vista degli audio, sia leggermente limitata.

Senza contare poi che TikTok cerca sempre di incentivare la nascita di nuovi trend musicali che stimolino la creatività degli utenti. Questo naturalmente è causa di un maggiore traffico nella piattaforma e di un vertiginoso aumento dell’engagement.

Insomma, dal punto di vista audio, se si ha un profilo Business su Instagram probabilmente è meglio TikTok.

3. Instagram reels vs Tiktok: differenze di video editing

Anche per questo terzo punto, probabilmente arriveremo a dare ragione a TikTok.

In effetti, la maggior parte dei creators che caricano lo stesso contenuto su entrambe le piattaforme, creano il video all’interno di TikTok e poi lo caricano su Instagram. Il contrario invece non succede.

Questo perché le possibilità di video editing offerte dal social network cinese sono ben più ampie rispetto a quelle di Instagram. Vediamo insieme le possibilità in più messe a disposizione da TikTok.

  • TikTok consente maggior margine di modifica in-app. Questo significa che è possibile terminare una clip e poi girarne un’altra da aggiungere sempre allo stesso video.
  • I filtri di TikTok sono tantissimi rispetto a quelli forniti da Instagram (a proposito, sai come creare il tuo?). Inoltre, TikTok consente che si aggiungano filtri anche dopo che si è girato il video, mentre su Instagram è necessario farlo prima.
  • Su TikTok possono essere utilizzati più filtri per un unico video, diversamente dall’altra applicazione.
  • TikTok offre la possibilità di aggiungere effetti vocali per i voice-over, in altre parole “la voce fuori campo”.
  • Il social cinese offre anche la possibilità di fare Duet (video di risposta ad altri video), Reaction e Stitch (ovvero video in cui si spezzettano i video di altri contenuti di altri creators inserendo clip proprie). Sono tutte funzionalità che Instagram non offre o, almeno, non ancora.

Normalmente i video di TikTok sono molto più spontanei rispetto a quelli dei reels di Instagram. Dal momento che la piattaforma non offre grandissime possibilità di modifica ai creators, infatti, sono moltissimi gli utenti che preferiscono costruire i propri contenuti all’esterno della piattaforma (con risultati qualitativamente più elevati).

4. Lunghezza delle caption: Instagram reels vs Tiktok

La differenza di lunghezza di caption tra gli Instagram reels e TikTok è sostanziale.

Iniziamo dal social di Meta: le caption dei reels possono arrivare fino a 2.200 caratteri. Se si desidera però che la propria didascalia venga visualizzata per intero, il limite è di molto inferiore e scende a poco più di un centinaio di caratteri: praticamente la lunghezza di una frase medio-breve.

2.200 caratteri, comunque, qualora non fossero sufficienti, sono un limite facilmente ovviabile. In effetti, basta continuare a scrivere il contenuto della propria caption nei commenti, premurandosi di avvisare il pubblico.

L’alternativa è quella di indirizzare gli utenti al contenuto del proprio blog ma, anche se è possibile inserire l’URL in una caption, non si tratterà di un link attivo. L’unica possibilità di un link attivo è tramite il link in bio.

La didascalia di TikTok è davvero molto breve, intorno ai 150 caratteri. Questo significa che la piattaforma cerca di fare in modo che sia il contenuto del video ad esplicitare quanto necessario, senza l’ausilio di troppe parole.

Inoltre, TikTok non permette che la caption venga modificata successivamente alla pubblicazione del contenuto.

5. Questioni di algoritmo: c’è differenza tra Instagram e Tiktok?

La sezione “Per Te” di TikTok dovrebbe equivalere alla sezione “Esplora” di Instagram. In realtà, però, l’algoritmo che regola i “Per Te” è molto più coinvolgente rispetto a quello di Instagram.

Quali sono i fattori che influenzano questa fortunata sezione?

  • I video che l’utente apprezza e condivide;
  • Chi sono gli utenti che seguiamo e con cui interagiamo;
  • I contenuti che produciamo (comprendendo caption, effetti audio e hashtag);
  • In ultima analisi anche la nostra lingua e località.

Insomma, questa sezione è totalmente personalizzata in base ai gusti e agli interessi dell’utente. La sezione “Esplora”, invece, mostra i contenuti che sono più popolari nella piattaforma, ma non è detto che corrispondano necessariamente ai gusti dell’utente.

In ogni caso, attualmente ha iniziato a proporre nel Feed i contenuti suggeriti che potrebbero piacere all’utente. Si tratta di una funzionalità di cui si discute molto, perché toglie visibilità agli utenti che già decidiamo di seguire.

6. IG vs Tiktok: è anche una questione di target

Non potevamo non commentare quest’ultima parte della nostra analisi.

A seconda della nostra strategia, abbiamo un target cui vogliamo mirare. Per questa ragione, è fondamentale conoscere dove questo target si trovi: su Instagram o TikTok?

Mentre il social media cinese è utilissimo nel caso in cui si voglia mirare alla Generazione Z (ovvero i nati tra il 1997 e il 2012), quello americano è invece più mirato verso un target più grande, costituito in prevalenza dai Millennials (nati tra il 1981 e fine Anni Novanta).

A seconda di quale sia lo scopo della nostra strategia, è importante conoscere queste due tipologie di potenziali clienti.

In ogni caso, comunque, a seconda di quello che tratta la nostra pagina, è possibile che il proprio pubblico di Millennials sia reperibile su TikTok o viceversa. Per poterlo scoprire è necessario fare una serrata analisi del target.

Per concludere, Instagram reels vs TikTok, ecco come scegliere

La risposta non può essere univoca. Uno dei due, entrambi o addirittura nessuno.

Quello che è importante capire, prima di iniziare a produrre contenuti per queste piattaforme, è qual è il nostro obiettivo. Cosa desideriamo ottenere dalla nostra strategia sui social media?

Solo partendo da questo, da ciò che desideriamo raggiungere, possiamo anche capire come fare.

Definire anche chi è il nostro brand e qual è il nostro tone of voice sarà essenziale per capire di quale piattaforma avvalersi. Come ben sappiamo, non tutti i social parlano lo stesso linguaggio.

Inoltre, analizzando i nostri obiettivi strategici possiamo anche comprendere chi è il nostro pubblico ideale. In altre parole, chi è la nostra buyer persona. Delineandone le caratteristiche e studiandone i comportamenti, possiamo riuscire a capire dove queste persone si intrattengano di più.

Solo allora possiamo decidere dove cominciare a produrre i nostri contenuti e che tipologia di video creare.

Ad ogni modo, capendo la tipologia di contenuti che vogliamo fare e capendo qual è il nostro target, sarà molto più facile definire la piattaforma verso cui indirizzarci. Potremmo scoprire che in realtà sono entrambe e che TikTok è più utile per contenuti più didattici, mentre Instagram per le pillole più brevi.

Insomma, quando si parla di social media non c’è limite alla propria creatività.

La cosa importante è che una volta affinata la strategia e prodotti i propri contenuti video su Instagram o TikTok, si controllino i propri risultati. Solo in questo modo un’azienda può crescere e svilupparsi nella direzione più giusta.

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