Ftse Mib atteso più in alto. Meglio Intesa o Unicredit?

Il Ftse Mib ha le carte in regola per salire ancora: ecco fin dove.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.

Cosa può dirci in merito al recente andamento dei mercati azionari che vedono Wall Street sui massimi storici? Quali le attese nel breve?

Nel breve ci aspettiamo un po’ di nervosismo in attesa del meeting del FOMC, la commissione operativa della Federal Reserve (30-31 gennaio).

La Bce, ieri, non ha scoperto le carte e ha rimandato tutto al meeting di marzo, quando saranno pubblicate le prospettive degli economisti dell’istituto di Francoforte su inflazione, PIL e occupazione.

Focus su BCE e Fed. Quali scenari per le Borse?

La presidente Christine Lagarde ha affermato che al momento è prematuro parlare di un taglio dei tassi di interesse, tuttavia, le sue dichiarazioni non hanno allontanato la possibilità di una riduzione del costo del denaro già dal mese di aprile.

La Federal Reserve potrebbe agire prima della BCE. Nella prossima riunione il presidente della FED, Jerome Powell, dovrà decidere se lasciare indizi su un prossimo taglio dei tassi a marzo o essere determinato a fare il cosiddetto pushback, ovvero cancellare le prospettive di un cambio della politica monetaria così veloce.

In sintesi dopo le scelte della BCE ci aspettiamo delle performance migliori nel breve degli indici europei, almeno fino alle scelte della Federal Reserve del prossimo mercoledì.

L’analisi del Ftse Mib

 

Il Ftse Mib è tornato a mettere sotto pressione l’area dei 30.000 che al momento sembra reggere. Quali i possibili sviluppi?

Da un punto di vista grafico la tenuta del supporto a 30.000 punti è diventata fondamentale per il Ftse Mib.

Un mantenimento al di sopra dei 30.000 punti, potrebbe creare i presupposti per un allungo in direzione di obiettivi ipotizzabili a 30.545 e 30.854 punti, rispettivamente massimi registrati il 19 gennaio e il 15 gennaio.

Conferme per tali prospettive grafiche positive arriveranno con una perentoria vittoria al di sopra dei picchi a 30.370 punti.

Discorso ben diverso, invece, in caso di cedimento del supporto strategico e psicologico dei 30.000 punti, condizione che potrebbe introdurre una discesa in direzione dei prossimi sostegni situati a 29.756 punti, top dell’agosto 2023.

Meglio Unicredit o Intesa Sanpaolo? 

In vista anche dei conti del 2023, quali indicazioni operative ci può fornire per Unicredit e Intesa Sanpaolo?

Grazie all’introduzione delle politiche monetarie restrittive e alla conclusione dell’era dei tassi di interesse a zero da parte della BCE, le banche italiane stanno vivendo un momento d’oro, caratterizzato da performance molto positive sia nei conti trimestrali sia a Piazza Affari.

Ci aspettiamo nel breve ancora possibilità di nuovi allunghi almeno fino a che l’istituto di Francoforte non sarà determinato a cambiare politica monetaria.

Per Intesa Sanpaolo l’eventuale superamento di 2,85 euro potrebbe gettare le basi per allungare verso 2,915 euro, picco del febbraio 2022, e verso l’ambizioso target dei 3 euro (coprendo così il gap down apertosi nel maggio 2018).

Segnali negativi si avranno per Intesa Sanpaolo solamente in caso di discese sotto 2,60 euro.

Per Unicredit, sempre al centro di indiscrezioni su possibili nuove acquisizioni (ultimi rumour relativi alla Popolare di Sondrio), rimaniamo positivi.

Sopra 27 euro via libera verso il prossimo target ipotizzabile a 28,15 euro. Segnali contrari sotto i 25 euro.

Focus sull’euro-dollaro

Quali aspettative per il cambio eurodollaro post-BCE e in attesa della Federal Reserve?

I toni poco convincenti da parte della Lagarde hanno indebolito il cambio euro-dollaro, sceso al di sotto dei supporti a 1,0822, bottom del 23 e del 25 gennaio.

Il movimento negativo partito dai top di fine dicembre sembra aver guadagnato forza e il prossimo obiettivo short dovrebbe essere rappresentato dai minimi dello scorso 8 dicembre a 1,0724.

Tali prospettive ribassiste incomincerebbero a vacillare solamente con una perentoria vittoria al di sopra della resistenza di 1,0932, preludio a un possibile ritorno a 1,10.

 

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
783FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate