Usa: eletto il nuovo speaker della Camera

Negli Usa è stato eletto il nuovo speaker della Camera, Mike Johnson, ma la notizia è passata sotto silenzio: ecco perché.

La notizia naturalmente è quasi passata sotto silenzio, mi riferisco all’elezione del nuovo Speaker della Camera.

Naturalmente è stata data enfasi alle tre precedenti elezioni nelle quali non si era raggiunto il quorum e quindi non era stato eletto il candidato repubblicano.

Ora invece che l’elezione è andata a buon fine … silenzio assoluto.

Oltretutto si è imposto il silenzio perché ad essere eletto è una persona, a mio avviso di altissimo profilo, Mike Johnson.

Una persona che, qualora Trump fosse eletto Presidente, mi piacerebbe vederlo nelle vesti di vicepresidente.

Ma andiamo con calma, naturalmente non mi voglio sostituire a JP che sono certo voglia presto inviarci un suo report con le ultime notizia dagli Stati Uniti d’America.

Quindi io mi limiterò a tracciare un profilo del nuovo Speaker of the house. E’ nato cinquantuno anni fa in Louisiana ed è rimasto molto legato alla sua terra.

E’ laureato in legge all’Università della Lousiana ed ha svolto la professione di avvocato entrando in politica solo otto anni fa. Due giorni fa è stato eletto Speakerof the House che è una carica molto importante, quindi, politicamente, dobbiamo dire che Mike Johnson ha bruciato le tappe.

Ciò che è accaduto penso lo sappiate, ma sinteticamente ricordo la vicenda.

Lo speaker of the House in carica Kevin McCarthy, viene sfiduciato, in effetti si è dimostrato un debole e,di conseguenza, assolutamente inadeguato al ruolo.

Il candidato prescelto è Jim Jordan, considerato un trumpiano di ferro, persona che tuttavia forse è eccessivamente divisiva per il ruolo, quindi per tre elezioni non riesce a raggiungere il quorum, decide allora di ritirarsi.

Il secondo in graduatoria, quindi quello che dovrebbe essere il nuovo candidato è Tom Emmer, ma ecco il colpo di scena.

Emmer non sembra gradito a Trump e quindi si ritira immediatamente, si spalanca la porta quindi per Mike Johnson che viene eletto alla prima votazione.

Mike Johnson è quindi gradito a Trump, vediamo un po’ di identificarlo politicamente.

Sentite come titola “Il Fatto Quotidiano”: Evangelista, bianco, trumpiano Mike Johnson come se fossero improperi.

E l’inizio dell’articolo: È un politico cristiano ultraconservatore.

Personalmente quando vengono usati prefissi come ultra, mega, super per formare un superlativo assoluto, sono sempre molto scettico.

In questo caso viene utilizzato il prefisso ultra associato all’aggettivo conservatore con chiaro intento denigratorio, probabilmente viene etichettato come ultra conservatore solo perché contrario all’aborto.

Altri media sottolineano come Mike Johnson abbia proposto leggi contrarie ai matrimoni gay, altri ancora che difenda il metodo di conversione degli omosessuali.

Insomma tutti fattori che a mia volta approvo, ma non si ferma qui.

Si era pronunciato contro la certificazione dell’elezione di Biden a Presidente il 6 gennaio 2021 in Congresso.

Ha sottoscritto un ricorso legale del Texas per annullare i risultati delle urne di stati cruciali vinti da Biden sostenendo che erano stati manipolati.

Johnson è stato parte del team che aveva difeso Trump nel corso del primo procedimento di impeachment parlamentare. 

Ha sottoscritto un ricorso legale del Texas per annullare i risultati delle urne di stati cruciali vinti da Biden sostenendo che erano stati manipolati,

Pare essersi dichiarato contrario in particolare a nuovi aiuti a Kiev.

Insomma Mike Johnson a mio parere a tanti pregi, ma davanti a sé anche un lavoro estremamente delicato, egli conosce infatti i problemi di carattere finanziario che riguardano gli Stati Uniti e si trova di fronte un Presidente che invece gli chiede di stanziare 105 miliardi di dollari.

Mi auguro che mantenga i modi gentili che gli vengono riconosciuti, ma rimanga inflessibile su alcuni temi sui quali i Repubblicani non devono assolutamente cedere.

In primis il ripristino di un minimo di confronto democratico.

Sarà fondamentale che le prossime elezioni che si svolgeranno fra un anno si svolgano in maniera regolare non deve mai più accadere situazioni scandalose come quelle verificatesi nel 2020.

 

Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti
Giancarlo Marcotti è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche all’Università di Padova. Nella sua attività professionale ha collaborato con importanti Istituti Finanziari, ricoprendo diversi ruoli. Giancarlo Marcotti è Direttore Responsabile di Finanza In Chiaro, oltre che curatore della rubrica I Mercati e redattore della sezione portafoglio nella quale, giornalmente, riporterà le scelte di investimento effettuate. Giancarlo Marcotti cura la trasmissione Mondo e Finanza su Youtube di Money.it.
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