Congedo di paternità INPS: cosa c’è da sapere sulle nuove tutele per i papà a lavoro

Arrivano novità per il congedo di paternità: le indicazioni INPS sui papà a cui spetta, la durata della misura e come presentare richiesta per il congedo.

Arrivano finalmente le nuove indicazioni in merito alle recenti disposizioni che sono state fornite da parte della squadra del Governo italiano all’interno della Legge di Bilancio 2022 riguardanti il congedo obbligatorio di paternità

Dunque, si tratta, da un lato del congedo facoltativo, dall’altro del congedo obbligatorio di paternità, che in alcuni casi spettano nei confronti dei padri lavoratori con contratti dipendenti.

A questo proposito, è l’Istituto INPS ad approfondire la nuova misura riconosciuta nei confronti di tutti i neo papà a cui spetta la possibilità di accedere ad un congedo di paternità di durata differente, sulla base di alcune condizioni.

Effettivamente, la recente manovra finanziaria approvata durante gli ultimi giorni del mese di dicembre dello scorso anno dall’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi, è andata di fatto a stabilizzare entrambi i congedi riconosciuti nei confronti dei lavoratori papà. Ma non è finita qui, perché lo scorso decreto legislativo numero 105 del 2022, va ad introdurre una serie di nuove disposizioni sempre concernenti il congedo obbligatorio di paternità.

In questo senso, all’interno del seguente articolo, andremo a fornire tutte le ulteriori indicazioni offerte ed approfondite da parte dell’Istituto INPS in merito a come funzionerà il riconoscimento del congedo di paternità obbligatorio, a chi spetta e quali sono tutte le nuove tutele per i papà.

Tutte le novità sul congedo obbligatorio di paternità nel 2022

Quando si parla del congedo obbligatorio di paternità previsto per l’anno attualmente in corso del 2022, si fa essenzialmente riferimento ad una misura che potrà essere riconosciuta, a seguito del controllo e delle apposite verifiche effettuate da parte dell’istituto INPS. 

Nello specifico, è l’articolo 4, comma 24, lettera A, in riferimento alla legge numero 92 pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 28 giungo 2012, ad istituire per la prima volta il riconoscimento dei confronti dei padri lavoratori con contratto subordinato, un congedo di paternità. 

Tuttavia, nel corso degli anni si sono susseguiti una serie di modifiche che sono state apportate da parte dell’esecutivo verso il trattamento del congedo obbligatorio di paternità

Più recentemente, la squadra dell’esecutivo guidata dal premier Mario Draghi ha avviato una vera e propria stabilizzazione dei congedi di paternità, ovvero sia quello obbligatorio che il congedo facoltativo, entrata in vigore a seguito della pubblicazione della Legge di Bilancio 2022.

Poco dopo, però, sono arrivate altre novità per il congedo di paternità. Attraverso il decreto legislativo numero 105 dell’anno in corso, infatti, sono state recepite le direttive dell’Unione Europea, in merito al tentativo di migliorare l’equilibrio che sussiste tra la vita privata e familiare con l’attività professionale, non soltanto per le madri ma anche per i padri.

Le indicazioni INPS sui congedi di paternità: cosa cambierà ora

Così, al fine di rendere maggiormente comprensibile e semplificare le informazioni legate alla procedura da mettere in atto al fine di presentare la domanda per ottenere il congedo di paternità, l’Istituto INPS ha fornito tutte le indicazioni in merito alle ultime novità sul congedo, attraverso la pubblicazione dell’apposito messaggio. Si tratta, dunque, del messaggio numero 3066 reso noto durante la giornata del 4 agosto.

A questo proposito, è stato specificato che potranno usufruire del congedo obbligatorio, quindi del periodo di sospensione dell’attività lavorativa in maniera obbligatoria, anche i padri che hanno un contratto di lavoro dipendente.

Nello specifico, i neo-papà potranno avere la possibilità di accedere al congedo di paternità a partire dai due mesi che precedono la data in cui si presume nascerà il proprio figlio, fino a non oltre i cinque mesi successivi alla data effettiva in cui è nato il bambino.

In questo senso, vale la pena anche sottolineare che spetterà il riconoscimento del congedo di paternità, sia obbligatorio che facoltativo, anche nei casi in cui si tratti di lavoratori che sono stati coinvolti da un adozione del bambino oppure da un affido pre-adottivo.

La durata del congedo di paternità: cosa dice l’INPS

Un altro aspetto sottolineato dall’Istituto INPS nel messaggio prima citato, riguarda la possibilità concessa nei confronti dei papà lavoratori di richiedere la fruizione del congedo obbligatorio anche durante lo stesso periodo in cui la madre lavoratrice sta percependo il congedo di maternità.

Inoltre, vale la pena anche di sottolineare che verso quei lavoratori con un contratto di lavoro dipendente che sono stati coinvolti, oppure lo saranno in futuro, dalla nascita del proprio bambino, sarà riconosciuto un congedo obbligatorio dalla durata di dieci giorni. 

Questi dieci giorni di congedo di paternità di tipo obbligatorio potranno anche essere fruiti da parte del neo papà in maniera non continuativa.

Per quanto riguarda il congedo facoltativo, invece, questo potrà essere erogato nei confronti dei padri esclusivamente nei casi in cui la madre lavoratrice decide di rinunciare al riconoscimento di un girono di congedo di maternità.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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