Disoccupazione, l’Italia sul podio dell’Europa: ecco i dati

Sapevi che l'Italia è sul podio europeo per numero di disoccupati? Vieni a scoprire i dati dell'analisi di Eurostat.

Come sappiamo, la situazione economica del nostro Paese è piuttosto complessa, specie in questo momento dove stiamo assistendo ad un aumento dei costi delle materie prime ed al caro bollette. 

Ebbene, tutto questo si ripercuote anche sul mercato del lavoro e, di conseguenza, sulla disoccupazione che in Italia ha raggiunto la vetta dell’Europa. Infatti, se dovesse essere fatta una classifica dei Paesi europei con il tasso di disoccupazione maggiormente elevato, l’Italia sarebbe tra le prime posizioni. 

Secondo quanto possiamo apprendere dal rapporto stilato da Caritas, la povertà assoluta è agli stessi livelli dell’anno precedente, dove le famiglie in stato di povertà sono 1.960.000. Insomma, dobbiamo sottolinearlo: non è certo un numero da prendere sotto gamba. 

Infatti, se cambiamo questo numero e lo trasformiamo in una percentuale, possiamo affermare che il 9,4% della popolazione italiana si trova in stato di povertà. Ebbene, ora capiamo chiaramente che il problema c’è ed è reale. 

Ma cosa accade allo stesso tempo negli altri Paesi? Andiamo a scoprirlo insieme. 

Disoccupazione in Italia: sul podio dell’UE

Il tasso di disoccupazione al quale abbiamo assistito in Italia nel corso del mese di agosto 2022 è del 7,80%. Un numero piuttosto alto ma che, se non rapportiamo agli altri Paesi, può apparirci quasi normale. 

Se consideriamo i soli Stati appartenenti all’Unione Europea, l’Italia si posiziona al terzo posto tra i peggiori per quanto riguarda l’occupazione. 

Infatti, peggio di noi fanno solo Grecia e Spagna, dove il tasso di disoccupazione si attesta intorno al 12%. 

Se allarghiamo un po’ le vedute, l’Italia si posiziona al quinto posto. Infatti, peggio di noi ci sono anche Turchia e Colombia. 

Sempre rimanendo in Europa, scopriamo qual è il Paese che sembra fare molto bene: la Repubblica Ceca, che presenta un tasso di disoccupazione del 2.40%. 

Nonostante ciò, anche se il dato dell’Italia è tutt’altro che positivo, dobbiamo sottolineare che ci sono comunque dei segnali di ripresa. 

Infatti, nell’agosto del 2021, il tasso di disoccupazione era del 9.10%, mentre oggi lo abbiamo al 7.80%. 

Sicuramente c’è ancora un grandissimo lavoro da fare e sarà compito del Governo Meloni riuscire in questa sfida.

Oltre a ciò, dobbiamo affermare che nel nostro Paese la diminuzione del tasso di disoccupazione sembra essere un trend costante. Infatti, in Italia siamo riusciti anche a superare i 10 punti percentuali, come è accaduto nel 2019, dove la disoccupazione era del 10.50%.

Insomma, il trend sembra essere positivo, ma dobbiamo comunque capire come prendere in mano questa situazione. 

Disoccupazione in Italia: le donne penalizzate dal mercato del lavoro

Pensavate che la disoccupazione fosse omogenea senza alcuna distinzione di sesso? In questo caso vi state sbagliando. 

Infatti, sempre stando all’analisi del tasso di disoccupazione in Italia, notiamo che quella maschile ad agosto era pari al 6,7%, mentre quella femminile si attestava al 9,3%. 

Insomma, si tratta di uno dei punti maggiormente cruciali per il nostro Paese.

Anche in questo caso, il dato sta avendo dei piccoli miglioramenti, soprattutto nel periodo successivo al Covid-19. Nonostante ciò, la differenza tra uomini e donne nel mondo del lavoro (il cosiddetto gender gap) è costante e non accenna a fermarsi. 

Disoccupazione in Italia: cosa intendiamo per “disoccupati”?

Ora che abbiamo spiegato nel dettaglio quali sono i dati che dimostrano la situazione relativa alla disoccupazione in Italia, dobbiamo fare una piccola specifica. 

In poche parole rispondiamo alla domanda: cosa si intende con il termine disoccupato?

Ebbene, facciamo riferimento a tutte quelle persone che, pur essendo in età lavorativa ed essendo disponibili a lavorare, non hanno un lavoro.

Utilizzando tale definizione a livello italiano, riusciamo ad ottenere le stime di coloro che si trovano in questa situazione. Inoltre, è importante sottolineare che l’indicatore circa il numero di disoccupati deve essere destagionalizzato.

Al contrario, quando parliamo di forza lavoro, facciamo riferimento a tutti coloro che sono occupati e disoccupati. Insomma, l’insieme di tutte quelle persone che sono in età lavorativa e in condizioni di lavorare. 

Ora che abbiamo capito come funziona tutta questa classificazione, torniamo a noi e pensiamo: perché in Italia la disoccupazione è così alta? Cosa potremmo fare noi singoli per migliorare la situazione?

Anche se la sfida sarà del Governo, è importante che tutti noi sviluppiamo una nostra opinione su una tematica di tale entità ed importanza. 

Leggi anche: Lavoro: aumentano le discriminazioni verso lavoratori fragili e stranieri

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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