Dopo lo stop del Portogallo, dove conviene andare in pensione?

Dove conviene trasferirsi in pensioni, dopo il cambio di regole da parte del governo portoghese: ecco i paesi interessanti da valutare.

Il recente stop del Portogallo al regime speciale di tassazione per i pensionati stranieri, a partire dal 2024, ha significativamente alterato i piani di molti italiani che, in pensione, cercavano destinazioni favorevoli per godere dei propri assegni in tranquillità. Questo cambiamento pone una domanda: quali sono le nuove mete ideali per i pensionati italiani in cerca di benefici fiscali?

Le 2 nuove mete attraenti per i pensionati italiani

Lo stop del Portogallo non vuol dire che i pensionati italiani debbano per forza rinunciare ad una vita serena. Ecco 2 Paesi dove trasferirsi per avere un trattamento economico vantaggioso:

  1. 1.

    Grecia

  2. 2.

    Malta

Una delle opzioni più vantaggiose è rappresentata dalla Grecia. Con un’aliquota agevolata del 7% sui redditi da pensione di fonte estera, valida per 15 anni, la Grecia offre un trattamento fiscale estremamente conveniente. Questa opzione è aperta ai richiedenti che non sono stati residenti in Grecia nei sei anni precedenti la domanda, rendendola una scelta interessante per molti italiani.

Anche Malta si propone come destinazione attraente con il suo Malta Retirement Programme. Questo schema prevede un’aliquota fiscale fissa del 15% sui redditi provenienti dall’estero. Tuttavia, vi è un requisito importante: l’acquisto di un immobile nel paese per un valore minimo di 275.000 euro. Questa condizione può essere un ostacolo per alcuni, ma un investimento interessante per altri.

L’est Europa come una meta appetibile

Secondo la classifica dei paesi dove trasferirsi in pensione, oltre al Portogallo, 4 Stati dell’est Europa:

  1. 1.

    Croazia

  2. 2.

    Bulgaria

  3. 3.

    Romania

  4. 4.

    Albania

La Croazia offre un sistema fiscale con aliquote del 12% e del 18% per due scaglioni di reddito. In Bulgaria, invece, è prevista una tassazione fissa al 10%, ma è necessario ottenere anche la cittadinanza del paese, un requisito che può limitarne l’attrattività.

In Romania, i redditi esteri da pensione sono soggetti a un’imposta del 16%, ma è necessario spostare anche la residenza fiscale. La Slovacchia, invece, offre un’opzione molto vantaggiosa con l’esenzione totale delle imposte sui redditi da pensione.

L’Albania si presenta come una meta ideale per chi desidera unire il piacere delle spiagge con un regime fiscale vantaggioso. Dal 2020, l’Albania assicura un’esenzione totale dai redditi da pensione estera, a condizione di trasferire la residenza fiscale e dimostrare un reddito annuo di almeno 10.000 euro.

Le opzioni extra-europee

Per chi guarda al di fuori dell’Europa, la Tunisia emerge come una scelta interessante. Qui, è prevista l’esenzione dal pagamento delle imposte sull’80% del reddito da pensione estera. Di conseguenza, la tassazione locale si applica solo sul 20% dell’importo lordo, rendendo la Tunisia un’opzione fiscalmente vantaggiosa per i pensionati italiani.

Quando si valutano queste destinazioni, i pensionati italiani devono considerare vari fattori oltre alla tassazione. Aspetti come il costo della vita, la qualità dei servizi sanitari, la facilità di ottenimento del permesso di soggiorno e il clima culturale sono cruciali per una scelta informata e soddisfacente.

Il costo della vita può variare notevolmente tra le diverse nazioni. Paesi come la Grecia e l’Albania offrono un costo della vita relativamente basso rispetto all’Italia, mentre destinazioni come Malta possono risultare più costose. Anche la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari sono elementi importanti, soprattutto per chi è in età pensionabile.

Le prospettive future per i pensionati italiani

Il clima e l’ambiente culturale sono altri fattori decisivi. Mentre alcuni potrebbero preferire il clima mite della Grecia o della Tunisia, altri potrebbero essere attratti dall’ambiente culturale ricco e variegato di paesi come Malta o la Bulgaria.

Guardando al futuro, è probabile che il panorama fiscale e le politiche relative ai pensionati stranieri continueranno a evolversi. Questo significa che i pensionati italiani devono rimanere informati e flessibili nei loro piani, pronti ad adattarsi a nuove opportunità o cambiamenti nelle legislazioni esistenti, proprio come è successo quest’anno con il Portogallo.

Nonostante la fine del regime speciale portoghese, esistono numerose opzioni attraenti per i pensionati italiani che cercano di massimizzare i loro assegni in un contesto fiscale vantaggioso. Dalla Grecia all’Albania, passando per Malta e la Tunisia, le possibilità sono diverse e adatte a soddisfare una vasta gamma di esigenze e preferenze. La scelta ideale dipenderà dalle priorità individuali, dal livello di reddito e dal desiderio di integrarsi in una nuova cultura.

Leggi anche: Pensione, quali sono i Paesi dove si vive meglio? Ecco la risposta che non ti aspetti

Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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