Taglio Naspi: la Meloni prepara una riforma per la disoccupazione. Cosa cambia ora

Arriva la riforma per l’indennità di disoccupazione con il Governo della Meloni: ecco le ultimissime sul taglio degli importi Naspi e Dis-coll. Cosa cambia.

La nomina del Governo Meloni porterà sicuramente un’aria di grandi cambiamenti per le misure e gli interventi previsti in favore dei cittadini e i lavoratori. Tra i benefici centrali che saranno coinvolti da una riforma, non c’è soltanto il reddito di cittadinanza.

Infatti, al centro del mirino è finita anche l’indennità di disoccupazione della Naspi. Sembrerebbe a questo proposito, che la nuova squadra dell’esecutivo guidata ora da Giorgia Meloni stia già preparando una nuova riforma che potrebbe di fatto determinare un vero e proprio taglio sulla Naspi. 

Cosa cambierà con la riforma per l’indennità di disoccupazione? Vediamo quindi le ultimissime sulla Naspi e come potrebbero modificare tutti gli importi a partire dal 2023.

Taglio Naspi: le ultimissime novità del Governo Meloni sulla disoccupazione

Secondo le prime indiscrezioni, così come il reddito di cittadinanza potrebbe subire una vera e propria riforma non soltanto dal punto di vista dei requisiti ma anche in merito al calcolo degli importi che saranno pagati sulla carta RdC, anche l’indennità della Naspi potrebbe cambiare volto.

A questo proposito, una delle ultimissime notizie che ha visto come protagonista l’indennità di disoccupazione della Naspi riguarda il rischio che il Governo della Meloni possa avviare una vera riforma della disoccupazione.

Dunque, la nuova squadra dell’esecutivo potrebbe puntare ad una revisione del metodo di calcolo che potrebbe essere adoperato per elaborare gli importi dei pagamenti verso i percettori della Naspi.

Sulla stessa linea di pensiero rivolto nei confronti della misura del reddito di cittadinanza, infatti, il Governo Meloni potrebbe di fatto considerare l’indennità della Naspi come un disincentivo per i lavoratori nel cercare una nuova occupazione.

Così, così come il Governo Draghi aveva prevista una riforma Naspi attraverso la Legge di Bilancio 2022, potrebbe quindi essere verosimile che l’esecutivo della Meloni possa andare a rivoluzionare almeno in parte gli importi della disoccupazione, attraverso una sorta di taglio Naspi.

Al tempo stesso, un altro problema che può essere ricondotto all’erogazione della Naspi nei confronti della platea di disoccupati, riguarda anche il costo eccessivo che pesa sulle casse pubbliche dello Stato. 

Infatti, per i pagamenti della Naspi del 2021, lo Stato italiano ha dovuto investire circa 13 miliardi di euro per l’erogazione della disoccupazione.

Durata della Naspi: a rischio i 24 mesi di disoccupazione con il Governo Meloni

Tra i punti che sicuramente saranno approfonditi da parte del Governo Meloni in merito ad una possibile riforma della Naspi, sicuramente la squadra dell’esecutivo prenderà in considerazione la durata dell’indennità di disoccupazione.

A questo proposito, si ricorda, infatti, che al momento ciascun cittadino che sarà stato coinvolto dalla perdita di un’occupazione per motivazioni non riconducibili alla propria volontà, potrà avere la possibilità di fruire della Naspi per una durata massima di due anni.

Nello specifico, attualmente si potrebbe verificare il rischio di un taglio Naspi che si concretizzerebbe come una riduzione del periodo di erogazione dei pagamenti dell’indennità di disoccupazione, il quale è proporzionato al periodo di lavoro effettivamente conseguito da parte dei lavoratori disoccupati.

Dunque, ciò significa che, con la riforma della disoccupazione che potrebbe essere introdotta dal Governo Meloni, il taglio Naspi rischierebbe di diminuire il periodo di accredito delle mensilità della disoccupazione, dove i disoccupati che hanno lavorato per quattro anni, potrebbero non ricevere più la Naspi per i due anni attualmente concessi.

Leggi anche: Novità su reddito di cittadinanza, stipendi e contratti di lavoro: la Meloni ha già deciso.

Riforma della Naspi: le nuove regole sul taglio importi Naspi con la Meloni

Sulle base del programma di Governo presentato dalla Meloni già durante la campagna elettorale portata avanti durante il mese di settembre di quest’anno, potrebbe quindi essere verosimile che l’indennità di disoccupazione possa subire una vera e propria riforma.

Il taglio Naspi di cui stiamo parlando, quindi, potrebbe avvenire già a partire dalla formulazione e dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023, da parte del Governo Meloni, attraverso il quale potrebbe essere avviato un taglio di varie misure assistenziali.

A questo proposito, per capire come potrebbero cambiare le nuove regole sul calcolo degli importi della Naspi, è possibile prendere in considerazione anche la proposta della Lega. Infatti, il leader Matteo Salvini, ha più volte evidenziato:

la necessità di definire delle nuove regole legate al calcolo della durata dell’indennità che di fatto andrebbe a determinare anche un taglio sostanziale degli importi erogati per la disoccupazione.

Il taglio della disoccupazione, quindi, non andrebbe soltanto a coinvolgere la stessa Naspi, ma anche la Dis-Coll, ovvero quella misura erogata verso i dottorandi, i collaboratori e gli assegnasti di ricerca.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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