Quanto guadagna un’ostetrica in Italia: tutti i fattori che fanno alzare lo stipendio

L'ostetrica è una figura professionale che può lavorare nel pubblico, nel privato e come libero professionista. Ma quanto guadagna in Italia?

Quanto guadagna un’ostetrica? È la domanda che pone qualsiasi studente che ha intrapreso gli studi per avviare questo tipo di carriera.

Un’ostetrica – benché si pensi subito a una figura femminile, esistono anche moltissimi ostetrici – è un professionista sanitario specializzato nella cura delle donne durante la gravidanza, il parto e il periodo post-parto.

Queste figure professionali forniscono assistenza medica, consulenza e supporto alle donne durante tutto il processo della gravidanza, compreso il monitoraggio della salute della madre e del feto, la consulenza prenatale, l’assistenza durante il travaglio e il parto, nonché l’assistenza post-partum per la madre e il neonato.

In Italia, ostetrici e ostetriche lavorano a stretto contatto con altri professionisti sanitari, come ostetrici-ginecologi e pediatri, per garantire una cura completa e sicura per le donne in gravidanza e i loro bambini.

Una professione, quindi, che richiede dedizione ed estrema cura. Ma quanto fa guadagnare?

Quanto guadagna un’ostetrica in Italia: i fattori che incidono sullo stipendio

È impossibile rispondere a questa domanda in modo secco e inequivocabile. In media, in Italia, un’ostetrica può guadagnare tra i 1.600 euro e i 2.000 euro al mese, ma ci sono casi in cui lo stipendio può salire fino a 2.800 euro mensili e oltre.

Come per la professione e i guadagni del pediatra, infatti, lo stipendio può variare in base a una molteplicità di fattori.

Per quanto riguarda l’ambito dell’ostetricia, possiamo dire che i fattori che maggiormente incidono sull’aumento dello stipendio sono:

  • la specializzazione e i titoli di studio, perché è chiaro che un professionista con master e specializzazioni alle spalle abbia creato un profilo professionale più completo e appetibile per il mercato del lavoro;

  • l’esperienza, dal momento che il lavoro sul campo conferisce maggiore autorevolezza;

  • la località geografica, nonché le dimensioni e le strutture sanitarie con un maggior numero di pazienti, dal momento che queste potrebbero offrire compensi più alti per attirare professionisti qualificati;

  • il settore, poiché ostetriche e ostetrici possono scegliere se lavorare nel pubblico, nel privato o come liberi professionisti.

Quando guadagna un’ostetrica nel settore pubblico

Per intraprendere la professione, conclusi gli studi, si ha la possibilità di cominciare a lavorare nel settore pubblico. Perché questo sia possibile, è necessario cercare il concorso pubblico più adatto e superarlo.

Se ci si riesce, è possibile cominciare a lavorare in ospedali o consultori con contratto a tempo indeterminato o determinato. Ma quanto si guadagna nel pubblico come ostetrica?

Il vantaggio di lavorare nel pubblico è avere uno stipendio fisso che già da inizio carriera in genere ammonta a 1.500- 1.600 euro al mese. C’è, però, da dire che, a meno che non si riesca a raggiungere una posizione dirigenziale, lo stipendio può anche rimanere pressoché invariato negli anni.

Quanto guadagna un’ostetrica nel settore privato

Le cose cambiano, invece, se si parla del settore privato. Per prima cosa, va detto che un’ostetrica può lavorare in diversi tipi di strutture private, per esempio:

  • cliniche private;

  • centri di nascita;

  • studi di ostetricia privati;

  • aziende di consulenza e formazione.

In secondo luogo, il lavoro nel settore privato può portare a stipendi anche più alti rispetto al pubblico, ma ciò dipende sempre dal tipo di azienda o clinica in cui si va a operare – in alcune situazioni, il rischio è trovarsi a percepire stipendi molto bassi, specialmente a inizio carriera.

Tra gli altri vantaggi, rispetto al pubblico, comunque, c’è la possibilità di non dover superare un apposito concorso, ma semplicemente affrontare un colloquio.

Lavorare come ostestrica con partita IVA conviene?

C’è, poi, una terza strada che si può percorrere: lavorare come ostetrica come libera professionista, aprendo la partita IVA.

Un’ostetrica con partita IVA può lavorare in diversi settori e contesti, offrendo servizi indipendenti e consulenze, per esempio può:

  • offrire servizi di assistenza prenatale e post-partum direttamente presso le case delle donne incinte o neo-mamme;

  • offrire consulenza prenatale personalizzata su vari aspetti della gravidanza, del parto e della salute prenatale;

  • organizzare corsi prenatale, corsi di preparazione al parto, corsi sull’allattamento al seno e altri workshop legati alla maternità;

  • collaborare con studi medici, cliniche o centri di nascita per fornire servizi di ostetricia indipendenti o complementari.

I vantaggi di lavorare come libero professionista sono diversi, tra cui per esempio la possibilità di organizzare e bilanciare vita professionale e personale con più facilità.

Va detto, però, che ciò significa anche cercare da sé i propri clienti, per accrescere lo stipendio, e prendersi cura in prima persona del pagamento di contributi, tasse e mantenimento della partita IVA – o, comunque, pagare un commercialista perché se ne occupi.

 Leggi anche: Quanto guadagna un medico in Europa? Ecco dove sono più alti gli stipendi

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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