INPS, Pensioni marzo 2023: stanno per arrivare aumenti e arretrati. Ecco per chi

Al via da marzo l'erogazione di un maxi assegno per le pensioni INPS tra aumenti e arretrati. Ecco per chi.

Pensioni INPS arrivano arretrati e rivalutazioni da marzo 2023. Prevista infatti, l’erogazione degli aumenti dovuti alla rivalutazione e la corresponsione degli arretrati. Ecco tutte le novità a riguardo e chi sono i fortunati.

Pensioni INPS in aumento per effetto della rivalutazione. Con la nuova Legge di Bilancio è stato previsto un sistema a 6 fasce di reddito.

A determinare gli aumenti degli importi delle prestazioni pensionistiche la rivalutazione dovuta ai dati sull’inflazione rilevati dall’Istat annualmente.

Secondo i dati rilevati nei mesi scorsi, l’inflazione ha raggiunto percentuali record, toccando punte di aumenti mensili pari  allo 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua.

E già lo scorso novembre a seguito della diffusione dei dati, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto di rivalutazione che prevede infatti dal 2023 una rivalutazione delle prestazioni pensionistiche pari a 7,3%.

 Gli aumenti in realtà sono già partiti da gennaio 2023. Infatti l’INPS ha fatto sapere che ha provveduto a rivalutare le pensioni del 100% a coloro che nel 2022 hanno ottenuto un pagamento di rate di pensione per un importo inferiore o uguale a € 2.101,52, ossia quattro volte il trattamento minimo.

E coloro che ricevono un assegno quattro volte superiore al minimo? Per tutti coloro che percepiscono rate di pensione superiore ai 2.101,52 euro l’adeguamento partirà da marzo 2023.

La perequazione era attesa già da febbraio ma con un ulteriore nota precedente l’Inps ha chiarito che i percettori oltre una certa fascia dovevano attendere ancora.

A definirlo e renderlo noto l’INPS con la circolare n. 20 del 10 febbraio 2023.

Ecco allora tutte le novità a riguardo e come si procederà agli aumenti e al pagamento degli arretrati.

INPS, Pensioni marzo 2023: quando e per chi arriva la rivalutazione 

Da gennaio 2023 sono scattati gli aumenti delle pensioni INPS ma non per tutti.

L’INPS, dal 1° gennaio 2023,infatti ha attribuito la rivalutazione piena del 100% ai soli beneficiari di prestazioni pensionistiche che nell’anno 2022 hanno ottenuto un importo inferiore o uguale al limite di 4 volte il trattamento minimo pari a 2.101,52 euro.

Adesso tocca ai titolari di prestazioni pensionistiche superiori a quattro volte il minimo vedersi rinnovati gli importi. Infatti a partire da marzo 2023 vedranno accreditarsi le nuove somme e gli arretrati di gennaio e febbraio.

A renderlo noto la circolare n. 20 del 10 febbraio 2023 dell’INPS che spiega nel dettaglio le modalità di rinnovo delle pensioni di importo superiore a 4 volte il trattamento minimo per l’anno 2023.

Pensioni INPS, ecco il nuovo sistema di calcolo della rivalutazione delle pensioni di Marzo

La rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici verrà rimodulata secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448. Questa è stata riconosciuta:

  • nella misura del 100% per i trattamenti pensionistici di importo pari o inferiori a 4 volte il trattamento minimo INPS.

Mentre verrà riconosciuta a partire da Marzo 2023, con la corresponsione degli arretrati per i trattamenti pensionistici di importo superiori a 4 volte il trattamento minimo INPS.

Questi aumenti saranno diversi a seconda dei redditi percepiti. Infatti verranno riconosciuti nella misura:  

  • dell’85% per i trattamenti pensionistici di importo pari o inferiore a 5 volte il trattamento minimo INPS;

  • del 53% per i trattamenti pensionistici di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a 6 volte il trattamento minimo INPS;

  • del 47% per i trattamenti pensionistici di importo superiore a 6 volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a 8 volte il trattamento minimo INPS;

  • del 37% per i trattamenti pensionistici di importo superiore a 8 volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a 10 volte il trattamento minimo INPS;

  • del 32% per i trattamenti pensionistici di importo superiore a 10 volte il trattamento minimo INPS.

Pensioni Inps di Marzo 2023: ecco su cosa si applica la rivalutazione

L’INPS  fa sapere sempre nella nota che attribuirà la rivalutazione sul cumulo perequativo, cioè considererà come un’unica pensione tutti i trattamenti di cui il soggetto è percettore.

Ciò sarà individuabile sulla base dei dati memorizzati nel Casellario centrale delle pensioni ad esclusione di specifiche prestazioni come per esempio quelli del Fondo clero.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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