Il RdC non sta funzionando! Ecco cosa serve per trovare (davvero) lavoro in Italia

Il Reddito di Cittadinanza non funziona per trovare lavoro? Ecco come fare per poter lavorare in Italia: ecco qualche segreto.

Nell’ultimo periodo si sente sempre più parlare del Reddito di Cittadinanza e non in modo positivo. Infatti, sia alcuni esponenti politici, sia degli imprenditori, sostengono che la misura non stia funzionando. 

Ebbene, devi sapere che il Reddito di Cittadinanza ha due obiettivi principali. Il primo è quello di reinserire i cittadini disoccupati nel mondo del lavoro, mentre il secondo consiste nel tenere sotto controllo il livello di povertà in Italia. 

Sebbene il secondo obiettivo sia stato raggiunto, non possiamo dire lo stesso per il primo. 

Ma quali sono principalmente i problemi? Per quale motivo le persone che percepiscono il Reddito di Cittadinanza non riescono a rientrare agevolmente nel mondo del lavoro? Le ragioni sono state individuate direttamente dal Comitato scientifico del Reddito di Cittadinanza al fine di capire quali sono le inefficienze della misura, in modo da poterle risolvere. 

Vuoi scoprire quali sono le problematiche legate alla misura del Reddito di Cittadinanza? Allora non perderti questo articolo. 

Come mai il Reddito di Cittadinanza non funziona? La parola al Comitato scientifico

Nel documento studio sul Reddito di Cittadinanza il Comitato scientifico addetto alla misura ha individuato quelle che sono le criticità. 

La presenza di tali criticità è la motivazione principale per la quale moltissime persone affermano che il Reddito di Cittadinanza non funzioni, fino ad arrivare ai casi più estremi, come quello di Matteo Renzi che vorrebbe arrivare all’abolizione del RdC. 

Ma per quale motivo il Reddito di Cittadinanza non sta funzionando nella ricerca del lavoro e nel reinserimento dei disoccupati?

Ebbene, sembrerebbe che la maggior parte dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza non sia, di fatto, occupabile nel breve periodo. 

Le cause di questo sono da ricondursi alla loro età, alle condizioni di salute, ai carichi familiari e alla loro lontananza dal mercato del lavoro. 

Inoltre, secondo le stime effettuate dal Comitato scientifico del Reddito di Cittadinanza, la metà dei beneficiari della misura non viene indirizzata ai centri per l’impiego (che hanno come obiettivo quello di trovare un nuovo posto di lavoro ai percettori del reddito), ma ai servizi comunali dove viene stipulato un patto di inclusione. 

Ma le problematiche non sono ancora finite. Infatti, anche coloro che sono considerati come “occupabili” devono poter soddisfare i loro bisogni e quello dei familiari. 

Dunque, questo vuol dire che questi avranno comunque bisogno di un sostegno economico (come quello fornito dal Reddito di Cittadinanza) fino a quando non troveranno una degna occupazione che consenta loro di uscire dalla povertà. 

Ma coloro che vanno ai centri per l’impiego trovano lavoro? Questa è una delle domande più frequenti che si diffonde tra coloro che vogliono scoprire davvero il funzionamento del Reddito di Cittadinanza. 

Ebbene, la risposta è dipende. Infatti, anche l’obiettivo dell’accompagnamento dal lavoro fornito dai centri per l’impiego è stato raggiunto solo in minima parte. Infatti, in Italia le politiche attive del lavoro sono carenti (per non dire assenti). 

Inoltre, è stato rilevato che i centri per l’impiego non sempre sono attrezzati ad arrivare al raggiungimento di questo obiettivo. 

Insomma, il Comitato scientifico del Reddito di Cittadinanza ha individuato una serie di cause che sono alla base del fallimento del RdC e, di conseguenza, dovranno essere attuate delle misure correttive. 

E senza Reddito di Cittadinanza? Ecco come trovare lavoro in Italia oggi!

E se anche il Reddito di Cittadinanza non funziona cosa devono fare gli italiani che davvero vogliono trovare un nuovo lavoro? Il primo punto che dobbiamo menzionare riguarda la formazione. 

In poche parole, si stanno diffondendo sempre di più i nuovi lavori (anche chiamati lavori del futuro) e per svolgerli serve una formazione, più sul campo che teorica. 

Di conseguenza, consigliamo sempre a coloro che sono disoccupati (sia ai percettori del Reddito di Cittadinanza, sia a coloro che percepiscono la NASpI) di formarsi su queste nuove professioni perché possono portare ad un vantaggio competitivo sugli altri candidati in sede di colloquio. 

Molta importanza è da dare anche al passaparola ed al networking. Insomma, più tempo libero a disposizione può essere investito nel proprio personal branding. In queso modo può essere che sia proprio l’azienda a contattarti ed a venire da te vedendo le tue competenze. 

Infatti, la rete offre innumerevoli possibilità anche nella ricerca del lavoro ed è importante saperle cogliere. Tra gli esempi più lampanti abbiamo LinkedIn. 

Infine, molto importante è la costanza. Non si può pretendere di trovare lavoro dall’oggi al domani, ma con la costanza sarai premiato. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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