Reddito di cittadinanza, cambia l’assegno: 350 euro a chi può lavorare, ma solo per un anno

Cambia l'assegno del Reddito di Cittadinanza per le famiglie: importo più basso, 350 euro per chi può lavorare erogato fino a massimo di un anno.

Assegno RdC più basso, ma non per tutti: è in arrivo una nuova stretta sul sussidio grillino, che dal prossimo settembre dovrebbe essere sostituito da una nuova misura, Mia – Misura di Inclusione Attiva.

Alle famiglie considerate occupabili, ovvero con soggetti che possono lavorare, spetta un assegno pari a 350 euro al mese, per un massimo di un anno; mentre alle famiglie in difficoltà spettano 500 euro al mese più una quota di affitto fino a 3 mila euro.

Come cambia l’assegno del Reddito di Cittadinanza e quanto spetta ad ogni famiglia? Requisiti, importi e come calcolare l’assegno.

Come cambia l’assegno del Reddito di Cittadinanza

La riforma del Reddito di Cittadinanza è pronta: le norme e le novità sono inserite nella bozza del decreto “Lavoro” – composto da 43 articoli al momento – e sottoposto al vaglio del prossimo Consiglio dei Ministri. La nuova misura per le famiglie in difficoltà economica si chiamerà – secondo le ultime ipotesi – “Garanzia per l’inclusione”

La nuova misura che il Governo Meloni intende introdurre prossimamente andrà a beneficio solo delle famiglie in difficoltà economica all’interno delle quali si trovano individui che non possono lavorare: disabili, minori o cittadini over 70.

Cambiamo i requisiti di accesso alla nuova misura, compreso il reddito minimo per poter ottenere il nuovo assegno e le modalità di calcolo dell’assegno stesso.

Cambia quindi l’importo dell’assegno del Reddito di Cittadinanza per le famiglie e per gli individui “occupabili” e “non occupabili”: ai primi spetteranno 350 euro al mese per un anno, mentre alle famiglie in difficoltà spetteranno fino a 500 euro al mese con una quota affitto pari a 280 euro al mese.

Riforma del Reddito di Cittadinanza: quali sono i nuovi requisiti

Così come previsto attualmente, per accedere al nuovo Reddito di Cittadinanza modificato dalla riforma del Governo Meloni occorrerà soddisfare alcuni requisiti reddituali e sociali.

Rimarrà la scala di equivalenza per il calcolo dell’assegno in base alla composizione del nucleo familiare, ma alcuni parametri cambieranno.

Tra i requisiti economici da rispettare per ottenere l’assegno RdC ci sono:

  • possesso di un Isee inferiore a 7.200 euro all’anno;

  • possesso di un reddito familiare non superiore a 6.000 euro all’anno;

  • patrimonio immobiliare ai fini Imu di valore non superiore a 150 mila euro (esclusa la prima casa);

  • conti correnti in Banca o Posta con disponibilità non superiore a 10 mila euro.

Saranno poi valutati anche i mezzi di trasporto posseduti dai richiedenti: a tal fine, per ottenere l’assegno non si potranno possedere auto di cilindrata superiore a 1.600 cc o moto di oltre 250 cc

Come calcolare l’assegno RdC con le nuove regole

Come abbiamo visto, anche l’assegno RdC cambia importo, così come si modificano le regole utili per calcolare l’ammontare del contributo mensile.

Rimane la scala di equivalenza per il calcolo dell’assegno RdC:

  • si aggiunge +0,4 per ogni componente disabile o ultrasessantenne;

  • + 0,15 per i figli di età inferiore ai 3 anni;

  • + 0,10 per tutti gli altri. 

Ai soggetti che possono lavorare spetteranno 350 euro per un massimo di un anno, mentre a invalidi, famiglia in difficoltà e ultrasettantenni spetteranno assegni di importo superiore, fino a 500 euro al mese.

Riforma del Reddito di Cittadinanza: le regole

Gli individui occupabili, inoltre, saranno tenuti a iscriversi al “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa”, affinché possano ricevere offerte di lavoro congrue e possano ricevere la formazione necessaria per entrate nel mondo del lavoro.

Sono previsti 18 mesi di erogazione del beneficio, con poi un mese di sospensione prima di poter effettuare il rinnovo. Gli occupabili, invece, avranno diritto a un solo anno di RdC, con importo pari a 350 euro.

Confermata anche la quota di affitto, fino a un massimo di 3.360 euro all’anno. Il pagamento avviene su base mensile, con accredito diretto sulla nuova Carta di inclusione.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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