Manovra 2024 e busta paga: ecco per chi aumenta lo stipendio e per chi no

Con la Legge di Bilancio 2024 vengono messi in atto diversi interventi che provocheranno un aumento dello stipendio: ecco per chi.

La manovra 2024 ancora non è definitiva, tuttavia il governo ha messo a punto alcuni interventi specifici per consentire un risparmio sulle imposte, soprattutto quelle che riguardano il lavoro.

Un effetto collaterale di queste misure sarà l’aumento dello stipendio per diverse categorie di lavoratori, in busta paga. Al diminuire delle imposte infatti, sale la paga netta del dipendente.

Vediamo in questo articolo per chi aumenterà lo stipendio e per chi invece rimarrà invariato, tenendo in considerazione le diverse misure che incideranno sulla paga mensile dei lavoratori dipendenti.

Stipendio in aumento: ecco per chi

In linea generale, l’aumento dello stipendio riguarderà principalmente i redditi bassi, che potrà variare da circa 60 a 100 euro al mese per i redditi entro 35.000 euro annui.

Si tratta comunque di stime, perché è ancora presto per definire nello specifico gli importi dettagliati. A beneficiare di tale aumento dello stipendio saranno i redditi bassi, ovvero quelli che attualmente rientrano nelle prime due aliquote IRPEF.

Sopra i 35.000 euro annui, l’aumento in busta paga sarà più ridotto, ovvero di qualche decina di euro mensili. Ad intervenire a favore di questi aumenti sono diverse misure previste per la manovra 2024, che verranno quindi applicate a partire dal prossimo anno.

Nello specifico, il governo attuale intende portare avanti i seguenti provvedimenti:

  • riduzione del numero delle aliquote IRPEF, che passeranno dalle attuali 4 a 3. Verranno con molta probabilità assorbite le prime due percentuali di tassazione, garantendo una imposizione fiscale minore ai redditi più bassi;

  • taglio del cuneo fiscale: questo avverrà per tutti coloro che ricevono un reddito annuo inferiore a 35.000 euro lordi. A questo proposito vengono stabilite due fasce reddituali distinte con sconto dal 7% al 6% sui contributi;

  • variazione dei fringe benefit: la manovra istituisce nuove soglie per i fringe benefit detassati, ovvero quei beni che i datori di lavoro possono garantire ai dipendenti in modo esente dalle tasse. Si parla di un limite di 1.000 euro per tutti i lavoratori, portato a 2.000 euro per i lavoratori con figli. Ricordiamo che questi fringe benefit sono a discrezione dell’azienda;

  • sconto sui premi di produttività: l’aliquota fiscale sarà al 5% su queste erogazioni ai lavoratori.

Questi interventi sono volti a garantire un supporto non solamente ai lavoratori dipendenti, ma anche alle imprese in termini di welfare aziendale.

Come cambierà lo stipendio per i lavoratori nel turismo

Un’attenzione particolare viene data con la manovra 2024 ai lavoratori impiegati nel settore del turismo. Chi lavora presso strutture ricettive o termali potrà infatti ottenere un guadagno maggiore dal prossimo anno.

Per sostenere questo settore, viene infatti deciso dal governo un aumento sullo stipendio dei lavoratori che riguarda il lavoro svolto in orari notturni e gli straordinari. Questo significa che verrà introdotto un vero e proprio trattamento integrativo speciale per i lavoratori del settore.

Oltre ai cambiamenti introdotti per tutti visti prima, chi è impiegato nel turismo avrà quindi accesso a un aumento del 15% rispetto alle retribuzioni lorde proprio sul lavoro notturno e straordinario.

Questo provvedimento, se non verranno introdotte ulteriori modifiche, avrà applicazione dal prossimo anno, con l’obiettivo di sostenere il lavoro, spesso precario, presso le attività turistiche.

Aumento stipendi dipendenti statali

Un provvedimento che coinvolge invece i lavoratori del settore pubblico sarà già messo in atto da dicembre 2023. Con un apposito decreto infatti si prevede, prima del rinnovo dei contratti previsto per il prossimo anno, un incremento delle buste paga degli statali.

Si tratta di una somma di 6,7 volte superiore all’indennità di vacanza contrattuale. In questo caso si fa riferimento ad un anticipo degli aumenti, di 900 euro.

Si parla invece per il prossimo anno di un aumento di circa 170 euro al mese lordi per chi lavora nel pubblico, ovvero insegnanti, poliziotti, impiegati ministeriali, medici e infermieri.

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