Visite fiscali INPS: attenzione! Chi rischia di perdere tutta la busta paga

Si rischia di perdere lo stipendio o addirittura il posto di lavoro se non si è presenti a casa durante la visita fiscale INPS: tutto quello che devi sapere.

Come molti ormai sanno, esistono diversi obblighi per i lavoratori che svolgono un’attività come dipendenti, con contratti di lavoro subordinati, nei confronti delle aziende e dei datori di lavoro. 

A questo proposito, tra i vari strumenti che vengono adottati da parte del datore di lavoro, al fine di accertarsi dell’effettiva condizione di salute del proprio dipendente che dichiara di essere assente per motivazioni legate alla malattia, vi è anche quella della visita fiscale INPS.

Il rischio, nei casi in cui il lavoratore risultasse non reperibile presso la propria abitazione nelle situazioni in cui dovesse essere coinvolto da una visita fiscale è quello di ricevere una sanzione, se l’assenza non è giustificata. Nello specifico, chi dichiara di essere assente da lavoro per motivi riconducibili alla malattia, e a seguito di una verifica con la visita fiscale non dovesse trovarsi presso il proprio domicilio, potrebbe essere coinvolto dalla decurtazione completa della busta paga per i primo dieci giorni del periodo di malattia, e del 50% per i giorni successivi.

Dunque, all’interno del seguente articolo, andremo ad illustrare una serie di indicazioni essenziali in merito a come funzionano le visite fiscali INPS e quali sono le categorie di lavoratori e di cittadini che rischiano a tutti gli effetti di perdere il posto di lavoro quando non è presente a casa.

Cosa sono le visite fiscali INPS? Tutto quello che c’è da sapere

Una visita fiscale si configura dunque come uno strumento che viene interamente gestito da parte dell’IStituto Nazionale Previdenza Sociale. L’obiettivo che si pone tale strumento della visita fiscale è quello di assicurarsi che il lavoratore che risulta essere assente per motivazioni legate al suo stato di malattia.

A questo proposito, si tratta di una procedura che potrebbe essere dal un lato eseguita, sulla base di un’apposita richiesta presentata da parte del proprio datore di lavoro oppure dell’azienda presso cui il lavoratore malato svolge la sua prestazione. Dall’altro lato, invece, potrebbe essere lo stesso Istituto INPS ad eseguire in maniera automatica l’accertamento della malattia attraverso un’adeguata visita fiscale.

In ogni caso, è importante essere pienamente consapevoli del meccanismo di funzionamento delle visite fiscali INPS, al fine di non farsi trovare impreparati qualora un lavoratore dovesse essere effettivamente coinvolto da tale episodio.

Le novità sulle visite fiscali INPS: cosa è cambiato davvero nel 2022

Per quanto riguarda le ultime novità legate alle visite fiscali INPS, nel corso del 2022 sono rimaste pressoché invariate tutte le indicazioni dichiarate da parte dell’istituto in riferimento sia agli orari in cui saranno effettuate le visite mediche che anche gli obblighi dei lavoratori e le relative sanzioni.

Ciò significa, quindi, che il meccanismo di funzionamento delle visite fiscali portate avanti da parte dell’istituto INPS con l’obiettivo di accertare l’effettivo stato di salute del lavoratore è il medesimo messo in atto anche per lo scorso anno.

Tuttavia, l’unica grande e vera novità legata allo strumento della visita fiscale nel 2022 è quella che prende in considerazione il nuovo servizio telematico che dovrà essere adoperato da parte di quei lavoratori che sono tenuti a trasmettere la comunicazione di avvenuto cambio dell’indirizzo di residenza.

Si tratta, quindi, di una notizia importante in merito alla visita fiscale INPS, che non dovrà essere sottovalutata da parte dei cittadini che rischiano di essere coinvolti da una visita fiscale, a seguito di continue assenze per malattia. Questo perché essendo la visita INPS eseguita direttamente da parte dei medici di competenza presso la casa del lavoratore stesso, il rischio è che il medico si rechi presso l’indirizzo di domicilio sbagliato, andando di fatto ad accertare l’assenza del lavoratore soggetto della verifica.

Quali sono gli orari delle visite fiscali e come si svolge la visita

Nonostante la grande paura e il timore che scatta in molti lavoratori di essere coinvolti da visite fiscali a sorpresa da parte dell’INPS, in realtà è bene ricordare che ci sono alcuni orari in cui si possono eseguire le visite, al fine di consentire appunto ai soggetti la possibilità di spostarsi dal proprio domicilio, esclusivamente per motivazioni previste dalla legge nei casi di malattia.

A questo proposito, occorre sottolineare che il controllo dell’INPS per la visita fiscale potrà avvenire non soltanto durante i giorni feriali, durante l’intera settimana lavorativa, ma anche durante le giornate del sabato, della domenica oppure delle giornate festive.

In merito agli orari specifici che potrebbero essere rispettati da parte dei medici di competenza che sono stati richiesti per l’accertamento dello stato di salute, questi si differenziano sulla base della categoria di appartenenza del lavoratore stesso.

Dunque, nei casi in cui si tratti di un lavoratore che svolge una prestazione nel settore privato, gli orari che saranno rispettati prevedono la possibilità di essere coinvolti da visite fiscali sia la mattina (a partire dalle 10 fino alle ore 12) che il pomeriggio (durante la fascia oraria compresa tra le 17 e le 19).

Invece, per quanto riguarda i dipendenti che svolgono una prestazione nel settore pubblico, gli orari delle visite fiscali eseguite da parte dell’Istituto INPS saranno i seguenti: la mattina dalle 9 fino alle 13, e durante l’orario pomeridiano dalle 15 alle 17.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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