La Corte Suprema USA colpisce ancora: sentenza storica contro la protezione ambientale

La Corte Suprema Americana ha espresso una nuova sentenza che di fatto toglie tutti i poteri all'EPA, l'agenzia per il controllo ambientale negli USA.

Nelle ultime settimane la Corte Suprema americana, la massima autorità giudiziaria del paese, ha rilasciato svariate sentenze che sembrano far regredire l’intera società statunitense. Le sentenze della Corte, inoltre, sembrano voler attivamente sminuire le azioni (o inazioni) del Presidente Joe Biden

Dopo aborto e armi, la Corte Suprema americana ha infatti deciso di attaccare i progressi fatti sulla protezione ambientale, di fatto spogliando di ogni potere l’EPA, una sorta di “Ministero dell’Ambiente” negli USA. 

Questa decisione ha colpito Biden come un fulmine a ciel sereno. Impegnato a Madrid con l’attuale vertice NATO, il Presidente ha avuto poco tempo per organizzare una risposta adeguata, promettendo semplicemente di fare tutto il possibile per ribaltare la decisione della Corte. 

Corte che, come dicevamo, era già al centro di tantissime controversie dopo la sentenza sull’aborto, che di fatto ha rimosso questo diritto a metà della popolazione statunitense (quella che vive negli stati Repubblicani). 

In quell’occasione, la speaker della camera Nancy Pelosy aveva detto: 

La Corte Suprema radicale sta sventrando i diritti degli americani e mettendo in pericolo la loro salute e sicurezza. Ma il Congresso continuerà ad agire per fermare questo estremismo e proteggere il popolo americano.  

Oggi, la Corte Suprema controllata dai Repubblicani ha raggiunto l’obiettivo oscuro ed estremo del Gop di strappare alle donne il diritto di prendere le proprie decisioni sulla salute riproduttiva. A causa di Donald Trump, Mitch McConnell, del Partito Repubblicano e della loro super maggioranza alla Corte Suprema, oggi le donne americane hanno meno libertà delle loro madri.

Prima ancora, la Corte Suprema aveva espresso un’altra, controversa sentenza sul possesso delle armi. In quel caso, la Corte ha considerato incostituzionale una legge dello Stato di New York secondo cui bisognava avere un valido motivo per portare un’arma da fuoco in pubblico. 

Con questa sentenza, quindi, l’intera nazione potrà andare in giro con un’arma da fuoco anche senza valido motivo. 

La nuova sentenza sull’ambiente: abolizione del “Ministero”

Ora, la Corte Suprema ha di fatto abolito le funzioni dell’EPA, acronimo di Environmental Protection Agency (Agenzia per la Protezione Ambientale). Questa è un’agenzia federale incaricata di proteggere e preservare l’ambiente

Questa agenzia, fondata dal Presidente Richard Nixon negli anni ‘70, ha contribuito tantissimo alla riduzione delle emissioni fossili negli States, che comunque rimangono la seconda nazione più inquinante del mondo dopo la Cina

La sentenza della Corte, però, ha decretato che l’EPA non è affatto autorizzata a decretare misure per la riduzione delle emissioni fossili. In pratica, non ha il diritto di fermare le industrie qualora producano emissioni dannose alla salute e all’ambiente. 

Di fatto, questa sentenza distrugge l’intera agenzia, lasciando libere le industrie di fare come gli pare. Sembrerebbe una vittoria per le industrie del carbone ed una sconfitta per il Presidente Biden.

Biden sconfitto: agenda ambientale da rivedere

Il Democratico Joe Biden non sembra essere in grado di rilanciare l’agenda del proprio partito. Finora, è stato battuto in politica interna su tutti i fronti, nonostante detenga la maggioranza in entrambe le camere del Congresso

Eppure il problema è proprio questo: per le decisioni che concernono le materie costituzionali serve l’approvazione di almeno due terzi delle camere, maggioranza che Biden non ha

Per questo motivo, ora anche la sua agenda ambientale è andata in frantumi. Biden, che avrebbe voluto iniziare un processo di zero emissioni entro il 2050, si vede ributtato indietro nel tempo dalla Corte, che di fatto ha ridato la palla nelle mani delle lobby del carbone. 

L’EPA, in realtà, potrebbe ancora impedire emissioni dannose, ma le servirebbe per l’appunto la maggioranza in Congresso, che Biden non ha. E la situazione rischia di scivolare dalla padella alla brace questo autunno. 

Le elezioni di midterm

Dopo due anni dalle elezioni generali, gli americani sono nuovamente chiamati alle urne per le cosiddette elezioni di midterm. In questo caso, non si vota il Presidente della Repubblica ma solamente la composizione delle camere del Congresso. 

Perciò, se le elezioni di midterm dovessero andare male, Biden sarebbe un presidente Democratico circondato da Repubblicani, e allora sarà veramente impossibile contrastare le azioni della Corte Suprema. 

Corte Suprema che, ricordiamo, è già a maggioranza Repubblicana grazie ai giudici nominati da Donald Trump. Un giudice della Corte rimane in carica a vita, spesso ben oltre il termine del Presidente che l’ha nominato. 

Grazie a Trump, ora la Corte Suprema è composta da 6 giudici Repubblicani e solo 3 Democratici. Per questo motivo, è chiaramente contraria a tutte le riforme che Biden potrebbe proporre. 

E anche per questo motivo la Corte sta attivamente distruggendo i diritti che i Democratici hanno tanto a lungo combattuto per ottenere. Il risultato: ulteriore spaccatura nella società americana. 

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