Elezioni 2022, M5S: nessuna deroga al limite dei due mandati. Carfagna va con Calenda

Elezioni 2022 M5S: nessuna deroga al limite dei due mandati. Ecco i big che rimangono fuori dalle liste per le elezioni. Intanto Mara Carfagna va con Calenda.

Nel Movimento 5 Stelle c’era molta attesa per la decisione sulla deroga al limite dei due mandati. Come noto uno dei punti chiave fondanti del Movimento di Beppe Grillo è quello relativo allo stop all’inserimento nelle liste dopo che un esponente politico ha effettuato due legislature.

C’era stato molto dibattito nelle settimane scorse, in particolare dopo l’uscita di Luigi Di Maio su questo tema ma Grillo stesso era sembrato irremovibile. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte aveva sottolineato che la giornata di oggi era quella decisiva e a quanto pare verrà ratificata la decisione che non ci sarà nessuna deroga al limite dei due mandati.

Quindi diversi big del Movimento non verranno ricandidati alle elezioni del 25 settembre.

Intanto nel pomeriggio è convocata una conferenza stampa nella sede di Azione con il leader Carlo Calenda e con le ex ministre Mariastella Gelmini e Mara Carfagna in uscita da Forza Italia.

Matteo Renzi di Italia Viva dichiara che con Letta “non ci si sente da un po’ di tempo ma se il Pd vuole ragionare di alleanze è il momento di avviare il confronto sulle cose da fare”.

Ecco tutte le notizie della mattinata.

Elezioni 2022, nel Movimento 5 Stelle nessuna deroga al limite dei due mandati

La linea che è passata nel Movimento 5 Stelle è quella del fondatore Beppe Grillo. Da sempre acceso sostenitore dell’importanza della regola dei due mandati. In questa maniera quindi non verranno inseriti nelle liste nomi di primissimo piano perchè hanno già effettuato due legislature complete.

Quella dal 2013 al 2018 e quella attuale dal 2018 anche se ha avuto una chiusura anticipata nel 2022 e non è arrivata alla scadenza naturale del 2023.

Si tratta ad esempio del presidente della Camera Roberto Fico, di Paola Taverna, di Vito Crimi. E ancora Riccardo Fraccaro e l’ex ministro Alfonso Bonafede. 

E ancora il ministro delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, e quello per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, l’ex ministro Danilo Toninelli, e Nunzia Catalfo, ex ministro del Lavoro.

L’ufficializzazione della notizia dovrebbe avvenire nelle prossime ore ma la decisione dovrebbe essere ormai presa. 

Elezioni 2022, Conte sottolinea che non ci possono essere accordi col Pd in questa campagna elettorale

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle in mattinata ha parlato a Rtl 102,5. Ed è ritornato naturalmente sul tema dei rapporti con il Partito Democratico. Ha detto che non apre e non chiude e non esclude dialoghi per il futuro ma “al momento per queste elezioni assolutamente non vede possibilità di rapporti con il Pd”.

Visto che non ritiene possibile “che si possano avere rapporti con una forza politica che sta concludendo accordi ad esempio con Brunetta, Gelmini, Di Maio, Renzi e Calenda”. Per l’ex premier questa non è un’alleanza ma è ”un’ammucchiata”.

Il leader del Movimento 5 Stelle è anche tornato sulla fase della caduta del Governo Draghi sottolieando il fatto che non ha voluto il Movimento la crisi di Governo ma nell’interpretazione di Conte Draghi voleva andarsene.

Elezioni 2022, Matteo Renzi: ”Non sento Enrico Letta da diverso tempo, se il Pd vuole fare un’alleanza sui contenuti parliamone”

Anche Matteo Renzi è intervenuto in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche. E’ tornato anche sul discorso della caduta del Governo Draghi:

La situazione economica del Paese e dell’Europa è molto seria l’Europa soffre, avrei preferito avere al volante dell’auto Italia Mario Draghi e non chiunque altro. Chi ha mandato a casa il governo Draghi, ha commesso un errore clamoroso, che pagheranno le famiglie normali. Chi ha mandato a casa Draghi deve sapere che pagherà una responsabilità storica”.

Renzi poi ha sottolineato – a chi gli chiedeva se fossero in corso interlocuzioni per una possibile alleanza tra Partito Democratico e Italia Viva – che con il segretario del Pd Enrico Letta non si sente da tempo.

Nel corso di un intervento radiofonico su Radio24, Renzi ha dichiarato che prima Letta aveva fatto sapere ai giornali che non riteneva utile un’alleanza con Italia Viva. Ma poi ha fatto dichiarazioni di altro tenore più possibilistiche.

Ecco le parole di Renzi:

Sia con Letta che con Calenda l’elemento chiave non è quello di una sistemazione personale per me il ragionamento è la politica. In un Paese in cui la situazione politica e economica è molto seria bisogna decidere cosa proporre ai cittadini. A sinistra ci sono due alternative: la prima è evocare il pericolo fascista, io sono contro Meloni e Salvini ma non possiamo combatterli così. L’altra strada è: se il Pd vuole fare un’alleanza seria sui contenuti parliamone.

Elezioni 2022, Italia al Centro di Giovanni Toti presenta la sua lista e chiede un confronto con il centrodestra

Il Governatore della Liguria Giovanni Toti ha presentato la sua lista Italia al Centro. Come noto Toti guida nella sua Regione una coalizione di centrodestra anche se al momento manca l’intesa tra la sua lista e le principali forze di centrodestra.

“Io nasco nel mondo di centrodestra – ha detto Toti  – e governo una regione di centrodestra. Vorrei un paese che si governa come la mia regione in cui si facciano le cose e si aprano i cantieri”.

Sul fatto che non abbia preso parte ai vertici del centrodestra di questi giorni Toti spiega che con il centrodestra

abbiamo avuto diversità di vedute, continueremo a chiedere di confrontarci con i programmi e siamo disponibili a farlo con gli amici di centrodestra. Mi pare che le coalizioni siano ancora in una situazione nebulosa. Io non ho ancora iniziato a parlarne con nessuno.

Elezioni 2022, Azione oggi tiene una conferenza stampa con Calenda, Gelmini e Carfagna

Il segretario di Azione, Carlo Calenda, Il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini e il ministro per il Sud, Mara Carfagna, terranno oggi alle 15.30 una conferenza stampa presso la stampa estera. Lo rende noto un comunicato di Azione. Mara Carfagna, appena uscita da Forza Italia spiega:

Da cittadina vorrei avere Mario Draghi premier anche nella prossima legislatura, e i sondaggi ci dicono che oltre metà degli italiani, compresi tanti elettori del centrodestra, la pensano allo stesso modo. Mi candido con Azione anche perché è il solo partito a dire apertamente che Draghi sarebbe ancora il premier ideale.

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