Primarie del PD, i programmi di Bonaccini e Schlein a confronto in 10 punti

Ecco a confronto i programmi dei due candidati alle primarie del Pd, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein.

Le primarie del prossimo 26 febbraio segneranno un punto di svolta per la storia del PD e in generale per tutta la sinistra italiana. Gli elettori sono infatti chiamati a scegliere il prossimo segretario di partito, che avrà il compito di traghettare il PD verso una nuova fase e di mettere fine al declino inesorabile degli ultimi anni.

Vediamo allora in 10 punti in cosa si differenziano sostanzialmente i programmi elettorali dei due candidati, Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, e qual è la loro visione politica.

1. Bonaccini e Schlein, programmi a confronto: l’ambiente

In entrambi i programmi dei candidati del PD emerge come l’ambiente sia uno dei nodi centrali, particolarmente a cuore sia per il presidente dell’Emilia Romagna che per la deputata parlamentare.

Elly Schlein ha parlato di investimenti concreti nel settore delle energie rinnovabili, e intende portare avanti una legge per il consumo 0 di suolo. Si impegna inoltre per garantiere una decarbonizzazione nel rispetto delle fasce più fragili della popolazione.

Anche nel programma di Bonaccini si menzionano investimenti per le rinnovabili, e il presidente si impegna in particolare a piantare 60 milioni di alberi. Anche in questo caso c’è l’idea di un sostegno economico alle imprese meno inquinanti, oltre a una legge che promuova la rigenerazione urbana.

Bonaccini punta inoltre a potenziare la mobilità sostenibili e massimizzare la raccolta differenziata, olrte ad un piano per la conservazione dell’acqua e per contrastare la siccità.

2. Bonaccini e Schlein, programmi a confronto: il lavoro

Per quanto riguarda il lavoro, Elly Schlein ha come obiettivo limitare i contratti a tempo determinato e a regolamentare più strettamente i lavoratori delle piattaforme come i riders. Schlein è inoltre a favore del salario minimo, e vorrebbe abolire gli stage extracurriculari e quelli non retribuiti. Condanna inoltre il Job Act e intende superarlo

Salario minimo anche fra gli obiettivi di Bonaccini, oltre a industria 4.0 e una maggiore formazione. Bonaccini vorrebbe inoltre contrastare il fenomeno della delocalizzazione con investimenti nei distretti produttivi italiani.

Anche per Bonaccini gli stage extracurriculari dovrebbero essere aboliti, a favore di un sostegno all’apprendistato. In programma anche una legge contro il caporalato.

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3. Bonaccini e Schlein, programmi a confronto: tasse

Bonaccini propone un taglio al cuneo contributivo del 10% e del 30% per i giovani che entrano nel mondo del lavoro. Propone inoltre una stretta su finte partite Iva.

Schlein parla di tasse soprattutto in ottica green, proponendo di legare le imposte indirette al consumo di CO2, premiando così chi inquina meno e penalizzando chi invece produce maggiori emissioni.

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4. Bonaccini e Schlein, programmi a confronto: sanità

Schlein denota i sottofinanziamenti della sanità italiana, e punta a sostenere maggiormente un sistema sanitario nazionale, per cercare di porre un freno allo squilibrio tra pubblico e privato, e fra stato e regioni.

Anche Bonaccini propone nuovi finanziamenti, parlando di 5 miliardi in più sul Sistema sanitario nazionale, riportando la spesa al 7% del Pil. Bonaccini propone inoltre l’abolizione del numero chiuso a medicina, e una rivalorizzazione dei medici di base, oltre che degli psicologi.

5. Bonaccini e Schelin, programmi a confronto: Stato e regioni

Per quanto riguarda i rapporti fra Stato e regioni, Elly Schlein vorrebbe discutere i servizi essenziali, ipotizzando una legge che segni in modo chiaro e univoco le competenze specifiche di Stato e Regioni, ponendo fine alle trattative separate fra lo Stato e le singole regioni su temi chiave come la scuola.

Non parla invece di autonomia regionale Stefano Bonaccini, anche se è noto come il governatore dell’Emilia Romagna sia favorevole ad un maggior coinvolgimento delle regioni.

6. Bonaccini e Schelin, programmi a confronto: immigrazione

Schlein sostiene la necessità di una ridistribuzione degli immigrati a livello europeo, riformando il trattato di Dublino ma tenendo conto dei principi di solidarietà fra gli stati UE. 

Anche per Bonaccini la tutela dei migranti è fondamentale, proponendo un’Agenzia di coordinamento delle politiche migratorie.

7. Bonaccini e Schelin, programmi a confronto: diritti

Tra i punti di Bonaccini c’è la prevenzione della violenza di genere a scuola, la tutela della comunità LGBTQI+, istituendo il matrimonio egualitario e riformando il sistema di adozioni. Propone inoltre di mettere fuori legge le terapie riparative per persone omosessuali, intersessuali (chi nasce con caratteri sessuali di entrambi i generi) e trans, e di garantire il diritto all’identità di genere. Bonaccini è inoltre favorevole a Ius soli e Ius Scholae.

Piuttosto in linea da questo punto di vista anche il programma di Schlein, che parla esplicitamente anche di una legge contro omolesbobitransfobia, oltre che abilismo e discriminazioni di genere.

8. Bonaccini e Schelin, programmi a confronto: Europa

Schlein, benché sostenitrice degli aiuti all’Ucraina, insiste su una soluzione pacifica e si impegna a rilanciare un progetto federalista europeo. Propone inoltre riforme della Bce e in ambito fiscale e sanitario.

Anche Bonaccini assicura il supporto all’Ucraina, ma parla soprattutto del dovere dell’Europa di difendere il diritto. Anche in questo caso sostiene la necessità di impegnarsi maggiormente in Europa, puntando alla presidenza europea.

9. Bonaccini e Schelin, programmi a confronto: il partito

Schlein propone di destinare ai circoli del partito il 30% del 2×1000, e di varare le proposte più importanti con dei referendum. Punta inoltre a potenziare il ruolo della Conferenza programmatica annuale, per un confronto con gli elettori.

Anche Bonaccini pone il rapporto con gli elettori al centro (indispensabile dopo le ultime ondate di astensionismo), e concorda con Schlein sui referendum. Propone una convenzione annuale del Pd, e una scuola di politica, oltre ai corsi per i nuovi amministratori.

10. Bonaccini e Schelin, programmi a confronto: reddito di cittadinanza

Bonaccini parla di un reddito di formazione e soprattutto della riforma del reddito di cittadinanza. Propone inoltre un nuovo Ccnl per i lavoratori che non rientrano in quello già presente per le cooperative e un aumento delle retribuzioni del 30%.

Anche per Schlein il reddito è un valido strumento contro la povertà, e si propone di migliorarlo secondo le indicazioni del comitato scientifico di valutazoine, e ascoltando le proposte delgi enti locali.

Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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