Tutto sullo sciopero generale del 23 febbraio: orari e trasporti a rischio

Sciopero 23 febbraio: possibili disagi per i viaggiatori per l'agitazione nazionale indetta dal S.I .Cobas per la Palestina.

Come si legge nella nota diffusa da S.I. Cobas, lo sciopero del 23 febbraio 2023 durerà 24 ore e riguarderà “tutte le categorie del comparto privato e pubblico dalle ore 0.00 alle ore 25.59 del 23 febbraio 2024″. I maggiori disagi potrebbero verificarsi nei trasporti. Inoltre il 24 febbraio è atteso un grande corteo a Milano alle ore 14.30: il punto della situazione.

I motivi dello sciopero generale del 23 febbraio

“Il 23 febbraio sciopero nazionale per la Palestina, il 24 manifestazione internazionalista a Milano contro le guerre del capitale”: questo il titolo del comunicato con il quale S.I: Cobas intende ” recepire l’appello del giovani palestinesi e di gran parte delle comunità arabe in Italia” proclamando una giornata di sciopero nazionale per venerdì 23 febbraio, e organizzare una manifestazione nazionale nella città di Milano (da Loreto al Duomo alle ore 14.30) “nel quadro di una iniziativa internazionale che vede coinvolte più forze politiche (in una trentina di paesi) per sabato 24 febbraio ” per dare la solidarietà nei confronti di Gaza assediata dall’esercito israeliano“.

Le richieste, anche per quanto riguarda il coordinamento internazionale. è quella della cessazione del fuoco immediato, il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, il blocco immediato dei traffici di armi dirette ad Israele, il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina.

Una data, spiegano, non casuale poiché coincide con quella che definiscono ‘il secondo anniversario della guerra aperta in tra Nato e Russia sul suolo ucraino, che ad oggi ha lasciato sul campo centinaia di migliaia di morti da ambo le partì.

Oltre che da S.I. Cobas, l’agitazione coinvolge altre sigle sindacali: Ass. Lav. Cobas, Fed. Autisti Operai, LMO, Sindacato Generale di Classe, SlaiProlCobas e Sindacato Operai Autorganizzati.

Trasporti a rischio, orari e fasce di garanzia

Ancora un venerdì nero per pendolari e viaggiatori dunque, dato che da quanto si apprende, il settore dei traporti potrebbe essere quello più penalizzato anche se in realtà l’agitazione riguarderà tutte le categorie del comparto privato e pubblico dalle ore 0.00 alle ore 25.59 del 23 febbraio 2024.

I disagi riguarderanno treni, autobus, metropolitane, tram e ogni altro mezzo di trasporto pubblico.

A rischio dunque anche i treni alta velocità di Trenitalia e Italo, interregionali e regionali di Trenitalia, Trenord e le varie società di trasporto locale.

A livello locale, per quanto riguarda le principali città, potrebbero subire ritardi o cancellazioni i mezzi pubblici di ATAC a Roma, ANM a Napoli, GTT a Torino e in tutte le altre città italiane. Per quanto riguarda Milano, la società di trasporti di Milano ATM non dovrebbe aderire, mentre, come già accennato, potrebbe aderire Trenord.

Sciopero settore Sanità

Nello stesso giorno sciopera anche il settore della Sanità. Gli infermieri si asterranno dal lavoro ” per protestare contro il mancato rinnovo del contratto per il comparto sanità. E la protesta riguarderà anche il personale del comparto, compresi tecnici radiologi e tecnici di laboratorio. Lo sciopero, afferma il segretario del Nursing-up, Antonio De Palma, “porterà al blocco di attività degli ospedali e delle sale operatorie”.

Sciopero nella Scuola

Per quanto riguarda il mondo della scuola, come si legge nella nota del Ministero dell’Istruzione, il 24 febbraio sciopereranno “tutte le categorie del comparto privato e pubblico dalle ore 0.00 alle ore 25.59 del 23 febbraio 2024 ivi compreso il primo turno montante/smontante per i c.d. turnisti”, con adesione di Cobas scuola Terni, Cobas scuola Cagliari e Cobas scuola Grosseto”). Le motivazioni alla base dello sciopero in questo caso sono la carenza di organico del personale, l’utilizzo massiccio di personale precario, l’aumento dei carichi di lavoro e il dimensionamento scolastico.

Vera Monti
Vera Monti
Giornalista pubblicista e precedentemente vice- presidente di un circolo culturale, scrivo di arte e politica - le mie grandi passioni - su varie testate online cercando sempre di trattare ogni argomento in tutte le sue sfaccettature. Ho intervistato vari personaggi della scena artistica nazionale e per Trend online mi occupo principalmente di politica ed economia
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