Assegno Unico figli: INPS dà l’ok ai conguagli!

L'Assegno Unico figli è ora partito! Da questo mese l'INPS darà il via a tutti i conguagli sulle buste paga! Scopri tutti gli importi!

L’Assegno Unico figli è ufficialmente partito!

E con esso anche tutti i conguagli previsti dall’INPS per le buste paga degli italiani. Dopo mesi di ricezione delle domande, e di passaggi dall’assegno ponte a quello Universale, da aprile si potrà vedere in azione la misura più importante di quest’anno.

Con l’approvazione finale da parte del Senato della Repubblica del Family Act, norma disposta da giugno 2021 dall’attuale Ministro delle Pari Opportunità Elena Bonelli, ora il Governo Draghi potrà vedere gli effetti di quella che è forse la misura assistenziale più finanziata di sempre: solo 19 miliardi di euro per il 2022, e per ben oltre 2 milioni di famiglie richiedenti.

A questo si aggiunge anche la questione dei conguagli, cioè dell’aggiunta che l’Istituto farà su tutte le buste paga dei richiedenti, in modo da valutare gli importi spettanti. Questa può essere sia una buona notizia sia una cattiva notizia, perché non tutti potrebbero avere un calcolo favorevole.

Anche Redazione The WAM nel suo video Youtube ha voluto precisare questo particolare. Puoi trovare il suo video anche sul suo canale.

Se non altro gli importi dell’Assegno non sono assolutamente malvagi, specie con tutti i bonus che puoi richiedere come integrazione. Ma lo vedremo meglio adesso.

Chi può chiedere l’Assegno Unico figli INPS?

Con le nuove disposizioni per il 2022, il Governo Draghi ha ufficializzato l’Assegno per tutte le famiglie residenti in Italia, in particolare quelle con un reddito basso o nullo o in stato di disoccupazione.

Precedentemente, con l’assegno ponte, non tutti potevano richiederlo, perché riguardava solo una parte della popolazione, dal momento che erano attivi ancora diversi bonus e assegni familiari spettanti ad alcune tipologie di lavoratori.

E che tutt’ora sono disponibili, grazie alla proroga concessa dal Governo, in particolare per il bonus bebè e gli Assegni al Nucleo Familiare.

Il primo è un premio alla natalità che ha visto la fine entro febbraio 2022, pertanto chi lo richiede quest’anno dovrà sbrigarsi, perché la prossima scadenza sarà l’ultima. Il secondo invece è stato prorogato fino al 2025.

Quest’ultimo potrebbe essere un problema se richiedi l’Assegno Unico, perché ha limitato l’accesso a chi, come lavoratore dipendente, ha almeno il 70% del reddito proveniente da questo tipo di attività lavorativa. Per intenderci meglio, se hai un reddito di 40.000 euro in famiglia, se tu come lavoratore garantisci oltre 28.000 euro, cioè il 70%, non avrai diritto all’assegno unico, ma dovrai limitarti all’ANF.

Va detto che per chi ha modo di richiederlo, dovrà farlo in via telematica. Potrebbe anche farlo presso uno sportello INPS, ma è ormai più conveniente fare tutto dal proprio computer o tablet o cellulare, anche perché è più veloce se lo fai sul sito.

Come vedere l’Assegno unico figli sul sito dell’INPS?

Se hai modo di accedere alla tua area riservata sul sito dell’Istituto, potrai vedere sul tuo Fascicolo Previdenziale la risposta relativa alla tua richiesta per l’Assegno Unico Figli.

Intanto hai già la strada spianata se hai già provveduto ad accedere al servizio online grazie a questi strumenti di identificazione digitale, come lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), il CIE (Carta d’Identità Elettronica), o il CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Una volta fatto accesso, dovrai andare alla sezione relativa a “Consulta e gestisci le domande che hai presentato“, e troverai la domanda per l’assegno. Potrà avere i seguenti esiti:

  • domanda accolta (ormai prossima al pagamento),
  • domanda respinta (es. non hai sufficienti requisiti),
  • domanda decaduta (es. hai superato la scadenza),
  • domanda rinunciata, 
  • domanda in evidenza alla sede (es. richiesta istruttoria della sede),
  • domanda in evidenza al cittadino (manca della documentazione).

Sono tutte situazioni che nell’ultimo mese sono accadute ai milioni di richiedenti per l’assegno, in particolare a seguito della nuova opzione “senza ISEE”, che ha probabilmente aumentato in poco tempo il gettito di domande nei confronti dell’Istituto.

Partiamo subito che questa opzione garantisce sempre l’erogazione dell’assegno, ma non con gli stessi importi di chi invece ha consegnato l’attestazione ISEE.

Come si fa la domanda per l’Assegno unico figli? INPS precisa sull’opzione “senza ISEE”

L’Assegno Unico è richiedibile presso il sito dell’INPS, presentando i seguenti dati ai fini della richiesta:

  • codice fiscale dei figli a carico,
  • codice fiscale del secondo genitore (se disponibile),
  • dati per il pagamento,
  • assegno relativo al trattamento dei dati,
  • dichiarazione di responsabilità.

Ci sarebbe inoltre l’aggiunta di una documentazione, ormai supplementare, che riguarda l’attestazione reddituale ISEE, cioè quella prevista pressoché per tutti i trattamenti assistenziali, bonus o redditi che siano.

Se per l’assegno ponte era necessaria la presentazione, dato il limite massimo di 40.000 euro annui come ISEE, in questo caso il Governo ha deciso di disporre di una minima “universale”, per tutti i genitori.

Si potrà avere diritto all’assegno anche senza presentare un ISEE, altrimenti, se si provvede entro il 30 giugno 2022, si potrà avere diritto al resto degli importi, anche se a decorrere dal mese relativo alla richiesta.

Inoltre la responsabilità dell’ISEE è tale che, in caso di qualsiasi variazione del nucleo familiare o del reddito stesso, si dovrà informare tempestivamente l’INPS, eventualmente con l’ISEE corrente, quello in uso nel caso di improvvisa perdita, sospensione o annullamento di trattamenti reddituali, pensionistici o assistenziali.

Tutto questo sarà possibile farlo anche in tempi brevi presso il Centro di Assistenza Fiscale o il patronato locale, presentando una serie di documentazioni reddituali o fiscali.

Va detto che di recente l’Istituto sta provvedendo ai primi pagamenti, anzi ai primi conguagli. E non tutti hanno trovato l’importo spettante.

Quando verrà pagato Assegno Unico figli?

Col conguaglio disposto dall’INPS per i beneficiari dell’assegno unico figli, si prospettano i primi importi reali, e non più quelli teorizzati dalle varie simulazioni che abbiamo visto.

Partiamo subito dal fatto che l’importo in generale varia dai 50 euro di minima fino ai 175 euro di massima.

I 50 euro andranno non solo a chi non ha presentato l’attestazione ISEE, ma anche a chi l’ha presentato ma con un indicatore del reddito superiore a 40.000 euro annui.

Mentre i 175 euro andranno solo alle famiglie con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Oltre a ciò, avrai diritto ad un’integrazione di:

  • 85 euro mensili se hai un figlio maggiorenne (purché under21),
  • 85 euro mensili dal terzo figlio in poi.

Altrimenti, se hai un ISEE superiore a 40.000 euro annui:

  • 25 euro mensili se hai un figlio maggiorenne (purché under21),
  • 15 euro mensili dal terzo figlio in poi.

A questo si aggiunge anche l’integrazione nel caso di figli diversamente abili, che va dagli 85 ai 105 euro al mese in più nel caso di figli con disabilità media, grave o non autosufficiente. Più un bonus di 100 euro nel caso di nucleo familiare avente più di 4 figli.

Assegno Unico figli: occhio al conguaglio dell’INPS!

Tutti gli importi disposti per l’Assegno potranno avere la garanzia del conguaglio solo se la domanda è stata inoltrata prima del 30 giugno 2022.

Altrimenti si perde il conguaglio.

Come segnalato da money.it, dal 1 luglio 2022 tutte le domande per l’Assegno avranno la decorrenza del pagamento solo dal mese successivo.

Non sarà quindi più possibile richiedere gli arretrati dei mesi precedenti. Si parla di una perdita pesante, specie se ti spettano diverse centinaia di euro di supporti per la tua famiglia.

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