Bonus internet 2022: confermato per aziende e non solo!

Bonus internet nel 2022: le aziende possono richiedere voucher fino a 2.500 euro, ma non solo! Agevolazioni anche per anziani e disabili. Leggi di più qui!

È finalmente partita la fase II del nuovo bonus internet, che prevede l’erogazione di voucher fino a 2.500 euro per la digitalizzazione e l’installazione diffusa della banda ultralarga. A renderlo noto è stato proprio il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, che tramite il Decreto Attuativo del 30 dicembre 2021 fa sapere che le risorse messe in campo a tale scopo ammontano a ben 609 milioni di euro, in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR.

A tale proposito il Ministro Giorgetti scrive:

Dobbiamo velocizzare gli investimenti nella banda ultralarga del Paese e cogliere l’opportunità delle risorse stanziate nel Pnrr. […] sosterremo accompagnando l’attivazione anche con iniziative di comunicazione mirate a far conoscere a tutti i possibili beneficiari la nuova misura. Non è ammissibile, […] che risorse stanziate non vengano utilizzate interamente per carenza di informazioni operative adeguate a far comprendere l’importanza dello strumento.

Giorgetti non va sul sottile e tocca un tasto dolente. La fase I del bonus internet era infatti stata inaugurata lo scorso anno, ma si è dimostrata un mezzo fallimento poiché gran parte delle risorse stanziate non sono state utilizzate dai cittadini.

Dunque, il Governo torna alla carica con il bonus internet anche nel 2022, ma cambiano un bel po’ di cose.

Cos’è e come funziona il bonus internet 2022?

Se la prima tornata del bonus internet era destinata a privati, famiglie e scuole, ora i voucher spettano alle imprese e alle partite Iva: si tratta di buoni economici di diverso valore che mirano a migliorare la connessione, aumentandone la velocità da 30 Mbit/s a 1Gbit/s e oltre entro il 2026, ben quattro anni prima rispetto ai termini fissati dall’Unione Europea.

I bonus internet si inseriscono nella cosiddetta Strategia italiana per la Banda Ultralarga – “Verso la Gigabit Society” che il Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD) ha approvato il 25 maggio 2021 e che:

definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021 – rispettivamente con la Comunicazione sulla Connettività per un mercato unico digitale europeo (cd. ‘Gigabit Society’) e la Comunicazione sul decennio digitale (cd. “Digital compass”).

Gli obiettivi che la strategia si propone di raggiungere attraverso il bonus internet sono almeno quattro:

  • migliorare le competenze informatiche dei cittadini
  • digitalizzare i servizi pubblici
  • migliorare il rapporto tra le imprese e il digitale
  • creare infrastrutture digitali non solo sicure, ma anche sostenibili

A tale proposito, ecco un video di Key4Biz, quotidiano di digital economy,  che mostra come si esprimeva il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao la scorsa primavera: 

Bonus internet per le aziende

Il bonus internet nel 2022 è destinato solo ai titolari di partita Iva, nello specifico a piccole e medie imprese fino a 250 dipendenti regolarmente iscritte al REA, il Registro delle imprese:

La platea che, a seconda della tipologia e dell’importo del voucher che verrà richiesto, potrà variare da un minimo di 850.000 a un massimo di 1.400.000 imprese beneficiarie

Ogni azienda può chiedere un solo bonus internet anche in caso di sedi multiple e impegnarsi a stipulare un contratto con il gestore del servizio della durata compresa tra 18 e 36 mesi.

L’ammontare del voucher che le aziende riceveranno è compreso tra 300 e 2mila euro, ma ulteriori 500 euro potranno essere erogati se si passa a connessioni a 1 Gbit/s, in modo da coprire la maggior parte dei costi.

In particolare, il bonus internet ammonta a:

  • 300 euro per installazioni internet tra 30 Mbit/s e 300 Mbit/s; o tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s, soltanto previa stipulazione di un contratto internet di minimo 18 mesi e massimo di 36
  • 500 euro per connessioni a 1 Gbit/s; per connessioni tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s soltanto previa stipulazione di un contratto di fornitura di minimo 18 mesi e massimo di 36
  • 2.000 euro per connessioni di velocità superiore a 1 Gbit/s 
  • 2.500 euro per connessioni superiori a 1 Gbit/s e copertura di parte dei costi installazione

I requisiti per richiedere il bonus internet. I dettagli saranno resi noti nel prossimo Decreto Attuativo del Ministero, ma possiamo già anticipare che, date le risorse non infinite messe a disposizione, avranno la precedenza le aziende che richiedono il bonus per attivare la connessione internet alla migliore velocità disponibile presso l’edificio in cui hanno sede – può essere un miglioramento del servizio già esistente oppure un’attivazione ex novo.

Chi aderisce al bonus internet?

Per ora, gli operatori accreditati che aderiscono al bonus internet 2022 sono i seguenti dodici:

  • Telecom Italia Spa
  • Interfibra Srl
  • Wind Tre Spa
  • Tiscali Italia Spa
  • Vodafone
  • Fastweb
  • Mynet srl
  • Sinergia Telecomunication srl
  • Fidoka Srl
  • Telco&Media Srl
  • Bbbell Spa
  • Global Com Basilicata Srl

Secondo i dati riportati da Il Sole 24 Ore, per il bonus internet dell’anno scorso gli italiani hanno scelto un gestore telefonico in particolare, la Tim. Vittorio Colao ha infatti evidenziato alla Camera che:

Il 76% del richiesto è arrivato da un operatore, il 20% ripartito tra secondo, terzo e quarto, il rimanente tra tutti gli altri. 

Come richiederlo?

Le aziende che intendono avvalersi del bonus internet 2022 devono inoltrare direttamente la domanda – i privati cittadini, invece, potevano rivolgersi personalmente al gestore telefonico.

Le modalità per inoltrare la domanda per il bonus internet non sono ancora rese note: al momento si sa soltanto che sarà Infratel Italia, società in-house del MISE e parte del Gruppo Invitalia, a gestire il tutto ed erogare gli importi.

Dal momento in cui si apriranno le domande, le aziende avranno un anno di tempo per richiedere il voucher internet, ma attenzione: le risorse messe a disposizione non sono infinite e i bonus verranno erogati solo fino a esaurimento delle stesse!

Bonus internet e smart working

Sarebbe facile pensare che con la proroga dello stato di emergenza e dello smart working fino al 31 marzo 2022 siano confermate anche le agevolazioni relative o erogati specifici bonus internet per chi, volente o nolente, deve lavorare da casa.

Ma non è così. I lavoratori in smart working non potranno avvalersi di nessun bonus internet perché, come già detto, quest’anno spetta alle aziende; inoltre, il Governo ha cancellato, tra gli altri, anche il bonus smart working. Richiedibile solo dalle aziende, agevolava l’acquisto di strumentazione per rendere gli uffici improvvisati a casa confortevoli, per esempio, tramite specifiche sedie ergonomiche o un tipo di illuminazione non dannosa per la vista.

Bonus internet anche per i privati?

Una bella nota dolente perché il bonus internet per i privati ha ormai chiuso i battenti, dopo l’insuccesso dell’anno scorso.

Infatti, ha richiesto i voucher internet un numero molto inferiore di cittadini rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato (circa il 50% in meno), facendo restare inutilizzati ben 93 milioni di euro

A questo, si è aggiunto il numero delle richieste scartate, quasi 600, a causa di alcune clausole contrattuali o dispositivi tecnologici che non rispettavano i requisiti previsti dal precedente bonus internet e PC.

I fondi avanzati, comunque, non sono andati sprecati perché sono stati aggiunti ai 516 milioni inizialmente previsti dal Governo e destinati alle imprese, facendo così salire l’ammontare totale a 609 milioni.

Avviato nel novembre 2020 e conclusosi lo scorso 9 novembre, questo bonus internet era destinato alle famiglie con ISEE inferiore a 20mila euro.

Oltre ai servizi di connettività, il bonus internet per le famiglie comprendeva anche l’acquisto di PC e tablet e gli importi erano così distribuiti:

  • da 200 a 400 euro per l’attivazione o il miglioramento della connessione internet
  • da 100 a 300 euro per acquistare PC o tablet

Bonus internet per anziani e disabili

Al di là del risultato deludente dell’anno scorso, nel 2022 rimangono comunque alcune categorie di cittadini che hanno diritto, se non a un vero e proprio bonus internet, a diversi tipi di agevolazioni al riguardo: i disabili, gli anziani e le famiglie con Isee inferiore a 8.112,33 euro.

Anziani e famiglie in difficoltà economica. L’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha varato una serie di misure a favore di questi cittadini, misure che riguardano proprio la telefonia e la connessione internet come strumento per richiedere soccorso e che prevedono 30 minuti di telefonate gratuite al mese e lo sconto del 50% sul canone – l’agevolazione è disponibile solamente tramite Tim.

Chi possiede la Social Card, invece, può richiedere a Tim un abbonamento telefonico a 14,69 euro al mese Iva inclusa, ma attenzione, perché questa agevolazione non è cumulabile con le due nominate poco sopra!

Sordi e ciechi. Le persone con sordità o cecità parziale o totale e/o i nuclei familiari di cui fanno parte possono scegliere, al posto del bonus internet, una delle seguenti agevolazioni a seconda delle proprie esigenze:

  • canone mensile flat o semiflat residenziale per telefono e internet scontato del 50%
  • canone internet per navigazione da postazione fissa al 50% in meno
  • 180 ore mensili di navigazione per quanto riguarda le offerte a consumo

L’Agcom rende noto che è l’utente stesso che deve inoltrare domanda all’operatore con cui vuole avvalersi delle agevolazioni, allegando semplicemente la certificazione medica che attesta la disabilità. Le agevolazioni partono dal giorno in cui viene inoltrata la domanda.

Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali e relazioni istituzionali dell’AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, si è detto molto soddisfatto delle agevolazioni introdotte, ma ha sottolineato anche la necessità di estendere queste ed eventuali bonus internet anche ad altre categorie di disabili, come coloro affetti da sclerosi multipla:

Partendo dai dati del Barometro della SM 2021 e prendendo la sclerosi multipla come modello di disabilità e di patologia complessa, abbiamo prodotto evidenze a sostegno di questa necessità non più rimandabile. […] garantire l’accesso ai servizi telefonici e digitali significa mettere in condizione i cittadini di fruire di diritti fondamentali, non solo l’inclusione sociale ma anche la salute e il lavoro.

Vi terremo dunque aggiornati nel caso di ulteriori aggiunte o cambiamenti alle agevolazioni e al bonus internet di cui abbiamo discusso nell’articolo.

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