Cedolare secca e detrazioni figli a carico: ecco quali sono e quanto alla fine risparmi

Ecco quali sono le agevolazioni previste per cedolare secca e detrazioni figli a carico. E soprattutto quando convengono per il tuo modello 730.

Prima di parlare di cedolare secca e detrazioni figli a carico, partiamo con questa premessa. Per il tuo 730 hai ancora tempo fino al 30 settembre 2022.

Ma anche se hai ancora davanti diversi mesi, è meglio sapere il prima possibile quali sono le detrazioni che puoi richiedere nel tuo modello 730, altresì chiamata Dichiarazione dei Redditi.

Ci sono un sacco di agevolazioni che puoi sottoscrivere, come appunto la cedolare secca e le detrazioni figli a carico.

In molti però sopravvalutano queste agevolazioni, perché la loro capacità di risparmio fiscale può ridursi a seconda di chi la richiede. O addirittura essere controproducente, ma per fortuna solo in certi casi.

Vedremo meglio ora come funzionano, e quando conviene richiedere cedolare secca e detrazioni figli a carico per il tuo modello 730.

Cedolare secca e detrazioni figli a carico: quali sono

Avevamo visto in due articoli precedenti il funzionamento di cedolare secca e detrazioni figli a carico, in particolare su qual è il contratto d’affitto più conveniente e su come fare col modulo 730 per le detrazioni sugli asili nido.

Riassumendoli, si tratta di due agevolazioni fiscali che puoi richiedere se sei affittuario e se hai dei figli a carico.

Nel primo caso, dovrai aver provveduto a siglare un contratto di locazione con cedolare secca.

Mentre per le detrazioni figlio a carico dovrai avere un figlio (anche in affido o in adozione) a tuo carico e abitante all’interno del tuo nucleo familiare.

In quel caso, a seconda dell’età e della numerosità della tua prole, potrai avere sul tuo Modello 730 la possibilità di detrarre dalle tasse una serie di spese.

Ad occhio con queste due agevolazioni, cedolare secca e detrazioni figli a carico, potresti ottenere un sacco di soldi indietro dall’Agenzia delle Entrate.

Ed è vero, ma non per tutti!

Anzi, per la maggior parte, a seconda del calcolo, può non convenire affatto.

Cedolare secca: ecco quanto risparmi

In merito ai vantaggi di cedolare secca e detrazioni figlio a carico, bisogna intanto vedere cosa garantiscono.

Nel caso della cedolare secca, è possibile accedere ad un’aliquota, ma a seconda del contratto la percentuale cambia:

  • 21% in caso di contratti a canone libero,
  • 10% in caso di contratti concordati.

A livello di soldi però il risparmio è abbastanza misero se lo richiedi per un contratto a canone libero:

  • 150 euro se hai un reddito tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
  • 300 euro se hai un reddito inferiore a 15.493,71  euro.

Aumenta leggermente nel caso di contratto concordato:

  • 247 euro se hai un reddito tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
  • 495 euro se hai un reddito inferiore a 15.493,71 euro.

Ma questo aumento del risparmio con la cedolare secca sarà disponibile solo se avrai modo di stipulare un contratto concordato. E, stando a quanto disposto dall’art. 2, co. 3 e all’art. 4 co. 2 e 3 della Legge n. 431/98, si dovrà stipulare un contratto concordato solo previ accordi definiti in sede locale tra le organizzazioni della proprietà edilizia e quelle dei conduttori.

Mentre nel caso delle detrazioni figli a carico, la situazione è ancora più complessa.

Detrazioni figli a carico: ecco quanto risparmi

Dopo aver visto la situazione sulla cedolare secca, ora vediamo in merito alle detrazioni figli a carico.

Secondo l’articolo 12 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, è possibile richiedere sconto teorico sull’imposta pari a un minimo di 950 euro, a figlio.

Non sembra poco. In realtà lo può diventare, perché:

  • se entrambi i genitori hanno il Modello 730, verrà ripartito al 50% per ognuno;
  • se c’è una separazione/divorzio in corso, andrà al genitore affidatario.

Ci sono inoltre delle condizioni specifiche per arrivare ad un aumento della detrazione, ma non sempre è fattibile.

A titolo d’esempio, se hai figli con un’età inferiore a tre anni, puoi avere fino a 1.220 euro di detrazioni figli a carico, a testa. Se soffrono di patologie disabilitanti, passa a 1.620 euro (o 1.350 in caso di età superiore ai 3 anni).

E hai la maggiorazione fissa di 200 euro se hai più di tre figli a carico.

Per arrivare pertanto a cifre importanti, tipo 4.000 euro, dovrai avere almeno tre figli, di cui uno con età inferiore a 3 anni.

E constatando che in Italia ci sono 1,29 figli per donna, secondo un’indagine ISTAT, la stragrande maggioranza riceverà delle detrazioni figli a carico da 950 euro.

Ovviamente se il reddito glielo permette, perché superando già i 30.000 euro annui di reddito, si può perdere anche il 10-20% della detrazione, a causa della progressione IRPEF.

O peggio finire per dover ridare indietro le detrazioni fiscali, cedolare secca e detrazioni figlio a carico comprese.

Cedolare secca e detrazioni figli a carico: ecco come evitare brutte sorprese

Se vuoi evitare brutte sorprese per cedolare secca e detrazioni figli a carico in sede di Modello 730, ti suggerisco di fare attenzione ai casi limite, cioè quando rischi di perdere le detrazioni e addirittura ci rimetti.

Nel caso della cedolare secca, il rischio è quello di ritrovarsi a non poter accedere all’accumulo, se hai subìto diversi trasferimenti nel corso dell’anno e sei passato a diversi contratti di locazione. Dovrai scegliere solo quello più conveniente per te.

A quello si aggiunge anche il requisito fondante della “prima abitazione“, ovvero che tu autocertifichi che stai usando quell’abitazione come sola ed unica residenza. Dovrai regolarti anche con l’Ufficio Anagrafe in questo caso, se non hai provveduto a registrare la tua nuova residenza.

Nel caso delle detrazioni figli a carico, il principale rischio è nel superamento del nuovo limite reddituale per i soggetti a carico:

  • 2.840,51 euro senza limiti di età;
  • 4.000 euro fino a 24 anni.

Se il familiare ha da poco superato la soglia massima, e ha già ottenuto delle detrazioni figli a carico, sarà costretto a restituire gli importi, in sede di conguaglio di fine anno. Praticamente, oltre ad aver preso meno soldi, tocca restituirli.

Se non sei a rischio in nessuna di queste situazioni, e vuoi procedere alla compilazione perché sei in una condizione di vantaggio, allora passiamo a come riportarle nel Modello 730.

Cedolare secca e detrazioni figli a carico: come riportarle nel tuo Modello 730

Per procedere alla registrazione della cedolare secca e detrazioni figli a carico, bisognerà provvedere alla compilazione dei seguenti righi della sezione V del tuo Modello 730, nel caso della cedolare secca:

  • rigo E71 o E72 se per gli inquilini con contratto di locazione,
  • rigo E71, cod. 1 se per abitazione principale,
  • rigo E71, cod. 3 se per giovani tra 20 e 30 anni,
  • rigo E8/E10, cod. 18 se per studenti universitari fuori sede.

Ovviamente servirà anche il contratto di locazione registrato (o sottoscritto dalle organizzazioni sindacali se concordato) e anche l’autocertificazione per l’utilizzo dell’immobile come abitazione principale.

Nel caso delle detrazioni figli a carico, dovrai compilare i righi 2-5 del prospetto “Familiari a carico“, e le relative caselle:

  • F1 se trattasi di primo figlio,
  • F per i figli successivi al primo,
  • D se figlio con disabilità.

Più riportare, nelle colonne da 4 a 7:

  • codice fiscale del figlio a carico,
  • numero di mesi a carico (anche prima dei tre anni d’età),
  • percentuale di detrazione (100%, 50%, 0%).
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