Contributi a fondo perduto 2022: a che punto siamo?

Che fine hanno fatto i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni ter? Ecco a che punto siamo con i provvedimenti e quando arrivano i pagamenti.

Che fine hanno fatto i contributi a fondo perduto 2022 previsti dal decreto Sostegni ter? Il Governo aveva promesso aiuti per tutte le attività economiche che avevano subito i danni della pandemia, le chiusure e le restrizioni. A che punto siamo con i provvedimenti e con i pagamenti?

Il problema, in realtà, sta a monte: dalla sua approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 27 gennaio scorso, il decreto Sostegni ter non è più stato preso in mano. Ne deriva che tutto il pacchetto di contributi a fondo perduto per le discoteche, per la ristorazione, per il commercio al dettaglio, per i parchi tematici, per il settore wedding e tutti gli aiuti che erano stati approvati sono rimasti sulla carta.

Dunque la domanda da porsi non è “quando arrivano i pagamenti”, bensì “che fine hanno fatto” i contributi a fondo perduto 2022 previsti dal decreto Sostegni ter?  Cerchiamo di capire che cosa sta succedendo e come si potrebbe sbloccare la situazione, mentre a farne le spese – per l’ennesima volta – sono i lavoratori. 

Contributi a fondo perduto 2022 nel Sostegni ter: che fine hanno fatto?

Si è parlato a gran voce dei contributi a fondo perduto in arrivo nel 2022 grazie al decreto Sostegni ter: un pacchetto di aiuti per diversi miliardi di euro, senza necessità di un nuovo scostamento di bilancio.

Il primo provvedimento approvato dal Governo nel 2022, appunto il Sostegni ter, era volto a sostenere tutte le attività economiche e produttive che hanno subito duramente la crisi economica e le restrizioni e/o chiusure causa Covid-19. Pertanto, gli aiuti erano considerati “urgenti e necessari”, ma ad oggi sono rimasti solo sulla carta.

Nel video che proponiamo di seguito, facciamo il punto sulla situazione delle imprese dopo il decreto Sostegni ter: le sfide, le incognite e le speranze per il futuro. Quali sono gli aiuti approvati e per quale motivo non è ancora possibile richiederli. 

L’agenda del Governo è davvero ricca di impegni in questo periodo: non solo lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia, ma anche il caro prezzi con la benzina e il diesel schizzati alle stelle, oltre a tutte le materie prime irreperibile e alla minaccia di un nuovo sciopero da parte dei camionisti che mette a rischio il trasporto delle merci su gomma.

In agenda erano rimasti anche gli Ecobonus auto elettriche 2022, anch’essi in stallo e in fase di definizione dopo l’approvazione del Decreto Energia. Per quanto riguarda gli incentivi auto elettriche, però, è stato fissato un termine ultimo per l’approvazione del decreto: entro e non oltre il 31 marzo 2022.

Per i contributi a fondo perduto, invece, il decreto Sostegni ter non riporta alcuna scadenza: dunque, staremo a vedere quando potrebbero arrivare i decreti attuativi degli aiuti tanto “urgenti e necessari” per sostenere le nostre attività economiche.

Contributi a fondo perduto 2022: cosa sta succedendo?

Per quale motivo non si vede ancora l’ombra dei pagamenti dei contributi a fondo perduto? Perché non è ancora possibile inoltrare le domande all’Agenzia delle Entrate? Ma soprattutto, a più di un mese di distanza dalla pubblicazione del decreto Sostegni ter, che cosa sta succedendo alla macchina statale?

Purtroppo ancora nulla è stato fatto, in concreto, per dare attuazione a questi contributi a fondo perduto che sono in attesa di decreto attuativo. Moltissime attività economiche che speravano di ottenere i soldi in tempi rapidi, sono ancora in attesa di qualcosa che non esiste. O meglio esiste, ma solo sulla carta.

E mentre i prezzi delle materie prime aumentano, l’energia elettrica e il gas puntano al rialzo di giorno in giorno, ci si interroga sul futuro. Come potranno reagire le nostre imprese a questa crisi? Sappiamo bene che se le imprese arrancano, l’economia non può che peggiorare…

Il decreto Sostegni ter, in effetti, conteneva tutta una serie di aiuti destinati a una platea vastissima di destinatari che sarebbero stati assolutamente necessari già alcuni mesi fa. Ad oggi le difficoltà sono sempre più tangibili e il ritardo nell’adozione dei provvedimenti è intollerabile.

Vediamo adesso chi potrà ottenere (speriamo nel più breve tempo possibile) i nuovi aiuti, sottoforma di contributi a fondo perduto.

Contributi a fondo perduto – Sostegni ter: a chi spettano?

Torniamo al testo del decreto Sostegni ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio scorso. Il provvedimento ha previsto l’erogazione di un pacchetto di contributi a fondo perduto destinati a tutte quelle attività che, a causa delle restrizioni natalizie e non solo, hanno subito delle perdite e dei danni economici. 

Tra i requisiti di accesso agli aiuti, quindi, non vi è solo la considerazione delle perdite di fatturato effettive sostenute dalle attività, ma anche la differenziazione dei codici ATECO delle attività che avrebbero potuto beneficiare dei contributi a fondo perduto.

A chi spettano, quindi, i nuovi aiuti? In primis alle discoteche e alle sale da ballo (o similari): queste attività sono state costrette a chiudere i battenti a partire dal 30 dicembre 2021 fino al 31 gennaio 2022 secondo il decreto Festività. Termine poi allungato fino al 10 febbraio 2022.

In generale, comunque, i contributi a fondo perduto spettano a tutte le attività che sono rimaste chiuse per almeno 100 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021.

Un altro pacchetto di aiuti era invece destinato al commercio al dettaglio, differenziato per codici ATECO, con un fatturato complessivo non superiore a 2 milioni di euro nel 2019.

E ancora: contributi a fondo perduto anche per le attività di ristorazione e bar, catering, organizzazione di eventi, settore wedding e HO.RE.CA. Aiuti anche per il settore del turismo, le agenzie di viaggio e i tour operator. Per le associazioni sportive, per i gestori delle piscine, i parchi tematici, gli acquari, i parchi geologici e i giardini zoologici. Contributi e bonus per il settore audiovisivo e per il cinema.

Infine, nuovi contributi a fondo perduto anche per il settore tessile, della moda, calzaturiero, articoli di abbigliamento e articoli in pelle.

Contributi a fondo perduto 2022: quali sono gli importi?

E dopo aver ricordati quali sono i beneficiari dei diversi contributi a fondo perduto previsti per il 2022, andiamo a rivedere quali sono gli importi fissati dal decreto Sostegni ter. 

Per le discoteche, le sale da ballo e le attività rimaste chiuse per almeno 100 giorni era previsto un importo iniziale a partire da 1.000 euro. In seguito è stata introdotta una maggiorazione per le discoteche e attività similari fino a di 25.000 euro, ridotta poi a 8.661 euro. Le risorse a disposizione, in ogni caso, sono pari a 20 milioni di euro.

Le attività di commercio al dettaglio – stando all’ultima comunicazione del MISE- avranno diritto a contributi a fondo perduto – calcolati tramite percentuali – nel limite di 200 milioni di euro di risorse. Tra i requisiti per ottenere questi aiuti vi è l’elenco dei codici ATECO beneficiari, oltre alla specificazione del requisito di perdite (non inferiore al 30% nel confronto tra 2020 e 2019). 

Per quanto riguarda il settore wedding, invece, le risorse a disposizione ammontano a 40 milioni di euro, mentre 20 milioni saranno destinati ai parchi tematici. Per poter richiedere i ristori, però, le attività devono aver conseguito perdite per almeno il 40% dei ricavi.

Ulteriori risorse vengono messe a disposizione anche per le attività e associazioni sportive (non si tratta di un bonus collaboratori sportivi): ai gestori delle piscine o di altre strutture.

Infine, è previsto un ultimo fondo da 20 milioni di euro per garantire sostegno alle associazioni che hanno sostenuto spese sanitarie legate alla sanificazione o alla protezione dal Covid-19.

Per conoscere esattamente gli importi dei contributi a fondo perduto 2022, comunque, occorre attendere la pubblicazione dei relativi decreti attuativi per ciascuno dei settori interessati.

Contributi a fondo perduto 2022: quando arrivano i pagamenti?

La macchina organizzativa è ancora in stallo: che cosa manca per dare il via alle domande e per ricevere i pagamenti? 

Consideriamo che il decreto Sostegni ter ha agito in due direzioni: da un lato ha ampliato e riproposto dei contributi a fondo perduto già esistenti in passato; mentre dall’altro lato ha introdotto nuovi aiuti per diverse attività produttive.

In realtà, prima ancora di pensare ai pagamenti e alle domande degli aiuti, bisognerebbe emanare i decreti attuativi che necessitano diverse tipologie i contributi a fondo perduto: ne occorrerebbe almeno uno per ciascun settore produttivo. Non sempre occorre scriverne di nuovi: per esempio, per il settore wedding e organizzazione di eventi – i cui aiuti sono già stati proposti nel decreto Sostegni – l provvedimento è stato pubblicato il 19 febbraio scorso.

Sui 18 decreti attuativi necessari per rendere effettive tutte le misure inserite nel decreto Sostegni ter, a più di un mese di distanza dall’entrata in vigore del provvedimento è stato emanato un unico decreto: si tratta dell’acquisto di mascherine ffp2 destinate alle scuole.

Inoltre, sin dal mese di luglio siamo in attesa di un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che chiarisca le modalità di presentazione delle domande relative agli aiuti previsti per il 2021. Un meccanismo che procede a rilento e che mette a rischio moltissime imprese.

Contributi a fondo perduto 2022: che beffa per le attività…

Purtroppo, le tempistiche per l’approvazione dei decreti attuativi si stanno allungando molto più del previsto e l’assenza di un termine ultimo per la loro adozione complica ulteriormente il processo.

Senza decreti attuativi e senza chiarimenti sulle modalità di presentazione delle domande, è impossibile anche ipotizzare quando potrebbero arrivare i pagamenti. Solitamente questi ultimi vengono erogati a non meno di due settimane di distanza dalle presentazioni delle domande, considerando i controlli e le verifiche necessarie per avviare la procedura di pagamento. 

Sicuramente gli aiuti “urgenti e necessari” previsti dal decreto Sostegni ter hanno perso queste loro caratteristiche proprio perché adottati con grave ritardo.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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