Direttiva case green, arrivano i nuovi bonus edilizi: come cambiano nel 2025

Novità sulla direttiva case green. Presto una revisione delle agevolazioni, a partire dallo stop delle caldaie a gas fino a nuovi bonus.

Giovedì 7 dicembre, Commissione, Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo su quella che ormai siamo abituati a chiamare direttiva case green.

È tempo, infatti, di ragionare sulle regole per migliorare le performance energetiche degli edifici. Gli obiettivi sono ambiziosi: l’Ue spinge per ridurre il risparmio medio di energia degli edifici residenziali più inquinanti e per nuovi edifici a emissioni zero entro il 2030.

Si preannuncia, dunque, un nuovo periodo di revisione delle agevolazioni e degli incentivi. Diverse sono le novità derivanti dalla nuova direttiva e se da un lato sono previste nuove agevolazioni, dall’altro vengono stabiliti anche divieti, come quello sull’acquisto di caldaie autonome alimentate con combustibili fossili.

Ma cosa succederà, dunque, nei prossimi anni? E quali sono i nuovi obblighi che riguardano anche il nostro Paese?

Addio agevolazioni per le caldaie a gas: da quando e perché

La direttiva case green mira ad abbassare le emissioni delle abitazioni in tutta Europa, con l’obiettivo di arrivare al 2050 a immobili che producono zero emissioni.

È proprio su questo principio che si fonda lo stop delle agevolazioni per l’acquisto di caldaie alimentate con combustibili fossili (caldaie a gas). Si tratta di una delle misure sulle case green sulla quale si è giunti a un accordo il 7 dicembre a Bruxelles.

Ma cosa implica questa misura? A partire dal 2040 non sarà più possibile produrre o vendere caldaie di questo tipo. Una novità che ha spiazzato i cittadini italiani, i quali hanno cominciato a temere di dover procedere al più presto con la sostituzione della propria caldaia a gas. È, però, importante evidenziare che non sono previste sanzioni o obblighi di sostituzione per coloro che ne possiedono già una.

Tuttavia, ancor prima dell’introduzione del divieto di produzione e vendita, gli Stati membri non potranno più erogare agevolazioni fiscali per l’acquisto di caldaie a gas alimentate a combustibili fossili. Il divieto, infatti, si concretizzerà già a partire dal 2025.

Leggi anche: Bonus Caldaia 2023, ecco tutte le detrazioni in vigore per sostituire il vecchio impianto

Ecobonus confermato fino a dicembre 2024

Proprio in merito alle agevolazioni per l’acquisto di caldaie alimentate con combustibili fossili, va ricordato che oggi l’Ecobonus è al 50% per le caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A e al 65% per gli impianti che sono dotati anche di sistemi di termoregolazione evoluti.

Per il momento, tali sconti rimangono confermati fino al 31 dicembre 2024. Da quel momento, però, ci si aspetta una completa revisione degli incentivi e delle agevolazioni edilizie.

Ciò significa non solo modifiche o divieti, come abbiamo visto, ma anche probabilmente nuove agevolazioni in arrivo per risparmiare su scelte più ecologiche.

Nuovi bonus e incentivi in arrivo

Considerando il divieto degli sconti fiscali per le caldaie a gas, gli incentivi nei prossimi anni potrebbero virare verso soluzioni più ecologiche, in linea con il concetto di casa green.

Per esempio, i nuovi bonus o sconti fiscali potrebbero riguardare apparecchi alimentati dai cosiddetti gas verdi, gas che vengono prodotti da fonti rinnovabili o processi a basse emissioni di carbonio. Ne sono un esempio idrogeno e biometano, i quali giocano un ruolo importante nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e nel contrasto ai cambiamenti climatici.  

Non solo, perché la direttiva case green ha confermato anche la possibilità di incentivi per sistemi ibridi, progettati per sfruttare i vantaggi di due o più tecnologie diverse al fine di ottenere un sistema più efficiente e flessibile.

È il caso, per esempio, della combinazione caldaia e pompa di calore che ha rappresentato proprio una delle tecnologie chiave del Superbonus negli ultimi anni.

Obbligo dei pannelli solari: trovato l’accordo

Oltre a stabilire alcune prime linee guida per la rivisitazione dei bonus edilizi, l’accordo ha permesso anche di trovare una soluzione per punti che, finora, avevano scaturito opinioni discordi.

È il caso dell’obbligo dell’installazione di pannelli solari sugli edifici. Tale norma, infatti, era stata presentata a marzo imponendo l’obbligo di installazione su tutti gli edifici, in costruzioni o già esistenti, qualora l’operazione fosse stata ritenuta conveniente.

Un obbligo serrato che aveva sollevato diverse opposizioni e su cui a Bruxelles si è deciso di muovere qualche passo indietro. Ora, infatti, l’obbligo non vige per tutti gli edifici, bensì solo sugli edifici non residenziali con una certa metratura.

Inoltre, sono state rese anche più morbide le normative sui cosiddetti mutui green, i prodotti finanziari progettati per sostenere e incentivare investimenti e progetti orientati alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica.

In merito, il provvedimento elimina l’obbligo per le banche di mettere a disposizione tali prodotti finanziari. Queste ultime, infatti, verranno solo incentivate a farlo.

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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