INPS, Assegno Unico: scatta l’aumento del 50% con questa soglia ISEE. Ecco a chi spetta

Assegno Unico INPS modificato dal Governo Meloni. la Legge di Bilancio 2023 apporta un aumento del 50% dell’importo e nuovi limiti ISEE. Ecco nel dettaglio tutte le modifiche e a chi spetta.

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Assegno Unico INPS modificato dal Governo Meloni. La Legge di Bilancio 2023 apporta un incremento del 50% dell’importo e modifica i limiti ISEE.

La bozza della Legge di Bilancio 2023 presentata nei giorni scorsi prevede una serie di cambiamenti sull’agevolazione entrata in vigore il 1° marzo 2022.

La misura ha avuto e ha tutt’ora l’obiettivo principale di sostenere le famiglie con figli a carico ed ha assorbito in essa una serie di misure erogati fino a febbraio 2022.

Il governo di centro destra guidato dalla premier Meloni ha comunicato che nella nuova Legge di Bilancio 2023 è previsto un pacchetto di aiuti che vale circa 1,5 miliardi.

E fra i tanti incentivi previsti a sostegno delle famiglie italiane, ormai allo stremo delle forze per i numerosi rincari dovuti alle conseguenze della crisi internazionale tra Russia e Ucraina, c’è l’aumento dell’importo del 50% dell’Assegno Unico.

Secondo quanto presentato nella bozza della Legge di Bilancio 2023, infatti, da gennaio 2023 sarà riconosciuto dall’INPS un aumento dell’Assegno a determinati nuclei familiari titolari di un ISEE non sia superiore ai 40mila euro.

Ormai lo sanno tutti che l’Assegno Unico è un’agevolazione che spetta ai nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni, mentre per i figli a carico disabili non è previsto alcun limite di età.

Esso spetta a partire dal 7° mese di gravidanza e fino al raggiungimento della maggiore età cioè i 18 anni, in alcuni casi come abbiamo detto viene erogato fino al ventunesimo anno di età se il figlio a carico svolge un’attività lavorativa con reddito annuo inferiore agli 8.000 euro all’anno, frequenta corsi di formazione professionale o di laurea, risulta disoccupato o in cerca di lavoro oppure svolge servizio civile.

Ma vediamo nel dettaglio chi sarà interessato dall’aumento e qual è la nuova soglia ISEE da rispettare per ricevere mensilmente dall’INPS il pagamento delle somme spettanti a titolo di Assegno Unico.

INPS, Assegno Unico: scatta l’aumento del 50% con questa soglia ISEE. Ecco a chi spetta

 Per molte famiglie arrivano ottime notizie dalla Bozza della Legge di Bilancio 2023. Soprattutto dal lato dell’Assegno Unico.

È previsto infatti un aumento del 50% dell’importo a cui si ha diritto. Un incremento che partirà da gennaio 2023 è verrà corrisposto dall’INPS ai nuclei familiari con almeno tre figli a carico, purché almeno uno abbia un’età sotto i tre anni.

Tra le novità anche una nuova soglia ISEE da rispettare: non superiore a 40mila euro.

Sempre nell'articolo 65 della bozza della Legge di Bilancio si legge che per i nuclei familiari con figli a carico di età inferiore ad un anno, gli importi, sono incrementati del cinquanta per cento.

La novità rispetto al testo approvato in CDM è la presenza di un limite ISEE per le famiglie numerose.

In estrema sintesi, la misura subirà un aumento del 50% degli importi nel primo anno di vita del bambino, ma lo stesso aumento spetterà ai nuclei familiari numerosi con tre o più figli.

Attenzione però a non fare confusione perchè in questo caso l’aumento spetta soltanto se il nucleo familiare non supera i 40.000 euro l'anno.

 INPS, Assegno Unico: quali sono i nuovi importi erogati da gennaio 2023

Da gennaio 2023, l’Assegno unico INPS introdotto a marzo 2022 subirà un aumento negli importi.

Attualmente per ogni figlio minorenne o con disabilità l’importo erogato è di 175 euro mensili per Isee fino a 15mila euro.

Ma la somma tende a ridursi man mano che sale la cifra ISEE del richiedente, fino a raggiunge un minimo di 50.

Con la nuova Legge di Bilancio la cifra, per le categorie indicate salirà da 50 a 75 euro, mentre l’importo massimo erogato dall’INPS salirà da 175 a 262,5 euro al mese.

Anche l’importo dell’Assegno Unico a partire dal 2023 cambierà di importo, non soltanto per effetto della Legge di Bilancio 2023, ma anche grazie alla rivalutazione del 7,3% dovuta all’inflazione.

L’importo massimo per effetto della rivalutazione dovrebbe passare da 175 a 187,77 euro. Ad aumentare anche l’importo minimo, cioè dai 50 euro attuali si passerà a 53,65 euro, cioè un aumento di 3,65 euro.

Per alcuni questi aumenti Potrebbero sembrare cifre irrisorie ma non è cosi. Grazie all’Assegno Unico si è contributo a ridurre il rischio di povertà degli under 14 di circa 3,8 punti percentuali e di 2,5 tra i giovani dai 15 ai 24 anni.

Ogni anno infatti secondo i dati diffusi dall’Istat l’Assegno Unico apporta nelle tasche degli italiani importi tra i 1.714 e i 1.949 euro. 

Assegno Unico INPS, maggiorazioni per figli disabili

La Bozza della nuova Legge di Bilancio 2023 conferma e rende ancora più solide le maggiorazioni per figli a carico se disabili.

Se nel nucleo familiare sono presenti figli disabili si avrà diritto per figli minori o maggiorenni con età sotto i 21 anni, ad una maggiorazione tra i 85 a 105 euro a seconda della disabilità del ragazzo.

L’importo della maggiorazione sale fino a 120 euro mensili per i nuclei familiari con ISEE superiore 25.000 euro.

Se i figli disabili hanno più di 21 anni, si applicano gli stessi importi fissati dall’INPS per i figli minorenni ma senza maggiorazione.