Il calcio italiano deve fare i conti con un nuovo scandalo calcioscommesse. Ad essere finiti sotto inchiesta per aver effettuato delle puntate illegali sono Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, ma ad essere direttamente coinvolti potrebbero essere anche diversi altri calciatori del campionato italiano. Ecco cosa rischiano i tre giocatori indagati.
Scandalo scommesse: il contenuto dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva
Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo sono indagati per lo scandalo calcioscommesse. Dopo le ultime anticipazioni di Fabrizio Corona, al centro della bufera oltre al centrocampista della Juventus sono finiti anche l’ex attaccante della Roma e l’ex calciatore del Milan, con questi ultimi due che hanno dovuto abbandonare il ritiro dell’Italia in seguito al blitz della polizia a Coverciano nella serata di giovedì 12 ottobre.
Le squadre proprietarie dei cartellini dei giocatori in questione, ovvero Juventus, Aston Villa e Newcastle, non dovrebbero correre particolari rischi in quanto lo scandalo è relativo non alla vendita di partite ma a puntate illegali su risultati sportivi effettuate in maniera esclusiva dai diretti interessati. La situazione cambia ovviamente se si parla invece dei giocatori indagati, che per la violazione dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva rischiano di incorrere in sanzioni pesantissime soprattutto dal punto di vista sportivo.
L’articolo in questione evidenzia l’assoluto divieto per i tesserati di società che appartengono al settore professionistico di effettuare o di accettare scommesse sia direttamente che indirettamente:
Ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA.
Di conseguenza, un tesserato è ovviamente soggetto anche al divieto di effettuare scommesse su gare delle competizioni in cui si trova la propria squadra. Inoltre, coloro che dovessero venire a conoscenza di tali irregolarità hanno l’obbligo di denunciare immediatamente la cosa alla Procura Federale. Questo quanto recita il comma 5 dell’articolo 24:
Il mancato adempimento di tale obbligo comporta la sanzione della inibizione o della squalifica non inferiore a sei mesi e dell’ammenda non inferiore ad euro 15.000.
Cosa rischiano Fagioli, Tonali e Zaniolo nell’ambito dello scandalo calcioscommesse
Alla luce dell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva viene ora naturale interrogarsi sulle possibili sanzioni che potrebbero essere inflitte a Nicolò Fagioli, a Sandro Tonali e a Nicolò Zaniolo.
Come detto poco sopra, i giocatori di Juventus, Newcastle e Aston Villa possono incorrere in sanzioni sportive estremamente dure e severe. Per il momento la Procura Federale ha aperto un fascicolo parallelo alle indagini che sta già svolgendo la Procura di Torino. Stando a quanto contenuto nell’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva i tre giocatori rischiano, in caso di accertata colpevolezza, almeno tre anni di squalifica dai campi di calcio.
Una pena pesantissima che potrebbe essere in parte attenuata nel caso di eventuali patteggiamenti o collaborazioni. Il patteggiamento può aver luogo prima che le indagini vengano chiuse – con la possibilità in questo caso di una riduzione della pena anche del 50% – o anche ad indagini chiuse, con la sanzione che in tal caso potrebbe diminuire di un terzo. La collaborazione potrebbe invece a sconti considerevoli della pena nel caso in cui gli indagati dovessero fornire elementi utili a fare maggiore chiarezza sul giro delle scommesse illegali.
La Procura FIGC dovrebbe notificare la chiusura delle indagini da qui a due settimane.