Il fuorigioco semiautomatico debutta in Supercoppa: ecco cos’è e come funziona

Dopo aver debuttato ai Mondiali, il fuorigioco semiautomatico è pronto per la Supercoppa italiana: ecco cos'è e come funziona.

Le discussioni sulla questione del fuorigioco occupano da tantissimi anni un ruolo centrale per quanto riguarda il mondo del calcio. Una materia da sempre delicata e il più delle volte non di semplicissima comprensione soprattutto per chi, come arbitri e guardalinee, deve riuscire a prendere in merito le giuste decisioni nel giro di pochi istanti. Dopo la recente introduzione del VAR, in grado di ridurre le polemiche arbitrali senza però ancora eliminarle del tutto, è ora in arrivo l’epocale novità del fuorigioco semiautomatico. Scopriamo cos’è

Il fuorigioco semiautomatico: la via per eliminare le polemiche arbitrali

La regola del fuorigioco è da sempre la più dibattuta per quanto riguarda l’ambito calcistico. Nel corso degli ultimi decenni, con l’aumento sempre più esponenziale dell’attenzione mediatica, degli interessi in gioco, e delle trasmissioni e dei programmi televisivi, le polemiche riguardanti le decisioni arbitrali hanno preso sempre più il sopravvento, con gran parte delle discussioni del lunedì post campionato incentrate spesso più su un fuorigioco segnalato oppure no che su gol o gesti tecnici vari.

Errori o sviste arbitrali possono a volte aver condizionato, in maniera più o meno decisiva, i destini sportivi stagionali di tante squadre, condannate da un fuorigioco millimetrico segnalato in maniera erronea oppure no. Con l’evoluzione del mondo del calcio, è cambiata allo stesso tempo tante volte anche questa regola, allo scopo di rendere più semplice il lavoro delle terne arbitrali. 

Dal criterio della luce fino ad arrivare a quello millimetrico che teneva conto di un qualsiasi centimetro di corpo si potesse trovare oltre l’ultimo difensore avversario, gli errori da parte degli arbitri sono però rimasti. Ciò non a causa di un’improbabile malafede – c’è fiducia nel fatto che i tempi di Calciopoli siano ormai lontani – quanto piuttosto di sbagli di natura umana, inevitabili quando si tratta di dover valutare nel giro di pochi secondi azioni che si svolgono spesso a grande velocità.

Per questo, a ridurre in maniera considerevole gli errori su un dato oggettivo e non legato a valutazioni personali come quello del fuorigioco è arrivato prima di tutto il VAR. Uno strumento che non ha annullato del tutto le polemiche riguardanti episodi come ad esempio quelli dei calci di rigore ma che ha ridotto quasi del tutto le segnalazioni errate da parte dei guardalinee. Una soluzione efficacissima, che sta però per essere accompagnata anche dall’introduzione del fuorigioco semiautomatico

Cos’è e come funziona il fuorigioco semiautomatico

Il semi-automated offside, tradotto appunto in fuorigioco semiautomatico, rappresenta il prossimo fondamentale step per eliminare in via praticamente definitiva le discussioni sul fuorigioco. Un netto miglioramento e passo in avanti rispetto al VAR, che ha ridotto sì gli sbagli ma con il quale le decisioni vengono spesso prese solo in un arco di tempo abbastanza lungo.

Con il VAR, l’ausilio della tecnologia dà la possibilità di tracciare delle linee molto accurate per valutare l’azione nel modo più corretto. Il problema però consiste nel fatto che a posizionare tali linee sia l’assistente VAR, per cui il tempo di attesa per la decisione definitiva da parte dell’arbitro può arrivare a consistere anche addirittura in alcuni minuti. Con l’avvento del fuorigioco semiautomatico, si migliorano invece ulteriormente velocità ed efficienza eliminando la componente umana nel processo di valutazione. 

Per far comprendere al meglio il funzionamento del fuorigioco semiautomatico, si potrebbe chiamare in causa la goal line technology, che consiste in un impulso che arriva all’arbitro quando la palla supera interamente la linea di porta. Allo stesso modo, la segnalazione di fuorigioco arriverà in modo del tutto automatico all’arbitro tramite una vibrazione, riducendo il tutto ad una durata di massimo 20 secondi. 

Il fuorigioco semiautomatico si basa su 12 telecamere, 8 dell’occhio di Falco e 4 del Broadcaster, e traccia il corpo del calciatore in 29 punti diversi a partire dal naso all’alluce.

Fuorigioco semiautomatico in Supercoppa e poi in campionato

Il fuorigioco semiautomatico farà il suo debutto in Italia il 18 gennaio per la Supercoppa tra Milan e Inter e poi in campionato dal girone di ritorno.

L’amministratore delegato di Lega Serie A Luigi De Siervo commenta così dopo la presentazione:

Ribadiamo che si tratta di una scelta che la Lega calcio ha fatto in tempi non sospetti: siamo la prima Lega che ha adottato la Goal Line Technology, il Var e adesso il Fuorigioco Semiautomatico. È frutto di un lavoro durato vari mesi, testata in varie situazioni. Debutterà nella finale Supercoppa italiana. È un punto di qualità assoluta: un investimento costante nel tempo che tende ad arricchirlo, vorremmo risolvere in tempo reale qualsiasi tipo di curiosità. Abbiamo iniziato a investire su questo sistema un anno e mezzo fa. Il famoso caso-Candreva con questo non sarebbe accaduto: queste camere sono settate per avere il campo coperto nella totalità dell’ampiezza. Quanto è costato? Molto caro: parliamo di un investimento superiore al milione di euro

Come verrà utilizzato dagli arbitri in campo

Gianluca Rocchi, designatore arbitri, spiega come hanno studiato questo nuovo supporto per gli arbitri e come verrà utilizzato al meglio in campo.

Abbiamo fatto molte esercitazioni nell’ultimo periodo, su tantissime partite in parallelo offline. È un aiuto importante: non è solo una questione di tempo ma di accuratezza della decisione e poi viene il tempo, che verrà accorciato. Servirà sempre la parte umana: è uno strumento in più che accorcia i tempi e riduce gli errori; ci costringerà ancor di più a utilizzare i Var di alto e altissimo livello. La specificità dei ruoli è fondamentale così come la separazione delle carriere: fare l’arbitro e fare il Var sono due cose totalmente diverse e con l’avvento del Saot sarà ancora più marcata. Per arrivare alla decisione finale c’è sì l’immagine ma anche la competenza del Var e dell’Avar, quindi della persona dietro la macchina che decide se è punibile oppure no (il fuorigioco attivo e passivo, ndr). Si parte dal momento del rilascio del pallone e poi si calcola. Se c’è un impatto? Lo decidono, se punibili, le persone e quindi il Var e l’Avar. Ho chiesto ai ragazzi di impegnarsi: perché una Ferrari va saputa usare. Se ti danno uno strumento da 100 devi saperlo usare da 100: sennò non lo usi

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