Continuano le polemiche attorno ai Mondiali in Qatar. Questa volta è il turno della Germania che nella foto di squadra posa con la mano sulla bocca in segno di protesta. Andiamo a vedere il perché.
La Germania protesta, foto di squadra con la mano sulla bocca, il perché
Che i Mondiali in Qatar siano ricchi di contraddizioni e polemiche non lo scopriamo di certo oggi.
Non scopriamo oggi nemmeno che alcune Nazionali non sono d’accordo con le regole imposte per lo svolgimento della competizione, e non parliamo ovviamente di quelle calcistiche.
Ha fatto però rumore la scelta della Germania di posare per la foto di squadra con la mano sulla bocca in segno di protesta, ed il perché è presto detto.
Ci si aspettava infatti che Manuel Neuer indossasse la fascia “One Love“, pur essendo vietata dalla FIFA e punita con un’ammonizione.
La Nazionale di Flick, però, ha deciso di agire in modo diverso, di squadra, mandando un segnale forte e chiaro: tutta la squadra è contro ogni forma di discriminazione e vuole lottare per i diritti Lgbtqi+.
La fascia di Neuer
Manuel Neuer non è sceso in campo con la fascia da capitano “One Love”, ed è comprensibile dato che il gesto sarebbe stato punito.
A suo modo, però, è riuscito a lanciare un ulteriore segno di protesta, oltre alla mano sulla bocca nel corso della foto di squadra della Germania.
La FIFA infatti permette d’indossare la fascia da capitano con la scritta “No Discrimination”, il portiere tedesco ha però deciso di coprire la fascia con la manica della maglia.
L’intervento dell’arbitro
Nuova norma e nuova attenzione da parte dei direttori di gara.
La decisione di Manuel Neuer di coprire la fascia, in segno di protesta, ha in qualche modo costretto il direttore di gara ad agire.
L’arbitro ha dovuto accertarsi che la fascia dal capitano tedesco fosse quella corretta, e non quella color arcobaleno.
Il polverone che il Mondiale in Qatar ha alzato non si ferma più, e probabilmente lascerà ulteriori strascichi anche al termine del torneo.
In campo anche il Governo tedesco
Su quello che sta accadendo in Qatar non c’è l’attenzione solo dei giocatori e degli organi di competenza calcistici, ma anche dei Governi di tutto il mondo.
Proprio il Governo tedesco si è esposto sulla decisione di Infantino di vietare ogni tipo di fascia diversa da quelle concesse.
“La messa al bando della fascia “One Love” da parte della FIFA è deplorevole”, ha sentenziato il portavoce di Olaf Scholz.
“I diritti dei Lgbt non sono negoziabili”, ha poi aggiunto.
Nel corso della partita, in tribuna, era presente anche la ministra Nancy Faeser, che ha indossato fieramente proprio la fascia “One Love”.
Insomma, una questione che va ben oltre il calcio e che unisce la gente comune, i Governi e tutti coloro portino nel cuore la questione.
Dal Bild a Rewe, clima teso in Germania
Se il Governo tedesco ha preso una posizione forte sulla questione, e la Germania ha agito nello stesso modo, c’è anche chi pensa che quanto fatto non sia abbastanza.
Il Bild, una delle maggiori testate del paese, la pensa proprio così e ha titolato “Es is zu wenig”, che tradotto significa proprio “È troppo poco”.
Il titolo faceva riferimento al segno di protesta della Germania che ha posato nella foto di squadra con la mano sulla bocca.
Se per il Bild quanto fatto dai giocatori non è abbastanza, con Rewe, sponsor ufficiale della Nazionale, il clima è ancor più teso.
Rewe ha minacciato di ritirarsi e ora la Federazione tedesca dovrà agire per placare gli animi e limitare i danni.
Infantino vieta la fascia One Love, ecco la sanzione
Tutto nasce quando diverse Federazioni europee hanno proposto d’indossare una fascia arcobaleno in segno di vicinanza a tutta la comunità.
Come ben sappiamo, il Qatar non è un Paese particolarmente aperto su questa tematica e sarebbe stato lanciato un messaggio forte.
Messaggio che a quanto pare Infantino non ha voluto lanciare, dato che ha risposto con un secco no alla proposta ma non solo, ha anche rincarato la dose.
Ogni giocatore che indosserà la fascia “One Love” non solo dovrà pagare una multa, ma verrà anche ammonito poiché in possesso di abbigliamento non autorizzato.
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Non solo la Germania, ecco le Nazionali che hanno rinunciato alla fascia
La Germania protesta ma non indossa la fascia, e non è l’unica.
Il gesto di dissenso mostrato dai giocatori tedeschi è fino a qui il solo, ma nel corso del Mondiale non è detto che rimarrà tale.
A rinunciare alla fascia non è stata solo la Nazionale allenata da Flick ma anche l’Inghilterra, il Galles, l’Olanda e la Danimarca.
I Mondiali in Qatar si stanno giocando in un clima surreale, e non parliamo solo del caldo fuori stagione.
Le polemiche imperanti continuano a riecheggiare stadio dopo stadio, giorno dopo giorno.
Quando nel calcio le questioni extracampo diventano più importanti di quelle sportive allora c’è qualcosa che non va, e la FIFA non può più rimanere in silenzio.
Il torneo è ancora lungo ed è probabile che la protesta della Germania non resti l’unica.
Qualcuno potrà fare più rumore, qualcun altro più silenzio, staremo a vedere che cosa accadrà.
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