Un’isola abitata da una sola persona? Si trova a un’ora da Milano (e c’entra con Brera)

A un'ora da Milano c'è un'isola immersa nella natura abitata da una sola persona: ecco dove si trova, e perché è quasi disabitata.

Che in Italia esistano isole quasi disabitate, è abbastanza noto. Questo fenomeno si sviluppa soprattutto nelle isole degli arcipelaghi meridionali, che nella stagione invernale contano solo poche decine di abitanti, condizionando anche la struttura delle classi a scuola (ad esempio con un’unica classe per tutte le età).

Tuttavia, scoprire che esiste un’isola con un unico abitante a un’ora da una città trafficata come Milano può inizialmente stupire. Vediamo allora dove si trova l’isola in questione, e chi è il suo unico inquilino.

In Lombardia si può visitare un’isola abitata da una sola persona

Quest’isola, nota soprattutto per essere abitata da una sola persona, si trova a nord di Milano, e a mezz’ora dal confine Svizzero, pressapoco alla stessa altezza di Lugano.

Appartenente al comune di Tremezzina, in provincia di Como, l’isola Comacina è l’unica isola del lago di Como, raggiungibile sia da Ossuccio tramite un taxi boat, oppure tramite la Navigazione Lago di Como.

L’isola ha un’estensione di 600 metri, ed ha una storia davvero particolare. Non ci sono testimonianze preromane, ma è noto come l’isola fosse stata occupata dai romani in seguito alla conquista del nord Italia (la Gallia Cisalpina).

In seguito, vi furono costruite fortificazioni e fu utilizzata a lungo dai longobardi. Il momento più oscuro nella storia dell’isola fu però a sua distruzione ad opera di Federico Barbarossa, nel contesto della guerra fra Come e Milano.

Per decreto reale, nessuno potè più abitare l’isola, di cui furono distrutte tutte le abitazioni e i presidi, fatto salvo un convento di monache. Ancora oggi, il 24 giugno, è possible assistere ad uno spettacolo pirotecnico in memoria di questo tragico evento.

Per ricordare le anime in fuga dalle proprie case in fiamme, inoltre, centinaia di candele vengono fatte galleggiare sull’acqua del lago, creando un’atmosfera estremamente suggestiva.

Passò poi di mano in mano, fino a diventare proprietà di Augusto Carpani, che all’inizio del Novecento la lasciò in eredita al re del Belgio, che a sua volta la donò allo stato italiano.

La donazione avvenne tramite un ente che aveva a capo il console belga e il presidente dell’Accademia di Belle arti di Brera, che vi costruì un villaggio per artisti.

Proprio per questo, l’unico abitante dell’isola è tutt’ora il custode dell’Accademia.

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Cosa vedere sull’Isola Comacina

L’Isola Comacina è una location amatissima per matrimoni e cerimonie di vario tipo, soprattutto per la sua bellezza naturale e la sua posizione unica nel lago di Como.

Fra le bellezze architettoniche più significative, si ricordano le tre villette per artisti costruite da Pietro Lingeri, architetto razionalista che le realizzò nel 1940 ispirandosi allo stile di Le Courbousier.

Merita una visita anche la chiesa secentesca di San Giovanni, mirabile per i suoi ricchi affreschi e stucchi, così come il complesso dei santi Faustino e Giovita, che risale al dodicesimo secolo.

Una particolarità architettonica di questo complesso è sicuramente la doppia abside, ma anche la presenza di un’Aula Battesimale. Gli affreschi geometrici sulle pareti, databili fra i quinto e il nono secolo, rappresentano un unicum in tutta la provincia.

I resti altomedievali sono forse però il tratto più caratteristico dell’isola: la campagna di scavi, iniziata nel Novecento, ha reso possibile il recupero di numerosi oggetti della vita quotidiana altomedievale, ma anche di far emergere colonne e i resti di edifici religiosi altrimenti perduti.

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Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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