Assicurazione RCA, ecco cosa sapere sulla classe di merito

Aumento o perdita della classe di merito possono influire notevolmente sul costo dell'assicurazione RCA. Ecco cosa sapere!

Sappiamo tutti che la polizza RCA è nel nostro ordinamento una polizza obbligatoria. Tutti gli automobilisti sono tenuti a stipularla per poter circolare su strada.

Sul premio finale di una polizza RCA concorrono numerosi elementi, alcuni direttamente dipendenti dalla garanzia base, altri relativi alle garanzie accessorie che si aggiungono al contratto. Tra questi compare al primo posto la classe di merito, molte volte indicata con l’acronimo CU. Conoscere a quale classe si appartiene è importante perché in base ad essa si definisce effettivamente il premio da pagare.

Ecco una spiegazione dettagliata su come calcolarla e in quali casi può aumentare.

Assicurazione RCA: che cosa è una classe di merito

Di base possiamo dire che la classe di merito è uno strumento attraverso il quale si riesce a controllare il livello della sinistrosità di ogni conducente di un veicolo. In pratica grazie ad essa si riesce a capire se un guidatore è virtuoso, e pertanto è collocato nelle classi di merito più basse, oppure al contrario, è un automobilista con una frequenza di sinistro piuttosto alta ragion per cui risulta occupare le classi di rischio numericamente più elevate. Per mezzo di questo indicatore viene assegnato ogni automobilista si riesce a comprendere il suo grado di affidabilità o al contrario, il suo grado di pericolosità.

In aggiunta, l’assegnazione degli automobilisti in classi è estremamente importante perché ad ogni classe di rischio corrisponde un relativo tasso di premio connesso proprio direttamente alla sinistrosità osservata per ciascuno di essi.

Il meccanismo di divisione degli automobilisti in classi è quello sulla scorta del quale si è costruito il sistema bonus/malus che è quello su cui attualmente si basa l’assicurazione RCA in Italia.

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Assicurazione RCA e classi di merito: quando sono state introdotte

Le classi di merito, meglio note con l’acronimo CU ossia classi di merito universali, sono state introdotte dall’ISVAP nel lontano 2005 allo scopo di dare maggiore trasparenza al settore assicurativo delle auto  Le CU, o classi di merito universali, sono state quindi redatte dall’ISVAP (istituto per la vigilanza delle assicurazioni) nel 2005.

Ciò favorisce una migliore trasparenza ed una più limpida concorrenza tra le varie compagnie che operano nel settore auto, in vista anche della competizione sempre più agguerrita che in questo contesto ha portato anche alla nascita di tutte le assicurazioni online il cui mercato, mai è stato così fiorente come in quello del settore auto.

Ad ogni modo l’aggettivo universale deriva dal fatto che queste classi di merito di base, sono uguali per ogni compagnia esistente sul mercato, così come sono perfettamente analoghe tra le stesse, le regole che disciplinano il passaggio da una classe di merito all’altra al verificarsi di un sinistro stradale. Di base abbiamo un sistema costituito da 18 classi di merito. Quelle con la numerazione più alta accolgono automobilisti con più elevata sinistrosità annua, come tale sono caratterizzate da un tasso di premio più elevato.

Le classi di merito più basse invece, sono quelle che accolgono gli automobilisti più virtuosi, ossia quelli che si distinguono per aver causato pochi o addirittura nessun sinistro nel corso di un anno.

Assicurazione RCA e classi di merito: linee guida ISVAP e scelte compagnie

Queste sono le linee guida generali che sono state definite dall’ISVAP, ma nulla vieta che ogni singola compagnia possa avere delle regole differenti e più dettagliate di assegnazione dei loro clienti tra le varie classi di merito, potendo poi prevedere anche l’esistenza di classi aggiuntive.

Ciò non toglie che deve sempre esistere un modo per trovare una corrispondenza tra le classi di merito che ogni compagnia adotti al suo interno, e quella che è la classificazione generale imposta dall’Isvap in modo da evitare di ingenerare confusione.

Assicurazione RCA e classi di merito: attestato di rischio

Allo scopo di consentire questo raccordo tra le varie classi delle differenti compagnie e le Classi di merito Universali, è fatto obbligo ad ogni compagnia di assicrazione di scrivere sempre all’interno dell’attestato di rischio sia la classe di merito della compagnia, che la Classe di merito Universale raggiunte da ciascun assicurato.

Per ciò che attiene l’attestato di rischio, ricordiamo che è un documento che descrive in modo retroattivo la claim experience degli ultimi 5 anni di ciascun assicurato, ed è un documento che ogni assicuratore deve rilasciare a ciascun assicurato all’atto della scadenza annuale.

Questo è il documento infatti, che servirà a ciascuna assicurato per poter ottenere nuovi preventivi nell’ipotesi decidesse di voler cambiare compagnia, pertanto è fatto obbligo ad ogni assicuratore di dover depositare l’attestato di rischio presso la propria compagnia comunque nei trenta giorni che precedono la scadenza della polizza.

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Assicurazione RCA e classi di merito: funzionamento

Abbiamo detto che tutte le volte che si procede a stipulare un contratto RCA ogni automobilista viene inserito in un’apposita classe di merito.

Nello specifico l’assegnazione avviene sulla base di alcune caratteristiche particolari quali età dell’assicurato, gli anni di conseguimento della patente, il tipo di veicolo che si vuole assicurare, la zona geografica di residenza, la frequenza di sinistro, la gravità del danno e così via.

Sulla scorta di queste informazioni ogni automobilista ha assegnata una specifica classe di merito. Se però l’automobilista non ha alle spalle nessuna storia assicurativa, lo stesso verrà di diritto inserito all’interno della classe di merito 14 a meno che non intenda utilizzare il meccanismo consentito dalla Legge Bersani oggi convogliato nell’RC Familiare.

La classe di merito assegnata non risulta immutabile tanto che ogni 10 mesi si procede ad una sua revisione che tenga conto delle sinistrosità osservata del conducente.

In generale è vero che se il conducente non ha fatto registrare alcun sinistro, la classe di merito occupata si abbassa di due unità, sale invece di due, per sinistri causati e liquidati.

Assicurazione RCA e classi di merito: sistema bonus/malus

Il sistema Bonus/Malus altro non è che proprio il sistema con cui le varie compagnie assegnano le classi di merito tra i loro assicurati.

Alla base di questo sistema c’è un periodo di osservazione in cui si nota la sinistrosità dell’assicurato, ovvero s’osserva se questo causi o meno dei sinistri.

Se in detto periodo non ci sono sinistri allora scatta un bonus, quindi l’assicurato ha diritto ad una diminuzione della classe occupata con conseguente riduzione del premio.

In caso contrario verrà comminato all’assicurato un malus per cui lo stesso finirà in una classe di merito peggiore con un tasso di premio più elevato.

Normalmente la comminazione del malus scatta qualora si sia commesso un incidente con un accertamento della propria responsabilità superiore al 51%, così come scatta se nel corso dell’anno si è coinvolti in due incidenti con una colpa del 30% e del 20%, rispettivamente.  

Inoltre è di solito più conveniente procedere a rimborsare in modo diretto la parte coinvolta in un incidente quando il danno risulta essere di importo inferiore a 300 euro evitando così di vedersi aumentare inutilmente il costo dell’assicurazione.

Assicurazione RCA e classe di merito familiare

Abbiamo detto che chi non ha una storia assicurativa pregressa, viene inserito all’interno della classe di merito 14 a meno che non usufruisca dell’opportunità che è stata messa a disposizione prima con la Legge Bersani, confluita in una versione rivista e corretta poi in quella che il 16 febbraio 2020 è entrata in vigore con il nome di Rc Familiare.

Nello specifico questa polizza consente di riprendere il meccanismo della legge Bersani, per cui consente ai membri di uno stesso nucleo familiare di poter ereditare la classe di merito del componente più virtuoso superando però alcune rigidità che tale legge prevedeva ad origine.

Ad oggi infatti si può ereditare la classe di merito non solo per i nuovi veicoli ma anche per quelli usati e non solo tra veicoli della stessa specie ma anche tra tipologie di veicoli differenti.

Questa opportunità è ovvio che consentirà di poter abbassare notevolmente il costo della copertura RCA all’interno di uno stesso nucleo familiare purché però si rispettino determinate condizioni.

Si deve trattare di familiari stabilmente conviventi e di un’auto intestata ad una persona fisica e non ad una persona giuridica.

Assicurazione RCA, neopatentati e classi di merito

Per ciò che riguarda i neopatentati, ossia coloro che hanno preso la patente da meno di tre anni, vengono di diritto inseriti all’interno della classe di merito 14 a meno di pratiche commerciali particolari di alcune compagnie, potrebbero far propendere per una politica diversa.

In generale però è sempre vero che neopatentati e giovani al di sotto dei 25 anni, considerati inesperti, pagano di base un premio assicurativo più alto, in virtù della più alta probabilità di poter provocare un sinistro.

Questi più alti costi possono essere mitigati scegliendo poi delle particolari garanzie o formule sulla guida che consentono ulteriori risparmi.

Assicurazione RCA e classe di merito: come conservarla

Nell’ipotesi in cui posi dovesse cessare il rischio, bisogna sempre ricordare che mai la classe di merito viene perduta. Nello specifico si conserva sempre per 5 anni sia nel caso di cessazione del rischio che nel caso di mancato rinnovo o sospensione della polizza. In egual maniera mai la classe di merito di un automobilista decade se questi vendesse il veicolo o lo demolisse o se lo stesso fosso oggetto di furto.

Nel caso di eventuale cessazione del rischio, non rinnovo o sospensione della polizza, la classe di merito viene conservata dall’automobilista per un arco di 5 anni.

Assicurazione RCA e classe di merito: come conoscerla

Bisogna dire che per conoscere in qualunque momento la propria classe di merito è sufficiente poter consultare l’attestato di rischio relativo al proprio veicolo.

Dal 2015 è in atto la procedura di digitalizzazione dei documenti ragion per cui si può consultare l’attestato di rischio in modo molto più snello ed ogni automobilista può consultare il proprio con un semplice click.

Ricordiamo che ogni compagnia è tenuta sempre a mandare l’attestato di rischio a ciascun cliente entro 30 gironi dalla scadenza della polizza e questo consente all’assicurato di risalire immediatamente alla propria classe di merito, analogamente la classe di merito può essere consultata da ogni automobilista collegandosi direttamente al sito della propria compagnia assicurativa.

In aggiunta, inserendo direttamente il numero della propria targa sul sito dello ANIA si possono avere immediatamente le queste informazioni relative al proprio veicolo.

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