Molto più comodo, veloce e, per alcuni versi vantaggioso, rispetto al modello ordinario, il 730 precompilato pecca di qualche piccolo difetto. Non sempre, infatti, restituisce fedelmente i dati, circa le imposte che il contribuente è tenuto a versare o, viceversa, il rimborso eventualmente spettante.
Sono casi, tutto sommato, abbastanza rari e possono capitare più di frequente per i contribuenti che, durante l’anno d’imposta precedente, hanno avuto diversi rapporti di lavoro. In questi casi, nella precompilata potrebbe riscontrarsi l’omissione o l’indicazione errata dei giorni di lavoro dipendente effettuati.
Se manca questa importante informazione, i contribuenti, per una serie di motivi che andremo a spiegare del testo, potrebbero ritrovarsi, nei casi più gravi, con dichiarazioni a debito, quando, invece, gli spettava ricevere un rimborso da parte del fisco.
730 precompilato: detrazioni e giorni di lavoro, cosa accade se manca il dato
Quando si decide di accettare il 730 precompilato si deve ben essere consapevoli che ci si potrebbe ritrovare in situazioni, in alcuni casi, non molto felici. Proprio per queste ragioni, prima di accettare e inviare la dichiarazione precompilata è opportuno controllarla e verificare che non contenga errori o omissioni.
Proprio nel caso delle omissioni, potrebbe capitarne una non di poco conto. Cosa accade se non vengono riportati i giorni dell’anno in cui si è prestata l’attività lavorativa? Bisogna sapere che le detrazioni da lavoro dipendente oppure da pensioni spettanti sono proporzionate in base ai giorni in cui si è stato prestato lavoro, o nel caso dei pensionati, è stata percepita la pensione.
Nella precompilata, se il campo relativo alle giornate lavorate rimane vuoto, allora le detrazioni non vengono calcolate. Infatti, proprio dai giorni in cui è stata prestata attività lavorativa o è stata percepita la pensione si ricava quell’elemento importante per la determinazione delle imposte da versare: appunto, le detrazioni da lavoro dipendente o da pensione spettanti.
In mancanza di questo dato, le detrazioni non vengono inserite e se non vengono inserite potrebbe esserci il rischio di perdere un eventuale rimborso e ritrovarsi con la dichiarazione a debito. Cosa fare allora? Il contribuente deve provvedere a colmare questo vuoto andando a compilare il campo preposto.
Giorni da lavoro dipendente o pensione, ecco come e dove inserirli
Se il fisco manca, allora tocca direttamente al contribuente colmare il vuoto, inserendo personalmente i giorni da lavoro dipendente o da pensione. Dove inserirli? Come inserirli?
Si deve compilare il rigo 5 del Quadro E. più nel dettaglio, nella colonna 1 devono essere inseriti i giorni da lavoro dipendente indicati al punto 6 della Certificazione Unica.
Come abbiamo già detto, omissioni di questo tipo si possono palesare più che altro in presenza di più Certificazioni Uniche. Nei casi in cui ci siano più rapporti di lavoro e, più Cu, il contribuente non deve far altro che sommare i giorni presenti in ognuna. Bisogna prestare i dovuti accorgimenti e stare attenti a non eccedere i 365 giorni. Superati, allora si devono inserire nella colonna 1 il numero 365.
Nella Colonna 2 del medesimo quadro, si devono inserire i giorni in cui stata percepita la pensione. Dove trovare i dati? I giorni sono riportati nel punto 7 della Certificazione Unica. Così come per i giorni di lavoro, anche per quelli relativi alla pensione, in presenza di più CU, non si deve far altro che sommarli.
Si deve anche compilare la Colonna 4, inserendo i giorni di lavoro dipendente relativi al secondo semestre e, più precisamente, quei rapporti di lavoro relativi al periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2022. I giorni in questione sono indicati al punto 14 della Certificazione Unica. Il contribuente non deve fare altro. Una volta conclusa la compilazione di questi campi, le detrazioni spettanti vengono calcolate automaticamente e detratte dall’imposta lorda.
Quando inviare il 730 precompilato
A partire dal pomeriggio dell’11 maggio, è possibile inviare il 730 precompilato. Il modello, con i dati già preinseriti, è reperibile nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle entrate. Per accedere, è necessario autenticarsi utilizzando una credenziale digitale, tra Spid, Cie o Cns.
I contribuenti possono optare per l’accettazione e l’invio del modello così com’è, oppure, in presenza di errori o omissioni, possono modificarlo e/o integrarlo e, solo dopo aver apportato le correzioni necessarie, inviarlo. Una volta confermato l’invio, si può scaricare il pdf della precompilata.
La precompilata può essere inviata entro e non oltre il 2 ottobre 2023. Se il 730 precompilato viene accettato e inviato così come è stato predisposto dall’Agenzia delle entrate, i contribuenti hanno il vantaggio di non essere sottoposti a controlli. Se, invece, vengono apportate modifiche oppure integrazioni l’Agenzia delle entrate può eseguire i controlli formali sugli oneri forniti che risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata.