Novità dal PNRR: AdE prende tutti i dati di pagamento! Come

L'ultima bozza del PNRR spiega le novità in tema di lotta all'evasione fiscale: si parla di far avere all'Agenzia delle Entrate tutti i dati di pagamento!

Ancora novità in tema di lotta all’evasione fiscale, con l’Agenzia delle Entrate in prima linea per mettere in pratica tante nuove regole che il Governo ha intenzione di inserire. In questo caso, si parla del DL PNRR, vale a dire il Decreto Legge che ha l’obiettivo di mettere in pratica gli obiettivi del PNRR, cioè le “promesse” fatte all’Europa.

Quando parliamo di PNRR il tema è sempre delicato, perché ci sono in discussione oltre 200 miliardi di euro, cifre che per i cittadini sono difficili anche solo da comprendere. Cifre enormi, è vero, che sono pensate per la ricostruzione della nostra economia post-pandemia e che si trovano ad affrontare un’altra importante sfida, cioè il conflitto tra Russia ed Ucraina che comporta conseguenze gravi praticamente per tutti.

La lotta all’evasione fiscale, in ogni caso, è un obiettivo molto concreto ed è proprio di questi giorni la notizia di un altro consistente passo avanti, ma di cosa si tratta? Si tratta di far avere al Fisco, cioè in pratica all’Agenzia delle Entrate, tutte le informazioni non appena avvengono le transazioni.

Con il nuovo sistema, il Fisco sarebbe in grado di incrociare i dati e scoprire quali sono le attività che fatturano correttamente e quelle che invece non lo fanno. In seguito andiamo a spiegare più precisamente questa novità, ma bisogna anche considerare che questa novità si colloca all’interno di un quadro ben più ampio di norme anti evasione che, tra PNRR e riforma fiscale, il Governo sta portando avanti.

Risulta quindi necessario avere un quadro completo della situazione, cosa che proviamo a fare proprio all’interno di questo articolo. Ecco allora tutte le novità più importanti che arriveranno con il DL PNRR, sempre che naturalmente venga approvato così com’è attualmente, ma anche quelle relative alla riforma fiscale. 

L’obiettivo dichiarato, lo ricordiamo, è quello di ridurre l’evasione del 40% entro il 2026. Ambizioso.

Novità dal PNRR: priorità alla lotta all’evasione

Il Decreto PNRR, così ribattezzato perché chiaramente mette in pratica quanto promesso all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha subito una nuova modifica importante nel giorno del 21 aprile 2022. Ancora una volta, si tratta di una novità che mira a combattere l’evasione fiscale in maniera massiccia ed efficace, come appunto promesso nel PNRR.

Per ottenere i fondi europei previsti dal Recovery Plan, infatti, l’Italia deve tenere fede alle proprie promesse attraverso azioni mirate e concrete, da attuare anche in maniera piuttosto rapida. Proprio il tema dell’evasione fiscale è tra quelli che più premono all’Europa, perché l’Italia è tristemente in testa a questa classifica.

In ogni caso, il Governo sembra aver deciso di dare un colpo molto forte proprio su questo tema in questo periodo ed i fronti d’azione sono due: da un lato il Decreto PNRR, appunto, e dall’altro la legge delega alla riforma fiscale che permette di attuare la famosa riforma del Fisco, sotto tanti punti di vista.

Due binari che vanno nella stessa direzione e che potrebbero determinare quella che sarà l’effettiva capacità di questo Governo, che proprio su questi temi si gioca la sua credibilità e probabilmente l’immagine che ne rimarrà.

Presto per dirlo, ma questa è una partita decisiva e le forze di maggioranza lo sanno, ma vogliono contemporaneamente prendersi i meriti delle scelte più popolari, cosa che sappiamo che in ambito fiscale è molto difficile da mettere in pratica.

Novità dal PNRR: arriva la comunicazione giornaliera dei dati!

La novità preannunciata riguarda ancora una volta i pagamenti, in particolare quelli tracciabili. Nella seconda revisione del testo del Decreto PNRR è stata infatti introdotta la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di incrociare i dati delle transazioni con quelli degli scontrini elettronici.

Ciò avverrebbe con una comunicazione giornaliera, cioè praticamente immediata, che consente così all’AdE di controllare tempestivamente che i dati corrispondano. Ad essere interessati da questa novità sarebbero comunque i commercianti e venditori ed anche i circuiti di pagamento.

Non sarebbero invece interessati dalla novità i clienti, cioè i privati. I dati non sono in pericolo, dunque, perché l’AdE non avrà modo di vedere i dati di coloro che hanno fatto l’acquisto e le altre specifiche ritenute appunto informazioni sensibili e personali.

La direzione è dunque quella del controllo dal lato del venditore, non del compratore. Ciò avviene praticamente da quando si è introdotto anche tutto il sistema del cashback, l’obbligo del POS e tutto ciò che ne consegue: dal lato del venditore si controlla che la transazione sia corretta, dal lato del pagante si incentiva invece l’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili.

Novità dal PNRR e non solo: ufficiale l’obbligo di POS dal 30 giugno 2022

Un’altra novità che viene confermata è quella dell’obbligo di POS per tutti i venditori e non solo, anche l’obbligo di accettare i pagamenti con questo metodo. Non è raro infatti che venditori e commercianti neghino al cliente la possibilità di pagare con carta al di sotto di una certa soglia.

Questa pratica è quindi resa illegale e le sanzioni saranno commisurate al mancato pagamento con POS (si parla di 30 euro fissi per ogni transazione più il 4% dell’importo della transazione stessa). Vedremo se questa novità, che sarà effettiva dal luglio 2022, aiuterà a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Ricordiamo anche che il Governo ha messo a disposizione dei bonus in credito d’imposta per coloro che si dotano di questi mezzi e che così hanno una vero e proprio sconto sui costi di transazione, in genere il principale disincentivo all’utlizzo del POS.

Lotta all’evasione: tante le proposte sul tavolo

Quando si parla di lotta all’evasione bisogna tener presente che è un argomento molto ampio, che passa sì dai pagamenti tracciabili ma anche da elementi fondanti del nostro sistema fiscale, nonché da bonus e tanti altri aspetti meno al centro del dibattito pubblico.

L’evasione è un fenomeno enorme che costa all’Italia tantissimo in termini di mancato gettito, attraverso la triste abitudine di effettuare pagamenti “in nero” (cioè senza fattura e quindi senza IVA) per risparmiare da entrambe le parti: colui che paga riceve un piccolo sconto e colui che vende non deve pagare le tasse sull’importo ricevuto, in quanto agli occhi dello stato non esiste.

Come visto anche in questo articolo, la lotta all’evasione è talmente importante per il Governo Draghi ed in generale per il nostro paese che vi sono state destinate anche ingenti risorse, oltre che economiche anche in termini di tempo e priorità.

Solo il tempo dirà se questa crociata contro l’evasione genererà gli effetti sperati, ma per ora possiamo certamente ipotizzare che quanto meno un miglioramento sarà visibile. Altra questione è invece prevedere se verrà raggiunta la soglia del 40% in meno di evasione entro il 2026, ultimo anno del PNRR.

Lotta all’evasione: ecco gli altri punti all’ordine del giorno

Tra le questioni più attuali su cui il Governo si sta battendo ci sono sicuramente il cashback fiscale e la riforma del regime forfettario, voluta soprattutto da alcune forze di maggioranza (Lega su tutti). Il cashback fiscale consentirebbe sostanzialmente di rendere le spese mediche immediatamente detraibili, così da incentivare ulteriormente l’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili.

La riforma del regime forfettario è invece ben più controversa, in quanto si teme che possa causare un buco di gettito, anziché andare nella direzione della lotta all’elusione (cioè la mancata dichiarazione del fatturato immediatamente antecedente all’arrivo ai 65.000 euro). Anche su questi temi, vedremo che piega prenderà il Governo nel corso delle prossime settimane.

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