Ad alcuni conviene, ad altri meno: come funziona la flat tax e cosa sapere

Che cos'è la nuova flat tax e a chi conviene, ecco la spiegazione completa in questo nuovo articolo.

Mediante la Legge di Bilancio, il Governo ha deciso di introdurre l’area di copertura della flat tax. Infatti come ben si sa, prima vi era il limite dei 65 mila euro, mentre oggi questo è stato innalzato a 85 mila euro di ricavi annuali per coloro che sono nel regime forfettario.

Ma questa è sempre conveniente? Secondo gli esperti no, infatti abbiamo voluto spiegare in modo completo ed esaustivo quali sono gli aspetti da tenere presenti prima di effettuare un cambio di regime fiscale.

Che cos’è la flat tax?

La flat tax è la tassa fissa che viene applicata a coloro che si trovano nel regime forfettario per le partite IVA. Si tratta di una scelta senza dubbio conveniente, in quanto permette di avere un’aliquota fissa per quanto riguarda le tasse sui ricavi.

Per i primi cinque anni si ha l’agevolazione della tassa al 5%, mentre dal sesto anno in poi si ha l’incremento dell’aliquota, arrivando al 15%. Ovviamente a questa va poi ad aggiungersi l’importo da erogare nei confronti dell’INPS.

Per usufruire di questa agevolazione è indispensabile rispettare il limite dell’importo di 65 mila euro annuali, che mediante la nuova Legge di Bilancio è stato innalzato a 85 mila euro.

La flat tax è rivolta solo alle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa o lavoro autonomo, al fine di agevolarli con il pagamento delle imposte. Ma questa è sempre conveniente? Dipende, infatti vi sono delle situazioni in cui si può optare per un’altra soluzione, a vantaggio dunque della flat tax.

Quando conviene la flat tax

Come abbiamo già evidenziato, la fat tax viene applicata solitamente a coloro che possiedono una partita IVA svolgendo un’attività di impresa o un lavoro autonomo. Si tratta di una scelta senza dubbio conveniente, in quanto l’IRPEF parte almeno dal 23% per i redditi fino ai 15 mila euro, per poi salire al 43%.

Ecco dunque che in situazioni come queste, la flat tax conviene ed è senza dubbio una delle scelte migliori che si possano fare. Infatti sarà possibile fatturare fino a 85 mila euro, restando nel regime della flat tax senza ulteriori maggiorazioni.

Quando non conviene la flat tax

Gli studiosi però affermano che non sempre la tassa fissa sia conveniente. Infatti vi sono dei casi particolari in cui occorre prestare attenzione alla scelta del proprio regime fiscale.

Bisogna precisare che quando si possiede partita IVA le modalità di calcolo delle imposte sono differenti in base al codice ATECO di appartenenza. Nel regime forfettario infatti si applica il coefficiente di redditività senza fare riferimento ai costi deducibili, se non le spese sanitarie.

Ecco dunque, che se si possiedono numerosi costi da mandare in detrazione, la flat tax non conviene. In quanto con gli altri regimi è possibile detrarre dalle proprie tasse non solo le spese sanitarie, ma anche altre tipologie di oneri, che vanno a vantaggio del contribuente.

Da questo, può emergere quali siano i punti da tenere in considerazione.

Virginia Manca
Virginia Manca
Copywriter, classe 1994. Laureata in Economia e Gestione Aziendale e laureanda in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Cagliari. Oggi mi occupo di scrittura per il web, collaborando in diversi progetti dagli argomenti più disparati. Ma la mia passione per l'economia e il diritto mi hanno portata a specializzarmi in questi ambiti, perfezionando dunque un linguaggio più tecnico e giuridico. Dal 2013 porto avanti anche il mio secondo lavoro, seguendo l'amministrazione e la contabilità dell'impresa di famiglia nel settore degli impianti e delle ristrutturazioni. Motto: Facendo s'impara!
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