Pace fiscale, ipotesi stralcio cartelle in base al reddito: le novità del Governo Meloni

In arrivo una nuova pace fiscale in base al reddito delle famiglie: quali sono le novità del Governo di Giorgia Meloni sulla rottamazione, saldo e stralcio.

Ci sarà una nuova pace fiscale 2023 con il Governo di Giorgia Meloni? Le ipotesi si fanno sempre più fitte, soprattutto nell’ambito della stesura della prossima Legge di Bilancio 2023, non senza il nodo risorse. La pace fiscale resta la priorità di tutto il centrodestra, ma come funzionerà?

Lo stralcio delle cartelle potrebbe riguardare solo i contribuenti al di sotto di determinate soglie di reddito, mentre solo alcuni fortunati contribuenti potranno gioire della cancellazione dei debiti. La pace fiscale di Giorgia Meloni si baserà su tre pilastri e riguarderà anche coloro che non hanno ancora ricevuto la cartella.

Ecco le ultime ipotesi sulla prossima pace fiscale del Governo Meloni: chi potrà gioire del nuovo maxi condono, quali debiti saranno cancellati e quali sono le soglie di reddito entro le quali è possibile accedere allo stralcio delle cartelle.

Pace fiscale e rottamazione ter: le ultime novità con il Governo Meloni

Dopo tutti i rincari legati all’energia elettrica e al gas, dopo l’aumento dell’inflazione, dopo l’ennesima stangata sulle spalle delle famiglie, il Governo è pronto a tendere la mano a tutti quei contribuenti che hanno dei debiti nei confronti del Fisco.

In particolare, sono almeno 500 mila i contribuenti che potrebbero beneficiare della nuova pace fiscale ipotizzata dal Governo di Giorgia Meloni: cosa prevede e quali sono le novità?

Anzitutto, la nuova pace fiscale potrebbe includere anche coloro che non sono riusciti a rispettare le scadenze dell’ultima rottamazione ter. Ma ci sono novità anche per le famiglie che possiedono un reddito basso e non sono in grado di saldare i propri debiti.

Come detto, la nuova pace fiscale e il maxi condono previsto dal Governo Meloni si baseranno su tre pilasti fondamentali: vediamo insieme.

Pace fiscale in base al reddito: come funziona il primo pilastro

La pace fiscale che ha in mente il Governo Meloni – e che con tutta probabilità confluirà nella prossima Legge di Bilancio 2023 – gode di un’importante novità: si baserà su determinate fasce di reddito. Che cosa significa?

Il Governo vuole tendere la mano in particolare alle famiglie che soffrono di difficoltà economiche e che – entro la fine dell’anno – riceveranno uno o più dei 13 milioni di atti rimasti nell’archivio della Riscossione.

Come anticipa un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa, la soglia di reddito sulla quale si dovrebbe basare il Governo è pari a 15.000 euro.

Dunque, il primo dei tre pilastri del nuovo maxi condono delle cartelle esattoriali dovrebbe prevedere uno sconto dell’80% sui debiti di tutti i contribuenti con un reddito inferiore a 15.000 euro, purché complessivamente non sia superiore a 2.500 euro. Al contribuente, dunque, rimarrebbe da pagare solo una minima parte del debito, ovvero il 20%.

Pace fiscale del Governo Meloni: il secondo pilastro

Il primo pilastro, come abbiamo visto, riguarda i contribuenti con un reddito basso, presumibilmente sotto la soglia di 15.000 euro all’anno, e con debiti sotto i 2.500 euro.

Il secondo pilastro della pace fiscale di Giorgia Meloni, invece, annulla queste condizioni: riguarderebbe – stando alle ipotesi – i debiti di importo superiore a 2.500 euro, a carico di famiglie con un reddito superiore a 15.000 euro. 

L’agevolazione, in tal caso, riguarderebbe l’applicazione di interessi e sanzioni al 5% anziché al 40%, con la possibilità di pagare il debito a rate decennali.

Pace fiscale, il terzo pilastro: formula 5+5

Terzo e ultimo pilastro, infine, riguarda coloro che non hanno ancora ricevuto una cartella esattoriale: per queste situazioni il Governo sta mettendo a punto una nuova formula “5+5”.

Come anticipa la stampa, “dopo una interlocuzione con l’amministrazione finanziaria”, il contribuente pagherebbe l’imposta con sanzione forfettaria al 5%, con la possibilità di rateizzare il pagamento in 5 anni. 

In questo caso la platea di italiani potenzialmente interessati all’ultimo pilastro sono 23 milioni, in attesa di ricevere una cartella dal Fisco nel prossimo futuro.

Pace fiscale, quali debiti saranno cancellati

Una volta compresi i tre pilastri sui quali si reggerebbe la nuova pace fiscale in arrivo con il Governo di Giorgia Meloni, non resta che comprendere quali siano i potenziali debiti che potrebbero essere cancellati.

I debiti che potrebbero rientrare nel condono ed essere quindi cancellati (in parte), riguardano imposte non pagate (quali Imu, Tari, Iva, Irpef, Ires), ma anche tributi a livello locale, multe stradali, bollo auto e tutto quello che concerne la riscossione.

I debiti che invece non rientreranno nel maxi condono ipotizzato dal Governo Meloni sono le cartelle che riguardano il mancato versamento di contributi previdenziali, recuperabili in maniera forzosa tramite pignoramento, fermo amministrativo, o iscrizione di ipoteca.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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