Mantenimento: come gestire le spese mediche dei figli dopo la separazione?

In caso di separazione o divorzio, come funziona il mantenimento delle spese mediche? E chi ottiene la relativa detrazione IRPEF? Scopriamolo.

I coniugi che hanno deciso di optare per la separazione o il divorzio, in caso di figli a carico, devono necessariamente continuare ad occuparsi delle spese necessarie alle esigenze della prole. Ma come si ripartisce il mantenimento delle spese mediche?

Due coniugi separati devono infatti, com’è ovvio che sia, continuare a rispondere alle esigenze dei figli, sia di carattere economico che scolastico, sanitario e di altro genere.

E, qualora i due ex coniugi non riescano a raggiungere un cordiale accordo, è il giudice a pronunciarsi in merito. In linea generale, entrambi i genitori devono provvedere al mantenimento, che si tratti di spese mediche o di altra natura, ciascuno in base al proprio reddito e ai propri guadagni.

Qualora gli introiti di una della due parti sia più elevata, in diversi casi i giudici stabiliscono invece un assegno di mantenimento, che il coniuge più abbiente è tenuto a pagare in base alla propria disponibilità economica.

Ma cosa accade quando si tratta di spese mediche? Trattandosi di spese delicate, che hanno a che fare con la salute dei figli a carico, cercheremo di fare il punto della situazione in questa guida.

Mantenimento: le spese mediche ordinarie

Quando si tratta del mantenimento delle spese mediche, i genitori separati o divorziati devono innanzitutto conoscere una distinzione fondamentale.

Le spese mediche si suddividono infatti in ordinarie e straordinarie.

Partendo dalle spese mediche ordinarie, rientrano nell’elenco di spese di mantenimento di routine.

Sono cioè da considerarsi al pari di classiche spese ordinarie, quali quelle legate all’alimentazione, a quanto necessario per la scuola e l’istruzione, all’igiene personale.

Quando parliamo di mantenimento delle spese mediche ordinarie, ci riferiamo sostanzialmente all’acquisto di medicinali da banco, compresi anche antibiotici o altro tipo di medicine necessario alla cura di malesseri generali.

Trattandosi di spese ordinarie, che riguardano cioè tutte quelle necessità generiche ma quotidiane della prole, si tratta di spese ricomprese nell’assegno di mantenimento.

Come gestire il mantenimento dei figli in caso di spese mediche straordinarie

I maggiori dubbi in merito al mantenimento delle spese mediche sorgono però nel caso delle spese mediche straordinarie. Si tratta di quella categoria di spese che derivano da eventi non prevedibili e non quotidiani.

Rientrano in questa categoria le spese relative a interventi e cure non coperti dal nostro SSN, le spese legate ad apparecchi dentali e altre somme saldate per trattamenti dentistici. Anche trattamenti farmacologici e altri spese di cura non mutuabili fanno parte delle spese straordinarie.

Quando si tratta di spese straordinarie, innanzitutto, è spesso necessario un accordo tra i due ex coniugi nella gestione di tali uscite.

In linea generale, poi, a queste spese i genitori provvedono col mantenimento delle spese mediche straordinarie suddividendole al 50%.

Possono però essere previste anche percentuali diverse, qualora il giudice lo ritenga opportuno e in caso di evidenti disparità reddituali. Il genitore non affidatario, insomma, deve provvedere almeno al 50% di tale spesa, anche se in alcuni specifici casi potrebbe essere chiamato ad affrontare percentuali più alte.

Come funzionano le detrazioni

Altro aspetto abbastanza ostico legato al mantenimento delle spese mediche riguarda le detrazioni di tali spese. Ci si domanda frequentemente, infatti, a chi spettano le detrazioni sulle spese sanitarie in caso di separazione.

In linea generale, è il genitore al quale vengono intestate le spese mediche a godere della detrazione IRPEF. Nel caso in cui il genitore saldi tali spese sanitarie con l’assegno di mantenimento, però, sarebbe opportuno restituire all’ex coniuge almeno la metà della detrazione.

Per i casi di mantenimento delle spese mediche intestate ai figli, le detrazioni possono essere suddivise al 50%, o secondo la percentuale effettiva corrisposta del genitore.

 

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Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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