Stralcio multe stradali arretrate: i Comuni dicono no

Stralcio multe stradali arretrate: la proposta del governo Meloni non viene accettata dai Comuni, che chiedono di rivedere il provvedimento.

Con la bozza della Legge di Bilancio si preannuncia l’arrivo di una misura di stralcio dei debiti dei cittadini che coinvolgerebbe anche le multe stradali di vecchia data. Si tratta di importi non saldati precedentemente al 2015, che gli italiani non hanno versato per il pagamento di multe stradali e altri debiti.

La manovra 2023 prevede infatti uno stralcio delle cartelle esattoriali, che contengono anche le multe cumulate dai italiani, negli anni precedenti.

Secondo alcuni dati, tra tasse e multe non pagate si arriverebbe ad almeno 930 miliardi di ammanchi, prendendo in considerazione il periodo tra il 2000 e il 2020.

La proposta di annullare le multe stradali non pagate, con cifra inferiore a 1.000 euro, e precedenti al 2015, troverebbe lo scontento dei Comuni, come vedremo in questo articolo.

Stralcio multe stradali: la Legge di Bilancio 2023

Lo stralcio delle multe stradali, ma anche di altri tipi di debiti che i cittadini hanno contratto nei confronti del fisco, potrebbe coinvolgere moltissimi cittadini. Si tratta di una misura prevista per la Legge di Bilancio 2023, che metterà in campo diversi provvedimenti di pace fiscale.

Con queste misure il governo vuole alleggerire il peso dei debiti dei cittadini verso lo Stato, e semplificare la riscossione agli enti preposti. In linea generale la misura riguarderebbe tutte le cartelle esattoriali, ovvero non solamente le sanzioni stradali.

Le cartelle esattoriali sono documenti che contengono tutti i debiti dei cittadini verso lo Stato o singole amministrazioni. Si può quindi trattare di multe non pagate, bollo auto non saldato, ma anche di tasse non versate da parte di lavoratori e imprese, oppure da privati, come l’IMU, Imposta Municipale Unica.

Secondo l’obiettivo della misura, si andrebbero a cancellare queste cartelle per favorire uno snellimento burocratico agli enti di riscossione, e per alleggerire i cittadini dai debiti in questo particolare momento economico.

La Legge di Bilancio prevede quindi la cancellazione di tutti i vecchi debiti, per cui gli enti di riscossione trovano difficoltà nel recupero, comprese le multe stradali sotto i 1.000 euro. A questo proposito però, secondo alcune indiscrezioni, i Comuni non sarebbero d’accordo.

Stralcio multe stradali: i Comuni non sono d’accordo

I Comuni non sarebbero d’accordo con questo tipo di provvedimento, che coinvolgerebbe moltissime multe stradali non ancora pagate dai cittadini, multe che molto spesso costituiscono cifre inferiori a 1.000 euro.

Ma qual è il motivo di questo disaccordo? Principalmente le cause sono di tipo economico, ovvero connesse al bilancio annuale delle singole amministrazioni comunali. Con lo stralcio delle sanzioni stradali arretrate infatti, i Comuni non potranno più richiedere queste somme a chi si trova in debito.

Queste cifre quindi non potrebbero più essere recuperate in alcun modo, e di fatto questa costituisce una perdita per le amministrazioni comunali, specialmente nei Comuni italiani più piccoli.

Per alcuni Comuni quindi potrebbe essere più vantaggioso mettere in campo azioni mirate di recupero di queste somme, piuttosto che vedere annullate del tutto le cartelle di debito contratte dai cittadini per la violazione delle regole della strada.

Per questo motivo, secondo le ultime indiscrezioni, l’associazione a tutela dei Comuni, l’Anci, sta chiedendo al governo di ripensarci e di modificare la misura prevista per il prossimo anno.

Un ripensamento di questo tipo potrebbe lasciare la scelta di come procedere alle singole amministrazioni comunali.

Procedura facoltativa di stralcio multe stradali

Secondo le prime ipotesi, la procedura di stralcio delle cartelle esattoriali, in particolare sulle sanzioni stradali, potrebbe diventare non obbligatoria. Questo vuol dire che le singole amministrazioni comunali potranno decidere se cancellare del tutto questo tipo di debiti, oppure se non farlo e tentare il recupero.

Se la misura dovesse diventare ad accesso facoltativo quindi, i sindaci potrebbero decidere, in base alle esigenze di bilancio, di cancellare le vecchie sanzioni stradali, sotto i 1.000 euro, oppure non procedere in questo modo.

Questa al momento è l’ipotesi più accreditata che riguarda la cancellazione dei debiti contratti, tuttavia non è l’unica. Alcuni chiedono di rivedere la soglia sotto alla quale cancellare le multe stradali.

L’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha sottolineato quali possono essere i danni arrecati alle amministrazioni dall’introduzione di una pace fiscale così estesa, per cui potrebbe essere presa anche in considerazione l’idea di diminuire la soglia di 1.000 euro, per cancellare solamente le multe più piccole.

Al momento ancora nulla è definitivo, per cui si attende la conferma ufficiale dei provvedimenti della Legge di Bilancio 2023, tuttavia la questione ha fatto notizia, e al momento si attende di sapere come il governo risponderà alle richieste dei Comuni italiani.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate