Quali sono i Paesi più vegani in Europa? La classifica, stilata dai ricercatori di una facoltà tedesca, presenta qualche sorpresa. Una su tutte, l’Italia come fanalino di coda.
Quali sono i Paesi più vegani in Europa? La classifica sorprende
Un gruppo di studiosi dell’Università di Hohenheim nel sud di Stoccarda hanno condotto uno studio davvero interessante, volto ad individuare i Paesi più vegani in Europa. I risultati, pubblicati su Sciencedirect, sono sorprendenti. I ricercatori hanno intervistato i consumatori di sei nazioni europee: Danimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna. I Paesi sono stati selezionati in modo da avere rappresentanti a Nord, Sud, Est e Ovest Europa e indagare allo stesso tempo le loro tradizioni alimentari.
Strano ma vero, il paese più vegano è la Germania. E’ qui che i prodotti vegan stanno riscuotendo un grande successo tra la popolazione. Sembra addirittura che gran parte dei cittadini preferiscano i sostituti di origine vegetale al latte vaccino. Beate Gebhardt, responsabile dell’AK BEST dell’Università di Hohenheim, ha dichiarato:
Il forte potere innovativo in questo campo si riflette in molte piccole start-up. Per esempio, tra tutti i Paesi studiati, la Germania è quello che ha il maggior numero di nuovi prodotti in arrivo sul mercato in questo campo.
I tedeschi, stando a quanto emerso dalla ricerca, sono molto attenti al benessere degli animali. E’ anche per questo che preferiscono consumare prodotti vegetali. Non solo, la loro scelta è guidata anche da aspetti prettamente salutari e ambientali.
Paesi più vegani: in che posizione si trova l’Italia?
Mentre la Germania domina la classifica dei Paesi più vegani d’Europa, le altre nazioni se la cavano maluccio. Il problema di fondo è uno: il legame culturale con i prodotti caseari impedisce di seguire una dieta vegana. In Francia, ad esempio, gran parte della tradizione alimentare è legata ai formaggi. Pertanto, una conversione unanime ad un’alimentazione vegan è pressoché impossibile, anche perché la popolazione sostiene che il Camembert – giusto per fare un nome – sia un “piacere sensoriale” irrinunciabile.
Nonostante tutto, la ricerca ha fatto emergere un dato importante: nel mercato europeo i sostituti del latte e dei latticini di origine vegetale sono sempre più popolari. Pensate che tra il 2020 e il 2022 le vendite sono aumentate del 49%. Oltre ad una scelta etica, le alternative vegan finiscono nel carrello anche per la loro sostenibilità.
Così come la Francia, anche in Polonia i prodotti lattiero caseari sono considerati fondamentali. I cittadini, più che di “piacere sensoriale“, parlano proprio di cibi “sani” che apportano numerosi benefici all’intero organismo. I polacchi hanno quasi un’avversione per articoli di questo tipo, tanto che li giudicano “troppo dolci o troppo grassi“.
Situazione simile anche in Italia e in Spagna, dove i sensi hanno avuto la meglio. Ergo: niente e nessuno potrà mai sostituire il Manchego per gli spagnoli e il Pecorino Romano per gli italiani. Rebecca Hansen del Dipartimento di Mercati Agricoli dell’Università di Hohenheim ha sottolineato:
All’interno del mercato europeo, l’accoglienza ai nuovi prodotti è stata diversa a seconda del Paese, però il campione utilizzato nella ricerca può essere considerato rappresentativo solo in misura limitata poiché nello studio sono state incluse solo persone che consumavano già sostituti vegetali ai prodotti lattiero caseari o che stavano accarezzando l’idea. Le persone che non erano affatto interessate non sono state incluse.