10 università senza test di ingresso, dove entrare a colpo sicuro

Scopriamo quali sono le 10 facoltà universitarie a numero aperto, in cui è possibile entrare senza obbligo di test d'ingresso.

Dopo l’esame di maturità, il pensiero di migliaia di studenti italiani è già rivolto ai test d’ingresso di luglio e settembre, che in molti casi rappresentano un importante sbarramento per accedere o meno al tanto agognato corso di laurea.

Tuttavia, in Italia sono previsti sia corsi a numero chiuso (fra cui medicina, odontoiatria e ingegneria) che altri a numero aperto, che dunque non hanno un vero e proprio test d’ingresso.

Vediamo allora quali sono i corsi di laurea in questione, e se davvero non c’è niente di cui preoccuparsi prima dell’iscrizione.

Tutte le università senza test d’ingresso, da biologia a lingue

Le università senza test d’ingresso in Italia sono 10 (a cui in realtà se ne aggiungono altre in circostanze particolari, come vedremo più avanti), e riguardano tutti i campi del sapere, dal mondo STEM fino a quello degli studi umanistici.

In realtà, non è del tutto vero che queste università siano senza test d’ingresso: il test c’è, semplicemente non serve per escludere o meno gli studenti. Dunque, anche nel caso in cui si ottenesse il punteggio più basso possibile, non c’è da temere, si potrà entrare lo stesso.

Soltanto, in quel caso si avranno degli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi), che vengono decisi da ogni università. Si tratta di corsi o test da superare durante l’anno scolastico, e che possono pregiudicare l’iscrizione ad alcuni esami.

I test delle facoltà a numero aperto, dunque, hanno soprattutto un valore di orientamento: se ci si vuole iscrivere a lettere ma ci si rende conto di aver avuto risultati terribili nella comprensione del testo, forse si dovrebbe riconsiderare la propria scelta, ad esempio.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le facoltà in questione:

  • lettere

  • lingue straniere

  • economia

  • ingegneria (a seconda dell’ateneo, in molti casi è invece previsto)

  • giurisprudenza

  • sciente politiche

  • scienze della comunicazione

  • scienze motorie 

  • scienze biologiche

  • scienze e tecniche psicologiche (a seconda dell’ateneo, in molti casi è invece previsto).

Come si può osservare per ignegneria e psicologia, molto dipende anche dall’ateneo in cui si intente frequentare, dunque è sempre utile consultare con attenzione i vari siti delle università.

Leggi anche: Bonus università 2023: buone notizie! Come funziona e come fare domanda

Le criticità del numero aperto

Il numero aperto, tuttavia, ha in generale due criticità: la prima, è che spesso il numero di studenti che si iscrive è superiore alla capienza della aule, il che può portare a situazione di disagio fisico, oltre che a un carico di lavoro eccessivo sui docenti.

Una soluzione efficace sarebbe quella di garantire maggiori fondi, sia in termini di posti di lavoro per i docenti e per il personale, che per l’ampiamento degli spazi didattici, alle università che ne abbiano bisogno.

Tuttavia, se ciò non risulta possibile, il numero aperto può finire per creare difficoltà tecniche alla maggior parte degli iscritti.

Il secondo aspetto da tenere in considerazione è che, in alcuni casi, chi si iscrive a un corso di laurea a numero aperto tende a farlo dando meno importanza al percorso che si sta per intraprendere rispetto ad una facoltà a numero chiuso.

Ciò può portare sia ad una preparazione iniziale minore da parte dello studente, ma anche ad aspettative distorte sulla facoltà che si è scelta (considerandola molto semplice per poi scoprire che nessuna università lo è).

In ogni caso, c’è anche un’altra strada per quanto riguarda le università senza test.

Le università telematiche senza test

Le università telematiche, infatti, non hanno di norma alcun tipo di test d’ingresso, per cui è sempre possibile iscriversi al proprio corso di laurea preferito.

Le università telematiche offrono infatti una formazione pensata soprattutto per gli studenti lavoratori, o per coloro che, per vari motivi, non possono dedicare troppo tempo allo studio.

Le lezioni sono così organizzate in brevi sessioni da 15-20 minuti, e il materiale didattico è molte volte fornito direttamente sulla piattaforma.

Le università telematiche sono riconosciute dallo stato, per cui è anche possibile scegliere in un secondo momento di passare ad un ateneo statale (esattamente come è possibile fare il cambio di ateneo fra università statali, a patto che ci siano posti disponibili), o di proseguire con la magistrale o con un master in un’università tradizionale.

Tuttavia, nel momento di scegliere una laurea online, bisogna tenere in considerazione anche come questa scelta potrebbe essere vista dalle aziende, e considerare con attenzione i pro e i contro.

Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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