Bonus Renzi: ecco chi potrà richiederlo!

In quest'articolo vedremo assieme tutto ciò che c'è da sapere sul Bonus Renzi: questa agevolazione che il Governo prevede a favore dei lavoratori, che sembra essere destinata a scomparire a partire dal prossimo 1 gennaio 2022 e la cui erogazione, (cosi come previsto dal calendario dell'Inps) viene fissata a pochi giorni prima della fine del 2021, che darà l'avvento ad un nuovo anno in cui si prospettano importanti novità per la misura, che potrebbero portarla alla scomparsa o ad una semplice sostituzione.

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Il Bonus Renzi arriverà dalla seconda metà del mese. Molti cittadini si stanno chiedendo se potranno beneficiarne anche a partirne dal prossimo 1 gennaio.    

Siamo ormai agli sgoccioli del nuovo anno e 16 milioni di lavoratori italiani che possiedono i requisiti di reddito previsti (un fatturato annuo tra gli 8 ed i 40 mila euro)  stanno aspettando di avere maggiori informazioni in merito alla sorte che sarà destinata al Bonus Renzi (se questo non scomparirà).

In campo ci sono tante ipotesi. Una tra le più accreditate sembra essere quella che a partire dal 2022 si possa assistere ad un cambiamento della busta paga dando l' addio in via definitiva al Bonus che porta il nome Renzi.

Ti lascio sotto al video del Canale YouTube Informazione Fiscale dal titolo "Bonus 100 euro verso l'addio dal 2022 ed altre notizie di Fisco e Lavoro" in cui ti vengono date maggiori informazioni relative alle ultime novità che Bonus Renzi che potrebbero interessare il prossimo anno ed altre notizie del Fisco, nel caso tu, la tua famiglia o un tuo conoscente lo percepite mensilmente.

Si sta procedendo infatti nella direzione di un'abolizione di tale agevolazione che potrebbe concretizzarsi fino a diventare vera e propria realtà a partire dal prossimo 1 gennaio. 

Cosi come si dice nel video, infatti, l'accordo sulla revisione dell'Irpef prevede il superamento del bonus Renzi assorbito da nuove detrazioni fiscali che potranno essere riconosciute in Busta Paga. Spetterà e sarà cura del MEF infatti definire le misure. 

Dallo scorso 25 novembre è al vaglio l'ipotesi stanziata in campo tra i partiti di maggioranza ed il Ministero dell'Economia, che prevede che dal prossimo 1 gennaio la revisione delle aliquote Irpef si affiancherà ad una riformulazione delle detrazioni fiscali dei redditi da lavoro, che verranno ridotte a favore di certe categorie di contribuenti, ovvero quelli che  apparterranno al ceto medio. 

Sempre dal primo giorno del prossimo anno vi sarà anche l'avvio dell'abolizione del bonus Irpef del valore di 100 euro, riconosciuta dalle detrazioni fiscali in busta paga.

Bonus Renzi: ecco tutto quello che c'è da sapere su questa misura cui si darà l'addio dal 2022

Tale agevolazione, che viene erogata dall'Inps già prima dell'inizio del periodo di inizio dell'emergenza epidemiologica, è stata più volte rivista nel corso dell'anno scorso. Infatti, soltanto a luglio 2020, infatti, c'è stato quello che é noto a tutti con il nome di trattamento integrativo, ma andiamo a vedere passo per passo la storia del Bonus dal momento in cui fa il suo ingresso nel nostro paese.

Il bonus è stato introdotto dalla legge di Bilancio del 2015 e viene istituto, almeno inizialmente, come "misura temporanea e straordinaria e alternativa" rispetto al taglio del cuneo fiscale.

Soltanto in una fase successiva questo sussidio diventa una "misura ordinaria" a tutti gli effetti. 

Nel 2020 questo viene più volte modificato, tant'è che fino a giugno dello scorso anno il limite reddituale massimo per i titolari di reddito era fissato ai 26600 euro annui (per alcuni lavoratori era possibile percepire 80 euro mensili che corrispondevano a 960 euro annui). 

Dal 2021 con il Governo presieduto da Draghi il Bonus Renzi prende il nome di Bonus Taglia Cuneo, prevendendo un importo fisso stabilito per il riconoscimento della detrazione al di sotto del quale, quest'ultima veniva si riconosciuta, ma in misura nettamente inferiore. 

Bonus Renzi: ecco tutti i lavoratori che ne hanno diritto 

Si tratta di una misura pari a 80 euro mensili introdotta dal Governo Renzi a sostegno di tutte le famiglie di lavoratori dipendenti con basso reddito, ovvero da coloro che percepiscono un reddito non superiore alla soglia reddituale fissata a livello nazionale.

Per riceverlo non é necessario presentarne apposita domanda, in quanto,  questo viene considerato un credito Irpef e pertanto viene riconosciuto automaticamente da parte del datore di lavoro ai propri dipendenti.

 Bonus Renzi: tutte le modalità per poterlo richiedere e per poterne di conseguenza beneficiare

Il bonus Renzi, il sussidio previsto dal Governo, veniva erogato secondo modalità diverse a partire dalla soglia reddituale di ciascun richiedente: 

  • se il reddito é inferiore/pari a 28mila euro, allora l'importo mensile viene erogato con credito IRPEF in busta paga a 100 euro al mese; 
  • se é compreso tra i 28000 ed i 35000 euro, il beneficiario lo riceverà attraverso una detrazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente pari a 80 euro minimo (può arrivare ad un massimo di 97 euro)
  • se la soglia di reddito é superiore ai 35000 euro ed arriva fino ad un importo massimo di 40000 euro, il lavoratore percepisce un importo mensile dal valore di 0 euro fino ad 80 euro.

Con la nuova riforma Irpef la situazione potrebbe cambiare: da quattro scaglioni di reddito considerati "la base di partenza" per il calcolo del bonus Renzi si potrebbe passare a cinque nel 2022.

Il calendario dei pagamenti dell'Inps per il mese di dicembre: tra questi anche La data di erogazione del Bonus Renzi 

Andiamo a vedere ora bene assieme nel dettaglio quali siano le date previste per ciascuna agevolazione rilasciata dall'Inps per il mese in corso.

Cosi come da calendario previsto dall' Inps per il mese di dicembre, oltre al Reddito di cittadinanza ed all'indennità di disoccupazione Naspi, sono destinate anche una data o più date relative al Bonus Renzi. 

L'INPS avverte:per i primi pagamenti però bisognerà aspettare soltanto il decimo giorno del mese. L'erogazione del sussidio mensile Naspi (relativa all'indennità del mese di novembre) e del Bonus Bebè 2021 partirà da prima di metà mese e si protrarrà fino al 18esimo giorno.

Sempre nello steso arco temporale è previsto anche l'arrivo del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza per tutti coloro che hanno presentato domanda nel mese di novembre o che ne hanno richiesto il rinnovo.

Per il Bonus Renzi si dovrà attendere fino a fine mese. Il suo pagamento infatti partirà dalla data del 23 di dicembre. Tutti coloro che già percepiscono la Naspi e il congedo maternità riceveranno 100 euro in più rispetto a quella che risulta essere la quota prevista relativa al Bonus.

Il mese di dicembre non terminerà con il Bonus Renzi, infatti, gli ultimi pagamenti si riferiscono, infatti, al Reddito di Cittadinanza, alla Pensione di Cittadinanza ed all'Assegno Unico Temporaneo.

Il Bonus Renzi potrà erogato anche per il prossimo 2022: ecco i destinatari

Tutti i lavoratori dipendenti che rientrano nel primo scaglione reddituale, e che quindi dimostrano di percepire un reddito annuale pari ad un massimo di 15000 euro,  continueranno a percepire tale incentivo perché il valore dell'Irpef é talmente basso che su questo non può essere applicata la detrazione.

Le prime novità previste per il 2022 arriveranno soltanto a partire dal prossimo marzo, quando ne saranno stati adeguatamente predisposti i software. Tra l'altro sempre nello stesso mese è previsto anche l'arrivo dell'aiuto economico relativo all'assegno unico per i figli a carico. 

Per ora pare che le cosiddette "revisioni" ,che partiranno dal prossimo gennaio 2022, interesseranno l'area non soggetta a tassazione.

Prima del 3 dicembre, giorno in cui si è riunito il Consiglio dei Ministri venivano prese in considerazione 3 diverse fasce redittuali a seconda della tipologia di lavoratore e del contratto di lavoro da questo posseduto. 

La soglia reddituale é fissata a : 

  • 8145 euro annui per i lavoratori dipendenti; 
  • 4800 euro calcolati su base annua per tutte le tipologie di imprenditori

Non sono esclusi dal Bonus Renzi nemmeno i pensionati il cui limite reddituale é pari e non inferiore agli 8130 euro all'anno.  A seguito l'intervento del Governo sull'Irpef e sulle detrazione ad esso relative, il livello della no tax area ha raggiunto e nettamente superato quota 8000 euro annui. 

Quello che è certo per ora è che alcuni lavoratori continueranno a percepire il bonus e fra questi sempre di certo che la situazione sia a vantaggio di tutti quei lavoratori che possiedono un reddito pari/superiore ai 15000 euro.

In questi giorni circola la notizia che il Bonus Busta Paga previsto da Renzi possa aumentare nel prossimo anno passando da un importo minimo pari ai 100 euro mensili fino al raggiungimento di 235 euro e tutto ciò per merito del taglio dei contributi. 

Come cambierà il Bonus Renzi a partire dal primo gennaio del prossimo anno: ecco le novità che potrebbero portare ad un cambiamento del Bonus

L'intenzione a cui punta il Governo per il 2022 é quella di voler semplificare il sistema fiscale così come si sta già ipotizzando da alcuni mesi per l'Assegno Unico: un'unica misura riunirà in un'unica voce "tutta una serie di aiuti e di detrazioni". L'obbietto é, infatti, quello di aiutare sia i redditi bassi che anche quelli del ceto medio. Dalla fine del mese si sta lavorando ad una "bozza" che prevede una riduzione delle aliquote Irpef: passando da 5 a 4.

Attualmente, infatti, sono previste 5 aliquote

  • la prima aliquota pari a 23% viene applicata fino ai 15000 euro; 
  • la seconda del valore pari al 27% si pensa che possa scendere fino al 25% nel corso del 2022;
  • la terza per ora pari ai 38% applicata ai redditi che si estendono fino ai 55000 euro, sarà possibile una discesa fino al 35%;
  • la quarta aliquota del 43% é quella che viene applicata nei confronti dei redditi superiori ai 55000 euro;
  • la quinta e ultima, inferiore alla quarta, sparirà a partire dal prossimo primo gennaio.

Nonostante tutto, per il 2022 non è da escludere un congedo definitivo nei confronti del Bonus Renzi, quest'ultimo, infatti, potrebbe essere compensato da un potenziamento delle detrazioni Irpef, però è ancora presto per saperlo con certezza considerando che siamo solo ai primi di dicembre e dato che la situazione é in continua evoluzione giorno per giorno.

 Al vaglio, infatti, ci sono vari aspetti che bisogna considerare.

Tra gli altri va tenuto conto della situazione di ciascuna famiglia, cui appartiene il lavoratore che ne abbia fatto richiesta, e non é nemmeno escluso che, da inizio anno,  possa essere addirittura ridisegnato il quadro relativo alle detrazioni, alle aliquote ed agli aiuti alle famiglie nell'ottica di una semplificazione volta allo snellimento dell'intero sistema delle riforme fiscali.

Per ora non ci resta che attendere giorno per giorno fino a fine anno, quando avremo un'idea netta e definita di quello che entrà in vigore con l'avvento del nuovo anno.