Pensione a 60 anni nel 2023? È possibile, ecco come

Pensioni a 60 anni nel 2024? ecco il ritorno a quota 96 che farebbe felici molti lavoratori anche con tagli di assegno, vediamo come

Le riforme del sistema pensionistico che si sono susseguite nel corso del tempo hanno sempre suscitato delle polemiche. Motivo per cui, tra le tante ipotesi delle riforme del Governo Meloni, si paventa l’ipotesi di un ritorno alla quota 96. Vediamo in che modo.

L’excursus delle riforme pensionistiche

Secondo la quota 103, le pensioni sono ora disponibili all’età di 62 anni, ma per accedervi è necessaria una carriera molto lunga, 41 anni.

L’Opzione Donna, che è stata prorogata ma modificata, può far terminare la carriera di una lavoratrice a 60 anni ma è limitata ad alcune categorie di lavoratrici.

Ci sono anche sconti di età in base alla presenza o meno di figli. Tuttavia, l’Opzione Donna è l’ambito in cui si può intervenire per riformare il sistema.

In questo modo si aprirebbe il pensionamento a 60 anni, come un tempo, a tutti coloro che hanno accesso a una pensione di vecchiaia.

L’ipotesi della quota 96

Non è stato ancora deciso nulla, quindi si tratta ancora di ipotesi e non è facile realizzare una riforma delle pensioni. Però potrebbe tornare il Governo sulla virata di una quota 96, al pari di come funziona la quota 103.

Tuttavia, è un dato di fatto che alcuni esponenti dell’esecutivo vogliono introdurre un’età pensionabile di 60 anni per tutti i lavoratori, non solo per le donne. E la quota contributiva da raggiungere rimane di 35 anni, come in Opzione Donna. 

Il calcolo dei contributi per le prestazioni sarà introdotto come disincentivo per le azioni a favore dell’uscita dal lavoro.

Anche di fronte a una simile penalizzazione delle prestazioni (in alcuni casi superiore al 30%), ci sono persone che non vedono negativamente la possibilità di lasciare il lavoro in questo modo. 

La possibilità di introdurre tali misure non è del tutto remota. Ciò è dovuto anche al fatto che, come sottolinea Opzione Donna, non sono molte le lavoratrici che si iscrivono a prestazioni che prevedono una riduzione significativa delle loro prestazioni. I vantaggi di questa misura e la possibilità di inclusione sono entrambi in termini di spesa pubblica. 

Infatti, se approvata, questa misura è perfettamente sostenibile per lo Stato nel lungo periodo e in termini di costo del sistema.

Vincenzo Stella
Vincenzo Stella
Vincenzo, 29 anni e sono un copywriter e web editor con una passione per la scrittura fin da giovane. Laureato in giurisprudenza ed avvocato, ho cambiato rotta nel corso degli studi, occupandomi dapprima di web-radio e poi di editoria. Sono appassionato di tech, economia e geopolitica. E adoro le chiacchiere da bar, specialmente se si parla di attualità. La mia passione imperitura per l'arte scritta mi spinge costantemente a migliorare e le mie abilità a tutte le esigenze. Sono sempre alla ricerca di nuove sfide e opportunità per ampliare il mio bagaglio culturale e professionale. Mi occupo di cultura nella vita, anche al di fuori del lavoro. Il teatro ed il volontariato sono il mio carburante nel tempo libero.
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