Pensioni e lavoro autonomo: attenzione alla scadenza INPS del 30 novembre

Attenzione alla scadenza INPS di novembre prevista per i titolari di pensione che svolgono un lavoro autonomo: cosa fare entro il 30 novembre.

L’Istituto INPS ha pubblicato le ultime indicazioni legate alla scadenza fissata per il 30 novembre. Si tratta del termine utile che dovrà essere rispettato da parte dei cittadini che percepiscono l’assegno della pensione e che svolgono anche un lavoro autonomo.

In questi casi, infatti, i cittadini sarebbero tenuti a provvedere alla compilazione e trasmissione di un’apposita dichiarazione, da inviare all’Istituto INPS entro il 30 novembre.

È quanto stabilito dall’articolo 10 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, in riferimento al divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo, il quale ha previsto una categoria di pensionati che sono esclusi da tale obbligo.

Vediamo, quindi, quali sono gli obblighi per i pensionati in merito al cumulo della pensione con il reddito di lavoro autonomo.

La scadenza INPS per i pensionati con lavoro autonomo

Mediante la pubblicazione del messaggio numero 4101, l’Istituto INPS ha fornito tutte le indicazioni utili in riferimento al cumulo della pensione per quei contribuenti che svolgono anche un’attività di lavoro di tipo autonomo. 

Il messaggio, pubblicato sul sito ufficiale, la giornata del 14 novembre, è indirizzato a tutti i pensionati che durante l’anno 2021 hanno conseguito dei redditi da lavoro autonomo. 

Viene infatti indicato che, per alcune categorie di pensionati, sarà necessario provvedere alla dichiarazione dei redditi, rispettando il termine ultimo fissato per il giorno 30 novembre 2022. Tale data, infatti, corrisponde alla scadenza della dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2021.

Come specificato all’interno del messaggio dell’INPS, tuttavia, con riferimento alle disposizioni previste dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, è necessario che i contribuenti coinvolti da tale obbligo seguano:

I chiarimenti in ordine all’individuazione dei pensionati tenuti alla comunicazione dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nell’anno 2021.

Questo perché in alcuni casi e per alcune categorie di cittadini, è ammessa un’esclusione dall’obbligo di dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo che sono stati conseguiti durante l’anno 2021.

Chi è escluso dalla scadenza INPS del 30 novembre

Come precisato nell’articolo 2 del messaggio del 14 novembre pubblicato dall’INPS, è possibile individuare cinque categorie differenti di cittadini che risultano essere escluse dall’obbligo di rispettare la scadenza del 30 novembre per l’invio della dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo.

Nello specifico, una prima categoria di cittadini esclusi da tale obbligo riguarda essenzialmente:

i titolari di pensione e assegno di invalidità avente decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1994.

Al tempo stesso, si intendono esclusi dall’obbligo di produrre la dichiarazione dei redditi legata a cumulo dell’assegno della pensione e dei redditi da lavoro autonomo anche i cittadini che rientrano nelle seguenti categorie: 

  • i titolari di una pensione di vecchiaia; 

  • i titolari di una pensione di vecchiaia liquidata con il sistema contributivo;

  • i titolari di pensione o assegno di invalidità (a carico dell’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti); 

  • i titolari di una pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento (a carico dell’assicurazione generale obbligatoria).

Per tutti quei pensionati che non rientrano in queste categorie specifiche, invece, la scadenza ultima da tenere in considerazione per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo è quella del 30 novembre.

Per coloro che non rispetteranno tale termine ultimo, sarà poi applicato il regime sanzionatorio, che presuppone il versamento all’Ente previdenziale di riferimento, un ammontare che corrisponde all’importo annuo della pensione percepita durante l’anno 2021.

I redditi da lavoro autonomo da dichiarare

Una volta chiarite quali sono le categorie di cittadini che si intendono escluse dall’obbligo di dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo entro la scadenza del 30 novembre, è necessario andare a comprendere anche quali sono i redditi che dovranno essere dichiarati.

Nello specifico, si intendono inclusi tutti quei redditi al netto dei contributi sia di tipo assistenziale che di tipo previdenziale. Tali redditi vanno intesi anche a lordo delle eventuali ritenute erariali.

Infine, per quanto riguarda il reddito d’impresa, questo dovrà essere inteso al netto delle eventuali perdite che possono essere imputabili all’anno 2021, ovvero all’anno a cui fa riferimento il reddito.

Ma come inviare la dichiarazione per chi è titolare di pensione entro il 30 novembre? Come di consueto, i canali che bisogna prendere in considerazione sono quelli dell’istituto INPS.

In questo caso, il pensionato avrà la possibilità di accedere alle prestazioni e ai servizi forniti dall’INPS eseguendo l’accesso alla piattaforma telematica, attraverso una tra le seguenti credenziali: SPID, CNS e CIE.

Quando il pensionato avrà ottenuto l’accesso all’area personale, dovrà poi selezionare la voce legata alla dichiarazione reddituale – RED Semplificato, presente nell’elenco di “prestazioni e servizi”, indicando poi la campagna di riferimento 2022.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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