Pensioni, ecco quanto si prende negli altri Paesi UE

Fuori dall'Italia come funziona il meccanismo delle Pensioni? Andiamo a vedere come funzionano le pensioni in alcuni Paesi UE e quanto si prende mediamente.

Pensioni, ecco come l’organizzazione degli altri Paesi UE

Dell’elenco aggiornato di tutte le tipologie di Pensioni nel nostro Paese ce ne ha parlato la collega Antonella Tortora in questo suo articolo, in cui afferma:

“La legge Fornero è stata concepita per contenere quattro cataloghi di trattamenti previdenziali per i lavoratori registrati presso le diverse gestioni gestite dall’INPS. Appare chiaro che dalle formule principali, quali: pensione di vecchiaia e pensione anticipata vengono associati per ognuna altri due varietà di pensione strutturali.”

Ma oltre il confine come funziona il meccanismo delle Pensioni? Andiamo a vedere in questa breve guida come funzionano le pensioni in alcuni Paesi UE, come l’Olanda, l’Austria e la Svezia. 

Pensioni, il sistema pensionistico dei Paesi Bassi è uno dei migliori al mondo

Secondo l’OCSE, il sistema pensionistico olandese è uno dei migliori al mondo perché, in media, i pensionati olandesi ricevono il 98% del loro stipendio lordo medio.

Il sistema pensionistico olandese è strutturato così: pensione di base per tutti, il regime pensionistico aziendale e la pensione privata. È anche importante sottolineare che i Paesi Bassi sono uno dei pochi paesi in Europa in cui le pensioni dei dipendenti pubblici non sono finanziate dalle tasse.

Ma come funziona la pensione di base per tutti? Chiunque abbia vissuto nei Paesi Bassi per 50 anni di età compresa tra i 15 e i 65 anni ha diritto a una pensione di base una volta raggiunta l’età di 65 anni. Copre il minimo di sussistenza e stabilisce che i singoli soggetti percepiscano fino al 70% del salario minimo come pensione statale.

Le persone ricevono questa pensione di base anche se non hanno versato nulla alla cassa pensione, cioè non hanno mai lavorato. Quanto viene pagato al mese nei Paesi Bassi per queste pensioni? Attualmente questa pensione di base per le persone singole è di 1.218,16 euro al mese, mentre le coppie ottengono 1.665,72 euro.

Pensioni in Olanda: i trattamenti pensionistici dei lavoratori

I lavoratori, rispetto a chi non ha mai lavorato, ricevono una rendita molto più elevata grazie alla previdenza aziendale. Per molti olandesi, metà del loro reddito in età avanzata proviene dalla pensione statale, mentre l’altra metà dal regime pensionistico aziendale.

Con il regime pensionistico aziendale, i dipendenti possono percepire pensioni pari al 70% degli ultimi guadagni ricevuti insieme alla pensione di base da quando hanno 60 anni. 

Negli ultimi anni, l’Olanda è intervenuta direttamente sulle norme per il pagamento delle pensioni. Pertanto, è stato concordato con le parti della contrattazione collettiva di far rimanere i dipendenti al lavoro per più di 60 anni. In questo modo è possibile costituire una pensione del 100 % rispetto agli ultimi guadagni

Pensioni, il modello svedese: 828 € di pensione di base

Dal 1999, la Svezia ha cambiato il suo sistema pensionistico sostituendolo con un nuovo regime pensionistico statale per tutti i soggetti nati dopo il 1953. Questo nuovo sistema contiene quattro elementi costitutivi: la pensione di base finanziata dalle imposte; il regime pensionistico statale finanziato dai contributi e la pensione premio; il regime pensionistico aziendale; la pensione privata.

Le pensioni di base finanziate dalle imposte sono una garanzia di base per le persone che non hanno acquisito alcun diritto o solo un piccolo diritto alla pensione di vecchiaia correlata al reddito o alla pensione premio. 

Attualmente l’importo versato è di massimo 828 € al mese per i soggetti singoli e 738 € per i coniugati. Per ricevere l’obbligazione garantita, il soggetto deve essere residente in Svezia, in un altro Stato membro dell’UE, oppure ancora nello spazio economico dell’Unione Europea.

La garanzia completa è concessa a chiunque abbia un’età compresa tra i 25 e i 64 anni e possa dimostrare di risiedere in Svezia da 40 anni. L’obbligazione garantita viene corrisposta a partire dai 65 anni.

Altre due tipologie di pensioni: la pensione di vecchiaia statale correlata al reddito e la pensione obbligatoria a premio. La prima è finanziata in base ai contributi versati dai dipendenti. La pensione di vecchiaia correlata al reddito e la pensione premio sono regimi assicurativi per i lavoratori subordinati in cui sono assicurati i lavoratori dipendenti e autonomi e che comprendono anche i dipendenti statali.

Il regime pensionistico aziendale svedese si basa fortemente sulle azioni. A questo scopo sono disponibili quattro grandi piani pensionistici collettivi e altri piccoli piani pensionistici. Possiamo affermare con certezza che il 90% dei dipendenti svedesi riceve una pensione aziendale. L’ultimo modello di pensioni della Svezia si riferisce alle pensioni private. 

Pensioni, ecco il modello dell’Austria: pensioni medie di 2.214,73 € mensili

Il sistema pensionistico austriaco funziona anche tramite un sistema di ripartizione. Le pensioni sono pagate dai contributi e le sovvenzioni governative dal gettito fiscale.

A causa dei minori contributi dovuti all’assicurazione sanitaria e alla mancanza di un’assicurazione per l’assistenza a lungo termine, i contributi di sicurezza sociale in Austria sono molto bassi.

L’Austria è riuscita ad includere i lavoratori autonomi e i dipendenti pubblici nell’assicurazione pensionistica

La pensione lorda media annua in Austria è di 26.577 euro, pari a 2.214,73 € per 14 mensilità: la nostra tredicesima e la quattordicesima (agosto e dicembre) vengono corrisposte al 100%. 

Anche i soggetti che percepiscono un reddito basso, ma che lavorano per molti anni ricevono una pensione decente. Dopo 30 anni di contributi, infatti c’è una pensione di base di 1.114 euro

È anche importante sottolineare che in Austria non è prevista alcuna pensione a 67 anni. L’età pensionabile standard è ancora fissata a 65 anni per gli uomini e a 60 anni per le donne. 

Però, per le donne che sono nate dal giugno 1968 in poi, l’età di ingresso alla pensione è gradualmente aumentata a 65 anni. Con gli scivoli, gli uomini possono già andare in pensione all’età di 62 anni, se hanno almeno 40 anni di contributi.

Le pensioni nel mondo, il Global Pension Report di Allianz: Italia 18° posto

Ricordiamo che mai prima d’ora l’aspettativa di vita delle persone in tutto il mondo è stata così alta come al giorno d’oggi. 

Si pensi che in Africa è attualmente a 63 anni, in Australia anche a 83 anni. Gli esperti hanno affermato che l’aspettativa di vita aumenterà di altri quattro anni entro la metà del secolo. Una buona prospettiva, ma c’è un problema: i sistemi pensionistici nella maggior parte dei paesi non sono stati finora sufficientemente adattati al crescente numero di pensionati.

Nel Global Pension Report, pubblicato nel 2020 da Allianz, sono stati esaminati i sistemi pensionistici e le condizioni quadro in 70 paesi, UE ed extra UE, per determinare, da un lato, se garantiscono un pensionamento adeguato e allo stesso tempo possono essere finanziati a lungo termine, dall’altro. 

La classifica è la seguente:

  • I primi tre posti sono occupati da Svezia, Belgio e Danimarca; seguono la Nuova Zelanda, gli Stati Uniti d’America e l’Australia.
  • Al settimo posto troviamo i Paesi Bassi, all’ottavo la Norvegia, mentre nono, decimo e undicesimo sono occupati rispettivamente da Bulgaria, Canada e Cina.
  • La classifica continua con Repubblica Ceca, Lettonia e Irlanda in dodicesima, tredicesima e quattordicesima posizione. Seguono Lussemburgo, Regno Unito e Slovacchia in quindicesima, sedicesima e diciassettesima posizione.
  • Il nostro paese, l’Italia, si trova in diciottesima posizione seguita da Taiwan in diciannovesima posizione e il Kazakistan in ventesima posizione.
  • Finlandia, Israele e Svezia sono in ventunesima, ventiduesima e ventitreesima posizione. Chiudono la classifica al ventiquattresimo, venticinquesimo e ventiseiesimo posto Giappone, Estonia e Germania.
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